30 dicembre 2007

Calendario 2008 Lavocetta

Ho messo insieme nel mio calendario 2008 (attenzione 10 mega!!!) alcune foto significative del Polesine e del Delta del Po di questi ultimi anni, cercando di riportare alcune delle contraddizioni più evidenti che viviamo, ma anche le incredibili bellezze che ci circondano.


Non parlo soltanto del delta e della struggente dolcezza dei suoi paesaggi tra terra e acqua, ma anche della nostra campagna polesana in alcuni luoghi rimasta ancora intatta fino ad oggi, nonostante la continua e inarrestabile frammentazione per strade, ponti, edificazioni che rischiano di cambiare definitivamente il volto dei nostri piccoli paesi di provincia.

29 dicembre 2007

In lutto per Benazir


Sono anch'io in lutto per Benazir Bhutto assassinata nei giorni scorsi nel corso di un comizio, candidata alla presidenza in Pakistan per il partito popolare fondato dal padre (deposto dalla carica di primo ministro e fatto impiccare dal dittatore Zia nel 1979).
Benazir parlava di democrazia e avrebbe forse vinto le elezioni viste le folle oceaniche che seguivano la sua campagna elettorale.
Non ci sono parole per descrivere l'orrore e la ripugnanza di fronte a chi uccide un leader.
Non è la morte solo di Benazir, ma di ciò che rappresenta e di tutta la gente che credeva in lei e nel cambiamento promesso.

24 dicembre 2007

Alti e bassi nella politica italiana


Voglio ricordare in questo post pre-natalizio come gesto augurale che nel silenzio la foresta sta crescendo:
questi ultimi giorni hanno visto la realizzazione di due importanti eventi, prima alla Coferenza di Bali l'accordo mondiale su una road map che porti ad un nuovo e più attuale protocollo di Kyoto, accordo a cui aderiscono per la prima volta anche gli Stati Uniti d'America, mentre è l'Europa a tenere la bussola con i tagli del 30% delle emissioni (e noi siamo in Europa!!!)

Il secondo evento da ricordare è grazie all'impegno italiano l'approvazione all'ONU della moratoria sulla pena di morte che, anche se non rappresenta un vincolo ma solo uno strumento di pressione sugli stati che ancora la applicano e troppo poco per chi è condannato a morte, è un passo avanti verso la sua abolizione e quindi un fatto storico come afferma Amnesty International


Invece se l'ironia vi pervade e domani dopo pranzo non sapete cosa fare e se siete disposti a sapere come si muovono i nostri politici nelle alte sfere della politica italiana, consiglio a tutti l'ascolto delle intercettazioni telefoniche pubblicate in questi giorni fra Berlusconi e Saccà (operazione "libertaggio") che purtroppo, conoscendo noi italiani, trasformeranno questi due signori in eroi nazional popolari (leggi l'articolo di Aldo Grasso dal Corriere della Sera)

07 dicembre 2007

La Sinistra l'arcobaleno

Non si sa se sia meglio tenersi saldi, o lasciarsi trascinare dalla corrente. Tutto si muove, nascono partiti da un giorno all'altro: è tempo di cambiamenti. Dopo il PD, e l'LD di Lamberto Dini nasce nello stupore generale il nuovo partito del Cavaliere.
I partiti della sinistra e gli ecologisti, da Rifondazione ai Verdi, dai livelli più alti sono pronti a riunirsi in una nuova federazione con il nome "la Sinistra l'arcobaleno" e lanciano la proposta domani a Roma
segui la diretta

26 novembre 2007

Greenpeace a Civitavecchia: in mutande per Kyoto

La protesta contro il carbone non si ferma e a Civitavecchia Greenpeace oggi si mette in mutande.
E' l'Italia che pagherà cara le quote di CO2 in eccesso e resterà in mutande...

Leggi dal sito dei NOCOKE di Tarquinia

24 novembre 2007

The silent killing of Flamingoes

Per chi studia e ama gli animali e vuole rendersi conto di quanto sta accadendo nel Delta segnalo un nuovo blog (in inglese), che si rivolge al mondo intero, come un SOS, per richiamare la giusta attenzione sulla necessità di fare una scientifica, seria e distaccata riflessione sulle conseguenze della caccia nel delta.
Come scholars from all over the world, come and see what happens in our country, and tell everybody of our park without any protection.

Hunting kills birds twice.

19 novembre 2007

Fenicotteri rosa in agonia: una specie poco protetta

Dai giornali e dalla TV abbiamo appreso in questi giorni, anche attraverso immagini toccanti di animali morenti, che molti fenicotteri rosa sono stati trovati morti , altri sono in agonia, in alcune valli del Delta del Po, e che le analisi effettuate dagli organi preposti attribuiscono ai pallini di piombo ingeriti la morte, dovuta quindi ad avvelenamento da piombo.
I pallini di piombo per la caccia sono stati banditi in Italia dal 2006 nelle zone umide. E' evidente che i fondali delle aree di caccia sono rimasti comunque fortemente contaminati.
A questo punto diventano urgenti i controlli e magari la pulizia dei fondali, ma sarebbe auspicabile che nel Delta il divieto di caccia fosse esteso almeno alla cintura perimetrale delle aree del Parco e di quelle di sosta di animali protetti dalle normative europee, che troverebbero alle foci del Po il loro habitat ideale, se non fosse che poi perdono la vita per colpa della caccia, anche se indirettamente...
Per notizie dettagliate e filmati sui fenicotteri rosa in agonia nel Delta del Po visitare il blog di Nicola Donà.

11 novembre 2007

"Liberi da OGM"


Sta per scadere (15 novembre) la importante consultazione nazionale dal titolo "Liberi da OGM" organizzata dalla Coalizione" Italia Europa- Liberi da OGM ", composta da una trentina di associazioni che comprendono l'intero mondo dell'agroalimentare dalla produzione al consumo.
La Fondazione Diritti Genetici, tra le associazioni che promuovono l'iniziativa, è un organismo di ricerca e comunicazione sulle biotecnologie nata nel 2007 e intende promuovere e organizzare ricerca scientifica indipendente e comunicazione sociale sul tema dell’innovazione biotecnologica, riservando particolare attenzione alle sue implicazioni ambientali e sociali. Il tema degli OGM purtroppo viene spesso trattato dai media in modo superficiale e si ferma dopo avere messo su fronti opposti chi è favorevole e chi è contrario.
Merita invece di essere affrontato per le sue notevoli implicazioni sociali ed economiche in un'ottica di sistema considerando gli effetti di scelte, al di là della ricerca sempre necessaria, a favore del loro impiego o contrarie
.
Chi volesse farsi una idea un po' più approfondita dell'argomento, domani mattina all'Istituto Agrario di S. Apollinare si terrà una Conferenza dal titolo " Agricoltura, sicurezza alimentare e prodotto italiano: le ragioni per essere "liberi da OGM" dove sarà presentata la iniziativa "Liberi da OGM". Interverranno il prof. Gianni Tamino, docente di biologia all'Università di Padova e coordinatore del gruppo di ricerca GenEticaMente, uno dei gruppi di ricerca della Fondazione Diritti Genetici. Interverranno inoltre la Coldiretti e la Confederazione italiana agricoltori, entrambe tra le associazioni aderenti alla coalizione.

nell'immagine le regioni europee OGM free

01 novembre 2007

Nucleare? no grazie. Solare? sììì, grazie!

Prepariamoci tutti a partecipare alla grande manifestazione a Roma di sabato 10 novembre per celebrare i 20 anni dal grande referendum che in Italia ha sconfitto il nucleare. Chi volesse partecipare non ha che da mettersi in contatto con le federazioni regionali dei Verdi che organizzano i pullman. Niente corteo, ci sarà una vera e propria festa in piazza Farnese di tutti i "solari".

Se il referendum vinse sulla scia del disastroso incidente di Chernobyl, su cui ancora oggi si attende di raccontare le conseguenze per le popolazioni che lo subirono (rapporto di Greenpeace), dopo 20 anni le ragioni per volere energie rinnovabili sono ancora più avvalorate dall'emergenza clima, dai progressi tecnologici fin qui attuati e dai costi che per il nucleare sarebbero, a detta degli esperti sempre altissimi (qui l'articolo del responsabile nazionale energia dei Verdi).
La questione del "chi paga?" non è mai banale!

Oggi che attendiamo la rivoluzione della "energia democratica" (leggi l'articolo di A. Zan e quello dei Verdi polesani in risposta alle pesanti affermazioni di Emma Marcegaglia, vicepresidente di Confindustria contro il ministro Pecoraro), chi propone il nucleare appare solo un nostalgico, che non sa guardare avanti e arrendersi ai tempi che corrono.
Partecipiamo tutti a questa grande festa per ribadire ancora una volta che il sole è di tutti e che è molto meglio del nucleare (e del carbone!!!).

27 ottobre 2007

Video della manifestazione a Roma dal ministro Bersani

Qui il video (dal Tg56 di Roma) della manifestazione del 26 Settembre a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, organizzata dalle associazioni di categoria e dai comuni del Delta. Alla manifestazione hanno partecipato anche le associazioni e i comitati ambientalisti.



18 ottobre 2007

Noi siamo il Polesine: NO al Parco Energetico nel Delta

La nostra è una protesta pacifica e civile. Di sicuro più civile delle affermazioni di certi industriali che si credono onnipotenti e che pensano che il denaro compri tutti. La nostra protesta è stata pacifica e civile anche se siamo stati relegati ai margini, stretti dalle transenne, controllati a vista, a qualcuno di noi perfino richiesti i documenti senza fornire una ragione solo perchè diretti alla manifestazione, peraltro autorizzatissima.
Chissà se i documenti li hanno chiesti anche ai partecipanti della manifestazione dei lavoratori Enel sulla strada provinciale!

Noi eravamo in un angolo circondati dalle forze dell'ordine come se fossimo pericolosi. Ma il vero pericolo sono evidentemente solo le nostre idee.
In questo modo nessuno dei celebri invitati al convegno di Confindustria poteva passarci davanti: venivano fatti girare 200 metri prima.
Un caso?
Così nessuno di loro ha visto il nostro volto preoccupato, ma determinato, anche se triste nel vedere lo spreco con cui si mette in vendita il nostro territorio.

Qui il comunicato distribuito dagli organizzatori della manifestazione del sit in di protesta.

Qui il comunicato di sostegno e adesione alla manifestazione dei Verdi provinciali

Caro Francesco Rutelli

Pubblico con piacere la lettera che Gianluigi Ceruti, ex deputato verde e padre della Legge quadro sui Parchi, ha scritto all'ex collega cofirmatario dell'allora disegno di legge, e ora vice presidente del Consiglio, Francesco Rutelli.

LETTERA APERTA A FRANCESCO RUTELLI, VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI

Caro Presidente e Ministro, caro Francesco,
ho appreso che giovedì prossimo parteciperai ad un meeting sul Delta del Po. Mi dicono che l’incontro vede tra i suoi sponsor la società
che intende realizzare alle foci del nostro maggiore fiume un terminal gasiero e l’Enel che vorrebbe convertire a carbone la centrale termoelettrica di Porto Tolle
di cui nel 1970 si prevedeva la chiusura definitiva dopo trent’anni.
Dalle anticipazioni che si sono lette sulla stampa c’è ancora chi vorrebbe fare del Delta del Po la pattumiera d’Italia, la cloaca dove scaricare tutte le iniziative più inquinanti, più degradanti, più dannose per le popolazioni e per l’ambiente in cui esse vivono seminando le consuete illusioni.

Come sai, il Delta del Po è un territorio anfibio prezioso e fragile dove le compatibilità ambientali di qualsiasi intervento vanno valutate con assoluto rigore e le scelte non possono essere improvvisate o dettate dagli interessi di pochi.
Dapprima vennero le centrali di metano che furono chiuse d’autorità verso la fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, dopo aver provocato fenomeni di subsidenza favorendo l’insorgere di alluvioni.
Poi nel 1970 la centrale termoelettrica di Porto Tolle, “cacciata a pedate” da altre province italiane, come ammise testualmente il presidente dell’Enel del tempo, imposta in Polesine ed accettata da una classe dirigente poco lungimirante, pronta a svendere se stessa e le popolazioni rappresentate.

Una recente sentenza di un Tribunale della Repubblica ha confermato che l’impianto di Porto Tolle, dalla sua entrata in funzione e sino al 2005 è stata la centrale Enel più inquinante d’Italia e, quindi, la maggior fonte fissa di inquinamento atmosferico del Paese.
Eppure questo territorio anfibio è vocato per la creazione di un’area naturale protetta di interesse internazionale per le sue zone umide che l’Unesco ha incluso nel progetto “Uomo e Biosfera” e le più prestigiose autorità scientifiche hanno sempre raccomandato di preservare per gli eccezionali valori naturalistici e biologici che rappresentano anche una fonte rilevante di potenziale ricchezza attraverso un turismo rispettoso dell’ambiente, come in tutto il mondo accade.
Fu proprio per queste sue intrinseche caratteristiche che nella decima legislatura presentammo, tu ed io insieme ad altri 36 deputati, la proposta di legge generale sui Parchi nazionali comprendendo nella lista anche il Delta del Po nel Veneto e in Emilia Romagna.

Caro Presidente e Ministro – caro Francesco, tu sai che quel progetto si è tradotto in una legge (n. 394 del 1991) che ha consentito all’Italia di conseguire traguardi apprezzati in tutto il mondo. Spero che anche tu come me sia fiero di quel risultato, che ha creato anche nuova occupazione, e risoluto a difendere quella conquista civile, culturale ed economica.
Purtroppo nel caso del Delta del Po la legge quadro sulle aree naturali protette è rimasta sostanzialmente inapplicata in quanto, in luogo del parco nazionale-interregionale, si sono realizzati due parchi regionali distinti, non collegati tra loro e privo, quello veneto, di alcune aree naturalisticamente fondamentali come valli, lagune, scanni, barene
Ciò malgrado la stessa legge veneta istitutiva del parco regionale del Delta ha previsto che gli impianti elettrici localizzati nel suo territorio debbano essere alimentati a gas metano o a combustibile meno inquinante, quale certamente non è il carbone.

Dopo le aggressioni e gli interventi più inconsulti, il Delta del Po e la sua gente non hanno bisogno di subire altre ferite, altri inganni, altre disillusioni.
Nel terzo millennio non è accettabile che si possa sacrificare ancora un territorio importante della nostra penisola e continuare a considerarlo, con cinica disinvoltura, colonia da conquistare.
Se il Governo italiano non farà la sua parte, troverà nel Delta persone, giovani ed associazioni disposti a trasferire questa problematica sul piano nazionale e internazionale.
Confidando che tu sia coerente con la tua storia personale, con il tuo passato e con la tua delicata funzione pubblica, ti saluto nel segno di un’antica, intatta cordialità.

- Gianluigi Ceruti -

15 ottobre 2007

Blog action day: DIFENDI LA TUA TERRA

Bloggers Unite - Blog Action Day

Oggi in tutto il mondo è il BLOG ACTION DAY, cioè un giorno in cui i blogger possono unire i loro blog intorno ad un tema importante e scottante.
Questa volta il tema è l'AMBIENTE: cosa posso dire al mondo che valga anche da qui nel mio Polesine?

Io come tutti gli ambientalisti sono stra-felice del premio Nobel per la pace ad Al Gore e agli scienziati dell'IPCC. Questo premia tutti coloro che anche nel loro piccolo si preoccupano seriamente dei cambiamenti climatici e vogliono prendere misure serie ed immediate per contrastarli, perchè non so se ci siamo capiti ... non c'è tempo da perdere, questa è l'emergenza globale!
Perciò la nostra battaglia contro l'uso dei combustibili fossili, e tra tutti l'uso del carbone qui in Polesine, soprattutto per le emissioni di CO2, è oltremodo giusta e ragionevole.
Irragionevole è nel nostro caso l'Enel e gli industriali. Irragionevoli sono quei politici che gli danno corda (avranno i loro vantaggi...) e che credono che le priorità siano altre: forse è prioritario il bilancio delle aziende private? Forse il piano industriale privato vuol sovrapporsi a quello nazionale? Forse ci governano le multinazionali?
Sarebbe il caso di chiarire a tutti da chi saranno pagati gli eccessi di CO2 prodotti da queste aziende così poco rispettose dei nostri diritti!!!

Concludo la mia breve "ramanzina" all'Enel che mi legge raccomandando a Fulvio Conti che sarà da noi il 18 ottobre prossimo di considerare altre strade per fare i soldi nel nostro amato Delta. Magari con una centrale all'avanguardia che sfrutti l'energia del sole, magari con una azienda che produca i pannelli fotovoltaici. Magari con la preparazione di tecnici specializzati.
Questo sarebbe rispettoso del nostro territorio, e di sicuro non troverebbe gli ostacoli che sta trovando adesso.
Per chi è della zona non dimenticate il sit in di protesta del 18 ottobre ad Adria!!!
E nel frattempo il popolo dei blogger continua la sua azione informativa: chi va piano va sano e va lontano... e prima o poi vince un Nobel!


14 ottobre 2007

Sit in di protesta il 18 ottobre ad Adria

Nell'umile Polesine il 18 ottobre è previsto un convegno in grande stile di Confindustria presso l'autodromo di Adria da l titolo "Il delta del Po in equilibrio tra sviluppo e ambiente".
Montezemolo, Marcegaglia, Conti, Miller, Rutelli, Maroni sono i pezzi da novanta che interverranno per promuovere il polo energetico nazionale nel delta del Po, con particolare attenzione per la centrale a carbone di Enel, contro l'opposizione che si è manifestata con particolare forza in questo anno dal territorio bassopolesano ad opera di alcuni dei comuni del Delta, associazioni di categoria, associazioni ambientaliste e comitati (vedi la recente manifestazione a Roma sotto le finestre di Bersani).
Qui il sito realizzato appositamente per il convegno, che richiede un invito specifico ed esclusivo. Una particolare ospitalità sarà rivolta alla stampa.

Contro il polo energetico nel Delta, lo spreco del territorio, per la salvaguardia della salute, per il Parco, per uno sviluppo compatibile, il coordinamento dei comitati insieme agli operatori turistici di Rosolina e di Albarella ha organizzato un sit-in di protesta civile e pacifica a cui possono partecipare tutti dal titolo:
DIFENDI LA TUA TERRA
!
Qui l'articolo dal Gazzettino di oggi.

13 ottobre 2007

Pace e Ambiente


Il Nobel per la pace 2007 ad Al Gore e all'IPCC, il Comitato Intergovernativo sul Cambiamento Climatico "per il loro sforzo per costruire e diffondere una maggiore conoscenza del cambiamento climatico provocato dall'uomo e per porre le premesse alle misure necessarie a contrastare tale cambiamento" (dalla motivazione del premio).


"Sono profondamente onorato di ricevere il Nobel per la Pace.
Questo riconoscimento è ancor più significativo perché ho l'onore di condividerlo con l'IPCC, il massimo ente scientifico mondiale che si dedica a migliorare la nostra comprensione della crisi climatica, un gruppo i cui membri lavorano in modo instancabile e generoso da molti anni.
Abbiamo di fronte una vera emergenza planetaria.
La crisi climatica non è una questione politica, è una sfida morale e spirituale per tutta l'umanità".
Al Gore ieri, all'annuncio del premio

09 ottobre 2007

Erasmo Venosi e i costi di una energia ad alto impatto ambientale

In questi giorni l'accordo e il disaccordo sul Welfare fanno l'altalena, tra la parte più moderata del "guai a chi lo tocca" e l'ala sinistra della squadra di governo che attende l'esito del referendum dei lavoratori, sperando che si confermi la temuta inadeguatezza rispetto alle categorie più deboli dei lavoratori, i precari, per cui non sarebbero state prese le dovute misure di tutela.
Nell'ala sinistra chi alza i toni è soprattutto Rifondazione seguita a ruota dal PdCI.
Nel mare della discussione e del dibattito fra tasse, pensioni scalini e scaloni, precari e superprecari, Confindustria e Casini a chi pensano di più?
A Pecoraro, al nucleare e al carbone. Non è strano? E vorrebbero chiedere la sua testa.
I Verdi reagiscono e ribadiscono le ragioni contrarie all'uso di questi combustibili.
Interviene sui giornali anche il responsabile nazionale energia dei verdi, Erasmo Venosi:

"Egregio Direttore ho letto l'articolo sul Convegno di Montebelluna sulle questioni energetiche e vorrei poter esporLe alcune considerazioni. Il nucleare sicuro oggi non esiste, e non è nemmeno competitivo se si valutano , tutti i costi.I reattori di terza generazione in istallazione sono l'EPR in costruzione ad Olkiluoto, il CANDU ACR 700, e l'ABWR installato in Asia. Sono i sempreterni reattori ad acqua leggera, bollente o in pressione e la variante canadese con l'acqua pesante ( deuterio al posto d'idrogeno).Nessuna variante sostanziale.Uno dei criteri per definire il nucleare pulito e sicuro, è l'assenza dei piani d'emergenza per la popolazione vicina. Parametro questi definito dalla Generation IV Technology Road Map nel 2001. Nessuno dei reattori di terza generazione è a sicurezza intrinseca e tutti prevedono i piani d'emergenza. Costi: quelli comunicati si riferiscono , al cosiddetto "overnight" letteralmente, costruito in una notte. Mancano i costi: relativi agli interessi sul capitale di debito, di remunerazione del capitale proprio investito, d'ingegneria di dettaglio legati al primo prototipo (FOAKE) e che può raggiungere fino al 30% del costo overnight, i costi di contingency, quelli di esercizio e manutenzione ( O&M). A questi vanno aggiunti i costi del ciclo del combustibile: costo uranio minerale, arricchimento, trasformazione in barre.Infine il costo trattamento del combustibile esausto (riprocessamento), il condizionamento delle scorie, del plutonio, degli attinidi, il loro stoccaggio e infine lo smantellamento del reattore. Relatiavemente poi ai rigassificatori, qualcuno spieghi, perché rispetto ad una stima di consumo di 100 mld di metri cubi di gas al 2010 e infrastrutture attuali per 101 mld di mc, con consumi del 2007 pari a 84,5 mld di mc , si devono costruire! Inoltre perché Eni non ha potenziato il metanodotto dall'Algeria TTPC per 8 mld di mc e per questo assoggettato dall'Antitrust(Istruttoria A 358), ad una sanzione di 290 milioni d'euro il 15 febbraio 2006.Sono in procedura due metanodotti il GALSI (Algeria _Sardegna), e l'IGI dalla Grecia, dichiarato d'interesse europeo dall'UE, per complessivi 16 mld di mc, e infine altri 3,2 mld di mc arriveranno da est attraverso il potenziamento del TAG.Relativamente al carbone cosiddetto pulito, chiariamo che vuol dire a ridotte emissioni d'ossidi di azoto, di zolfo e di polveri. Produce invece gas serra come anidride carbonica e perossido d'azoto. Chi pagherà la sanzione di 100 euro per lo sforamento rispetto a kyoto più l'acquisto di crediti di CO 2, a 22 euro a tonnellata.? Il DPEF quantifica ottimisticamente la bolletta di Kyoto a crca 3 mld d'euro. Chi pagherà ? E perché concedere la riconversione a Porto Tolle, che indipendentemente dai fondati motivi ambientali, potrebbe essere riconvertito, con ciclo combinato a gas posto che nella zona è stato approvato, un rigassificatore e che infine , della energia generata con il carbone in Italia ,il 66% è prodotta da Enel ? ( Relazione 2006 AEEG).I costi della CO2 ,il futuribile stoccaggio di questa in siti geologici,la inefficiente conversione su un ciclo nemmeno combinato, ci portano a ritenere la proposta " Porto Tolle" irragionevole.E per favore si eviti la bufala dello stoccaggio del mar del nord , perché la CO 2 insufflata nei pozzi serve ad estrarre il petrolio che non sarebbe mai estratto. Questi sono i fatti il resto è ciarpame ideologico o qualcosa di peggio! "

Erasmo Venosi
responsabile nazionale per l'energia dei Verdi

04 ottobre 2007

Dal delta del Po al delta del Niger


Bella l'iniziativa dell'assessorato alle pari opportunità, pace e immigrazione del comune di Rovigo che ha affrontato oggi al Museo dei Grandi Fiumi il problema dello sfruttamento indiscriminato del territorio allo scopo del solo profitto partendo dalla Nigeria, divenuta negli ultimi anni il simbolo della predazione ambientale e dell'impoverimento delle risorse, con grave danno alla popolazione residente.
L'assessore provinciale Virgili ha portato i suoi saluti, mentre il presidente Saccardin di cui era previsto almeno il saluto non è intervenuto.
Numerosi le testimonianze del paradossale grave stato di povertà in cui si trovano le popolazioni del Delta del Niger. Nel pomeriggio Justina Wiito, infermiera e volontaria per l'educazione sanitaria nelle scuole del delta ha raccontato per immagini la vita delle famiglie costrette dall'indigenza ad un duro lavoro per ottenere il necessario alla sopravvivenza impiegando i figli piccoli.
Dopo di lei il giornalista del Manifesto Stefano Liberti ha rapidamente raccontato la sua breve esperienza di inviato nel periodo in cui furono rapiti i tre tecnici italiani dell'Agip. il Delta del Niger vive forti contraddizioni,"il paesaggio lascia esterrefatti, torce di fuoco bruciano a 30- 40 metri di altezza a cielo aperto. Nel paese vengono estratti 2,5 milioni di barili al giorno di petrolio. L'Agip da sola ne estrae 150mila al giorno. Di tutto il petrolio estratto nulla ricade in Nigeria, perchè il profitto arricchisce soltanto le multinazionali. Solo le briciole vengono investite per progetti agricoli: in 10 anni sarebbero stati investiti 20 milioni di euro da Eni e Agip".
Il presidente dell'ordine degli agronomi Dina Merlo, dopo avere brevemente descritto le caratteristiche ed il pregio del territorio del Delta del Po, ricco di zone umide, e di corridoi ecologici, tra successioni di habitat ricchi per diversità biologiche, ma fragili ed in continua evoluzione ha puntato il suo discorso attorno alla direttrice dello sviluppo sostenibile che integri alle caratteristiche naturali le tradizioni e la cultura, ricordando l'importanza del Parco del Delta del Po e la ingombrante presenza della centrale dell'Enel.
Carlo Costantini è stato la voce del coordinamento dei comitati polesani per la difesa dell'ambiente. La relazione accompagnata dalla ricca sequenza delle immagini delle numerose manifestazioni che si sono avvicendate nell'ultimo anno, compresa l'azione di Greenpeace a Porto Tolle, ha voluto raccontare l'impegno e il coinvolgimento sempre maggiore della gente contro la creazione di un polo energetico nazionale nel Delta del Po e la necessità di un piano energetico regionale e nazionale che possa regolare gli impianti dove sono necessari. E ha accusato la stampa locale di dedicare troppo poca attenzione al movimento che ormai ha assunto dimensioni considerevoli.
Infine il Magistrato Manuela Fasolato ha parlato di un diritto riconosciuto alla tutela dell'ambiente e di come l'osservanza delle leggi e nuove leggi agiscano nel prevenire i danni all'ambiente. I danni si ripercuotono sulle risorse acqua, aria, suolo e possono provocare gravi implicazioni sulla salubrità ambientale, oltre a danneggiare bellezze naturali e paesaggistiche. Infine ha affrontato il tema della monetizzazione dei danni ambientali secondo il principio ormai assunto che "chi inquina paga". Ma in realtà la monetizzazione non è mai l'esatto equivalente di un danno alle risorse.

Qui un articolo dal settimanale Carta "la guerra strisciante sul delta del Niger"

29 settembre 2007

Resoconto dalla manifestazione a Roma da Bersani delle categorie produttive e dei comuni del Delta del Po contro il carbone

Il resoconto di Greenpeace della manifestazione!!! (vedere assolutamente la foto n. 7)

Riporto di seguito alcuni dei resoconti della manifestazione del 26 settembre a Roma presso il Ministero dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani.
Presso il Ministero è stato recapitato il documento del 20 agosto scorso delle associazioni di categoria e dei comuni contrari alla conversione a carbone
Qui un breve estratto dal Gazzettino di Giannino Dian :
"Un incontro interlocutorio perchè tutto dipenderà dalla valutazione d'impatto ambientale che sarà fornita dall'apposita commissione del ministero dell'Ambiente, ma anche la consapevolezza che la gente del Delta, le istituzioni e le organizzazioni imprenditoriali contrarie all'utilizzazione del carbone nella centrale di Polesine Camerini saranno ascoltate e, delle loro posizioni, si dovrà tenere conto. È in sintesi il giudizio della delegazione bassopolesana che ieri mattina a Roma ha manifestato per il no al progetto di ambientalizzazione dell'Enel che prevede l'utilizzazione del carbone. Ha portato le proprie posizioni al ministero dello Sviluppo economico, stigmatizzando nel contempo il dietrofront dell'Apar che, dopo aver contribuito a promuovere la manifestazione, ha cambiato idea disertandola. Erano oltre duecento le persone che hanno sfilato con striscioni e cartelli davanti al ministero e hanno attesto l'esito dell'incontro, durato due ore, tra i rappresentanti istituzionali (i sindaci Margaret Crivellari di Taglio di Po e Luciano Mengoli di Rosolina, gli assessori o delegati di Porto Viro, Loreo, Mesola), quelli delle categoria economiche (Ascom, Confesercenti, proprietari di Albarella, consorzio pescatori Delta Nord) con il sottosegeratrio allo sviluppo Marco Stradiotto e il capo della segreteria del ministro Bersani Franco Raffaldini. Con loro i rappresentanti di cittadini portotollesi, Legambiente, Greenpeace, Italia Nostra e i comitati di Civitavecchia." (Qui il link all'articolo completo)

Qui un articolo dal La Voce di Antonio Vanzillotta

Sotto una notizia ANSA
Enel: Porto Tolle; Ministero,Saranno Rispettate Le Procedure

(ANSA) - ROMA, 26 SET - "Rispetto dell'iter procedurale previsto dalla legge, necessit� di utilizzare le migliori tecnologie disponibili e di diversificare le fonti di approvvigionamento". Sono questi, si legge in una nota, i punti fermi del Ministero dello Sviluppo Economico sulla riconversione a carbone della centrale dell'Enel di Porto Tolle. Le priorit� del Ministero sono state evidenziate oggi dal Sottosegretario dello Sviluppo economico, Marco Stradiotto e dal Capo della segreteria tecnica del Ministro Bersani, Franco Raffaldini, durante l'incontro che si � svolto in Via Veneto con i sindaci e gli operatori dei Comuni di Rosolina, Taglio di Po, Porto Viro, Loreo, venuti a Roma per protestare contro il progetto.
"Le norme che regolano l'iter procedurale di riconversione di una centrale a seguito della richiesta di un'azienda hanno spiegato Stradiotto e Raffaldini ai sindaci - sono ineludibili e richiedono la preventiva Valutazione di impatto ambientale del Ministero dell'Ambiente e l'intesa con le Regioni interessate.
In ogni caso devono essere adottate le migliori tecnologie disponibili nella progettazione e realizzazione degli impianti".
Il prossimo 4 ottobre il Ministero dello Sviluppo economico incontrer�, su loro richiesta, le organizzazioni sindacali dei lavoratori della Centrale Enel di Porto Tolle. (ANSA).

24 settembre 2007

Ministro Bersani, ci vediamo a Roma mercoledì...


Dialogo a sinistra anche in Polesine

Nell'ambito del dialogo a sinistra iniziato a livello nazionale da qualche tempo in particolare tra le forze della "sinistra plurale" o "arcobaleno" dei Verdi, del PRC, PdCI e della neonata Sinistra Democratica, anche qui in Polesine ci saranno alcuni incontri.
Il primo sull'ambiente sarà mercoledì prossimo 26 settembre al Museo dei Grandi Fiumi a Rovigo. Qui i dettagli dell'iniziativa.
Riporto qui sotto una interessante registrazione di un incontro avvenuto a Firenze il 22 settembre scorso tra i rappresentanti delle diverse formazioni politiche

20 settembre 2007

sabato 22 a Loreo maratona rock a favore dell'ambiente

Grande maratona di musica live per la salvaguardia dell'ambiente dagli eco-mostri a Loreo sabato 22 settembre dale ore 17 in poi. La maratona organizzata dal coordinamento dei comitati per laa difesa dell'ambiente dela provincia di Rovigo di Cona e Cavarzere offre musica per sensibilizzare al problema dell'inquinamento dell'aria e della salute. Oltre al Terminal e alla scandalosa possibilità di conversione a carbone della centrale di Porto Tolle, altre centrali di ogni sorta vengono di continuo proposte su tutto il territorio polesano a biomasse e turbogas. A Loreo si combatte ormai da tempo contro la turbogas, ai confini del territorio del comune di Rosolina, contrario alla centrale.
La proliferazione delle centrali si avvale della completa assenza di un piano energetico attorno a cui ragionare di quale sia la reale necessità degli impianti che per chi li propone sono sempre necessari e puliti, compreso il carbone.
Tutti a Loreo quindi pronti a dare solidarietà ai comitati che si oppongono. Il tutto ascoltando buona musica gratuitamente offerta dai gruppi musicali che interverranno.

14 settembre 2007

Allarme energetico che puzza di bruciato


Con un tempismo degno di miglior causa e un tantino sospetto, l'a.d. Fulvio Conti di Enel è uscito allo scoperto il giorno prima della Conferenza sui Cambiamenti climatici gridando che si rischia l'inverno al freddo e al gelo
Non credo ad una sola parola e sento invece ancora una volta puzza di bruciato di chi vorrebbe insistere anche attraverso l'allarmismo nel moltiplicare le centrali e i rigassificatori o, peggio di tutto, trasformare a carbone le più vecchie centrali, superando ogni ostacolo: il problema dei cambiamenti climatici con relative conseguenze anche sull'economia, il protocollo di Kyoto, il rispetto e la tutela delle popolazioni.
Niente di nuovo, se andiamo indietro nel tempo ci ricordiamo che nel 2005, con la crisi del gas russo in piena emergenza energia, fu varato un provvedimento dal governo con cui si rimettevano in moto anche fuori regola vecchie centrali ad olio combustibile. Qualcuno come oggi Casini ricominciò a tirare fuori il nucleare. Le nostre case dovettero abbassare di un grado la temperatura per risparmiare. E intanto le nostre grandi aziende producevano energia e poi continuavano a rivenderla all'estero come se niente fosse! Questa la grande preoccupazione.

E adesso? Voi credete che un amministratore delegato di un' azienda come Enel sia preoccupato degli italiani?
Alla recente Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici organizzata dal Ministero dell'Ambiente sono intervenuti diversi esponenti del governo, tra cui lo stesso Prodi In gran parte a sostegno di un forte impegno per una emergenza che chiede interventi drastici su tutti i fronti da subito.
Meno convinto il ministro dello Sviluppo economico Bersani che ha dimostrato di credere alle teorie di Enel, compresa quella specifica per il suo sviluppo sul carbone.
Ma il documento conclusivo della Conferenza ribadisce l'importanza dell'attuazione degli obiettivi di Kyoto al 2020 con la riduzione del 20% delle emissioni di CO2 e pone in tredici punti le azioni concrete.
E' semplicemente ingiusto pensare che noi cittadini paghiamo le multe europee per le aziende che non hanno orecchie per intendere e vogliono bruciare anche il peggiore dei combustibili pur di moltiplicare i loro incassi, superando la quota delle emissioni di CO2 loro concessa.
E in ogni casi i danni che si stanno consumando sul nostro pianeta per i cambiamenti climatici sono inestimabili. Come si può rimanere impassibili e continuare a contare i soldi come Paperon de Paperoni nel suo deposito, di fronte ad una emergenza clima così determinante non solo per l'umanità?

Qui un articolo dal settimanale Carta sulla crisi del gas dell'inverno 2005-06
qui altre considerazioni sull'allarmismo dell'Enel

08 settembre 2007

Un grande Vaffa (day)

Puoi seguire l'evento del V-day in TV o via Internet streaming video. EcoTV trasmetterà in diretta sia su satellite che in streaming. Canale 906 Sky oppure satellite free: hot bird 6 |
trasponder: 125 |
polarizzazione: orizzontale |
frequenza: 11013 |
symbol rate: 27500 |
fec: 3/4
C6.TV trasmetterà in diretta sulla propria piattaforma streaming video, all'indirizzo www.c6.tv.
Responsibility TV trasmetterà in diretta sulla propria piattaforma streaming video. Scaricate il software dal sito www.responsability.tv e poi collegatevi al V-Day.

ore 16: ultimo aggiornamento:
I TG nazionali stanno censurando l'evento.
La raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare sta invece avendo un enorme successo. Arrivano tutti con la famiglia e i figli al seguito convinti a firmare. La gente dev'essere un po' arrabbiata, e probabilmente dei nostri politici e della finta democrazia non ne può più. Basta con questi privilegiati che vivono al di sopra di noi tutti e a cui non credono di dover rendere conto.

Anche a Rovigo in piazza Merlin (fontana) la gente fa la fila per firmare. E oggi pomeriggio sempre lì dalle 17 sarà proiettato in diretta il D-day da Bologna dove sarà presente Beppe Grillo.
La raccolta delle firme procederà fino alle 11 di stasera.
Domanda: secondo voi stasera qualcosa diranno i telegiornali? lo vedremo.

Iscriviti al Vaffanculo Day

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Finalmente è arrivato il grande giorno. Un grande Vaffa a tutti quelli che se lo meritano. E voi sapete a chi lo indirizzo volentieri per un "doppio" motivo.
Buon Vaffa day a tutti.
Forse l'in-de-formazione ufficiale pubblica e "democratica" ci informerà di questo evento oppure, con bella maniera, lo censurerà anche oggi?

06 settembre 2007

Consiglio Provinciale meglio di Ponzio Pilato

Verso le tre ieri pomeriggio c'era un nuvolo spaventoso che prometteva tempesta. Così ho sperato succedesse in Consiglio Provinciale.
E invece come per le nuvole che hanno girato improvvisamente verso est, deposte le cerbottane, tutti insieme appassionatamente destra e sinistra (tranne rari contrari della destra, mentre il PRC è uscito dall'aula) si sono strette la mano e si sono raccolte attorno al documento di maggioranza che non dice così nulla che lascia capire tutto. Tanto che oggi il Gazzettino titola in prima pagina a Provincia dice sì al carbone . Qui il resoconto di F. Pavan "Un sì trasversale dà via libera al carbone".
Marangon (FI) infatti che voleva provocare l'Amministrazione chiedendole di dire da che parte sta, se favorevole oppure contraria al carbone, visto il documento di maggioranza ha ritirato il suo. Anche lui, con senso di responsabilità che non abbisogna di dichiararsi apertamente nero su bianco, ritenuta la chiarezza di linguaggio un inutile orpello, si adegua al costume del non dire fino in fondo, sapendo che nell'implicito silenzio tutto è palese (e che se non lo dici per intero puoi dire di non averlo mai detto).

Me ne sono andata prima che la "seduta" finisse e il Presidente Saccardin replicasse a quei due consiglieri che dall'opposizione gli dicevano che il "documento" era tanto ambiguo da indicare una certa difficoltà a dire qualcosa che non dividesse la maggioranza.

Esito del voto: 17 favorevoli , due astenuti, due contrari. Anche i consiglieri da Porto Tolle, ex dipendenti Enel, erano d'accordo con il documento.
Il documento di Ghezzo (UDC) contrario il carbone e cosiddetto "pro-metano" invece non ha trovato spazio nè nella maggioranza nè all'opposizione, raccogliendo solo 2 voti dall'opposizione.

Beh, credo di poter dire di avere ancora una volta perso il mio tempo assistendo al Consiglio Provinciale.
Ma non bisogna sottovalutare quanto sia istruttivo vedere i nostri eletti all'opera.

05 settembre 2007

Da domani a Mestre Forum di Sbilanciamoci!


Parte domani a Mestre la lunga serie di incontri di Sbilanciamoci! dal titolo: "L'impresa di un'economia diversa". La campagna nata nel 1999 con l'adesione di numerose associazioni "parte dal presupposto che è necessario cambiare radicalmente la prospettiva delle politiche pubbliche rovesciando le priorità economiche e sociali, per rimettere al centro i diritti delle persone, di un mondo più solidale e la salvaguardia dell’ambiente anziché le esigenze dell’economia di mercato fondata su privilegi, sprechi, diseguaglianze."

Il Forum inizia domani e prosegue secondo il programma fino a domenica 9 settembre. Numerosi gli ospiti che si alterneranno parlando di economia, globalizzazione e comunità locale, battaglie locali (TAV, MOSE, NO DAL MOLIN) che hanno raggiunto una dimensione globale, diritti e beni comuni, quali proposte per la politica nazionale, altre economie fondate sul rispetto dei diritti.
Un laboratorio stimolante, un concentrato di idee, iniziative e di persone da conoscere e con cui entrare in relazione.
Su CartaQuiEstNord in allegato a Carta di questa settimana si parla diffusamente dell'iniziativa

04 settembre 2007

V-day: l'evento è imminente



Mi aspetto un grande evento, uno di quelli che riusciranno a far tremare "il pizzo delle mutande" anche ai politici che siedono in Parlamento da anni, sopra ogni cosa incollati alle poltrone e per lo più convinti di rimanervi per sempre. Beppe Grillo l'ha pensata bella e la manifestazione contemporaneamente in tutta Italia dove sono nati i gruppi del meetup rischia di accendere una miccia.
Riporto quanto dice Beppe Grillo direttamente dal suo sito:
"L'8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo day, o V-Day. Una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà sabato otto settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare."

guarda la mappa delle manifestazioni e trova la città più vicina

Iscriviti al Vaffanculo Day

02 settembre 2007

A Trecenta si discute sull'energia rinnovabile dall'agricoltura


L'interessante iniziativa si è svolta stamattina presso Corte Spalletti, località Dossi a Trecenta e prevedeva diverse relazioni. Per l'Enea ha parlato il dott. Pignatelli, che partendo dalla necessità di un aumento dell'uso di fonti di energia rinnovabili, come richiesto dall' Europa, e tra queste delle biomasse, si è molto soffermato sul fatto che esistono tuttavia dei limiti legati alla sostenibilità delle produzioni che non si possono ignorare. Perciò diventa necessario partire dal territorio e creare una filiera in cui ci sia accordo e interesse prima di tutto nel mondo agricolo.
Successivamente è intervenuto il microbiologo dott. Zellmann per la società tedesca Agraferm, che ha illustrato il processo di produzione di biogas e lo schema di un impianto che consente di ottenere energia e riscaldamento. Il mais sarebbe tra le migliori materie prime come capacità di fornire energia, seguito dai cosiddetti cofermentati (in pratica scarti organici di produzione) e dagli escrementi. E in prospettiva per Zelmann il biogas se arricchito nella componente metano potrebbe essere utilizzato in cogenerazione come un qualsiasi altro combustibile.
Il Dott. Zennaro di Veneto Sviluppo ha svolto un intervento centrato sulla politica del territorio insistendo sulla necessità della costruzione di una filiera.
Il dott. Correale di Veneto Agricoltura ha aperto il suo molto interessante intervento sull'impossibilità di prescindere dalla questione ambientale, e proseguito sul necessario coinvolgimento del mondo agricolo locale nella produzione di energia da biomasse. Dopo aver illustrato le principali leggi regionali che disciplinano il settore ha indicato le condizioni essenziali per lo sviluppo delle agroenergie nella sostenibilità ambientale: un forte legame tra servizi e prodotti, un ricavo aziendale, un corretto dimensionamento.
Infine sono intervenuti l'on. E. Gardini, il presidente della commissione Agricoltura della Camera on. Marco Lion (Verdi) e l'on. Luca Bellotti. In commissione Agricoltura è in fase di studio una nuova legge che disciplini il settore agroenergetico tenendo in forte considerazione la questione ambientale.
Ha chiuso l'incontro il sindaco Laruccia, senza parlare della sostenibilità ambientale della centrale a biomasse in progetto nel confinante comune di Bagnolo di Po, e contro la quale il comitato ha raccolto moltissime firme. "Questi progetti avanzano celermente superando facilmente le commissioni tecniche" mi ha detto un esponente del comitato di Bagnolo.
Insomma c'è il forte rischio che si sia trattato di un convegno di bei discorsi. E che anche chi ha organizzato il convegno rinvii a tempi migliori la loro messa in pratica.

22 agosto 2007

Associazioni e comuni insieme per un Polesine che vuole vivere senza il carbone


Il 20 di agosto potrebbe essere considerata una data importante per il Polesine considerando il documento sottoscritto da 7 associazioni di categorie e 5 comuni in Camera di commercio. Una presa di posizione contro la conversione a carbone della centrale di Polesine Camerini da parte delle istituzioni da sole, questa volta senza i "soliti" comitati di ambientalisti, che del resto si feliciteranno della iniziativa.
Il documento siglato chiede alle istituzioni di decidere quale sviluppo si vuole per il Polesine,se uno sviluppo che tuteli e valorizzi il territorio per le sue caratteristiche e l'economia esistente, oppure uno che privi di un futuro le giovani generazioni rovinando per sempre un delicato e prezioso territorio e le attività ad esso legate. I firmatari chiedono che invece del carbone si consideri l'utilizzo del metano, combustibile meno inquinante che danneggerebbe di meno la salute e l'ambiente oltre a produrre meno gas serra. Ed infine per poter contribuire alle scelte riguardanti il loro territorio chiedono un incontro con il ministro Bersani. Tutte richieste più che legittime. Mi stupirei se il ministro Bersani non le accogliesse.
Come ignorare le istituzioni firmatarie: si tratta di sindaci (Taglio di Po, Rosolina, Porto Viro, Loreo e Rovigo) e di rappresentanti di importanti categorie economiche come Ascom, Confartigianato, Coldiretti, Consorzio pescatori Delta Nord, UPA CASA.
Nonostante tutto il sindaco Finotti insiste col carbone. Ma dopo che ha parlato di 18 milioni che Enel "lascia" al comune di Porto Tolle (Resto del Carlino del 21.8.2007, pagina III) forse abbiamo capito da dove nasca tanta determinazione e perchè voglia ignorare del tutto i suoi vicini.

Leggi qui il documento

20 agosto 2007

Sindaci e associazioni di categoria: documento unitario contro il carbone


Oggi in Camera di Commercio alcuni dei sindaci del Delta e delle principali associazioni di categoria si sono dati appuntamento per presentare un documento unitario contro la conversione a carbone.
Mentre da Porto Tolle il sindaco Finotti con ripetuti assoli continua con insistenza la sua discutibile campagna mediatica pro carbone, come se Enel fosse l'unica ancora di salvezza a cui tutti noi polesani dovremmo affidarci (perchè l'agricoltura va male, il turismo va male, l'aria è inquinata ma non è colpa di Enel, e l'artigianato va male), qui una foto in anteprima di alcuni dei rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni delle categorie produttive che si dichiarano senza mezzi termini contrarie al progetto carbone.
I dettagli nel post di domani.

16 agosto 2007

Adria, l' Adriatico e la mostra "BALKANI"

Se qualcuno di voi non ha ancora fatto visita al Museo archeologico nazionale di Adria, approfitti di questi giorni per vedere le numerose opere esposte, risalenti in buona parte al periodo dal VI al V secolo a.C., testimoni della presenza greca, etrusca e poi romana. Adria importante porto etrusco è stata luogo di approdo e di transito per il commercio dalle regioni del Mare del Nord, alla Sicilia, alla Grecia.
Inutile dire quanto sia sempre emozionante osservare da vicino gli oggetti rinvenuti nelle campagne polesane di Adria e dintorni, dal vasellame e gli utensili che servivano al commercio di vino e di olio, ai preziosi monili di cui si cingevano le donne del tempo. In molti casi gli oggetti rinvenuti accompagnavano i morti nel loro ultimo viaggio.
Oltre ai reperti appartenenti al Museo di Adria e presenti stabilmente, fino a gennaio sono in mostra numerose opere provenienti dal museo di Belgrado, attualmente chiuso per restauri.
La nuova e importante mostra
prende il nome di Balkani. Antiche civiltà tra il Danubio e l’Adriatico”. Le opere prestate documentano mille anni di storia degli antichi popoli balcanici, dall’ VIII secolo a.C. fino alla prima età romana. Accanto a sculture marmoree o bronzee raffiguranti personaggi della mitologia greca e romana, da Atena a Venere alle statuette raffiguranti gli dei della casa, numerosi sono i reperti provenienti da sepolture di principi guerrieri, dagli elmi preziosi alle cinture e pettorali d'oro decorate con sapienti geometrie.
La mostra termina con un modello del ponte di Traiano sul Danubio che gli consentì di ingrandire anche a Nord est l'impero vincendo contro i Daci.


15 agosto 2007

Tutti in Groenlandia


Navigando ho appena visto che Frau Merkel andrà in Groenlandia con il suo Ministro dell'ambiente per vedere cosa sta succedendo ai ghiacci polari. Questo mentre gli Stati che si affacciano sul Circolo polare artico intervengono con mosse che potremmo chiamare da Guerra "Semifredda", ora che c'è il riscaldamento globale, anche ricorrendo a trucchi cinematografici come ha fatto la Russia (pensavo che la triste storia delle conquiste a colpi di bandiere fosse terminata nell'Ottocento).
Come si vede c'è chi si preoccupa che i ghiacci si sciolgano e chi invece sempre e solo del Petrolio,con la p maiuscola perchè sempre un dio, che sarebbe presente nel fondo proprio in quelle aree. Chissà se i ghiacci aiuterebbero o impedirebbero l'estrazione.
Spero che il nostro Primo Ministro Prodi prenda esempio dalla Merkel. Un bel viaggio in Groenlandia è quel che serve a tutti.
Qui un bel sito sulla Groenlandia

09 agosto 2007

Contro l'abbandono degli animali, sms utile

Sono stata anch'io in vacanza qualche giorno nel mio amato Friuli e mi sono portata via il mio fedele amico a quattro zampe, così io non ero in pensiero e lui è stato davvero molto felice di seguirci. Ormai sono molti gli alberghi che prevedono di ospitare anche animali domestici a seguito dei relativi padroni.
Segue un messaggio antiabbandono a cui partecipa la LAV:

Fido, un sms anti-abbandono

Un sms può salvare la vita di un animale abbandonato in autostrada e al tempo stesso permettere agli automobilisti di evitare incidenti stradali. L’iniziativa si chiama «Io l’ho visto» ed è del sito ProntoFido, Radio 105 e Radio Montecarlo, Autogrill e Polizia Stradale. Se si vede un animale abbandonato su un’autostrada italiana basta inviare un sms al numero 334.1051030. Il consiglio è di memorizzare il contatto in rubrica prima di partire. L’sms dovrà dare almeno le seguenti indicazioni: ora dell’avvistamento, località e provincia, autostrada e direzione di marcia. Più dettagli si forniranno, maggiori saranno le possibilità di salvare l’animale. I messaggi saranno pubblicati sul sito ProntoFido e poi inviati alla Polizia Stradale che si attiverà per il soccorso. La raccomandazione, per evitare di distrarsi mentre si guida, è quella di far inviare l’sms a uno dei passeggeri o fermarsi alla prima area di sosta. L’iniziativa vale in autostrada, dove opera la Polizia Stradale. Altrove si dovrà telefonare ai vigili del Comune di competenza o ai carabinieri (112). Sono molti i personaggi noti che in radio danno la loro voce all’iniziativa «Io l’ho visto». Per ulteriori informazioni visitate i siti www.prontofido.net e www.autogrill.it. In viaggio. Per chi viaggia in auto con cani e gatti al seguito è utile sapere che esistono le cinture di sicurezza anche per loro, e, per chi ha bisogno di sostare durante il viaggio, lungo le autostrade ci sono i Fido Park: quest’anno sono 17, presso gli Autogrill, e fino al 30 settembre offrono assistenza gratuita in aree attrezzate sotto un gazebo, con acqua corrente e cucce isolate termicamente. Cani o gatti di qualsiasi taglia devono stare sul sedile posteriore dell’auto, per non essere di impedimento o pericolo per chi guida. Non lasciare mai chiuso in auto un animale, soprattutto in traghetto, dove la temperatura delle stive d’estate può raggiungere i 60 gradi: è possibile tenerlo con sé nelle zone sul ponte appositamente predisposte. Si può portare Fido o il micio anche in moto o in bici, ma in gabbia o in un contenitore. In treno. Sui treni di Trenitalia viaggiano gratis i cani guida dei non vedenti e, a condizione che i padroni provvedano a sorvegliarli, anche i piccoli animali domestici in trasportini (massimo cm 70x50x30) e i piccoli cani provvisti di museruola e guinzaglio. I cani più grandi pagano la metà del biglietto della tratta e in ogni caso mai un prezzo superiore a 5 euro. Stesse regole nelle cuccette, ma per il cane di media e grossa taglia, sempre con museruola e guinzaglio, la tariffa di 5 euro è fissa. Si viaggia insieme anche in vagone letto, ma a patto che lo scompartimento sia acquistato a uso esclusivo, mentre sugli Eurostar gli animali viaggiano gratis se stanno in contenitori di cm 32x32x50, sistemati negli appositi spazi.

04 agosto 2007

I tumori nel Delta e le emissioni della centrale Enel: possibile correlazione?

"È plausibile che ci sia una correlazione tra le emissioni della centrale Enel di Polesine Camerini e le patologie cancerogene che si sono riscontrate in Basso Polesine".
Questo sarebbe il giudizio dell'esperto oncologo di fama internazionale Tomatis a cui si è affidata per una consulenza la Procura di Rovigo per capire se ci siano responsabilità da parte di Enel per alcuni casi di patologie tumorali riscontrate nel territorio bassopolesano.
L'avvocato Ceruti che ha presentato in Procura la storia di alcuni residenti bassopolesani deceduti per tumore spiega che si tratta di alcuni casi e che servirebbe uno studio epidemiologico per favorire una migliore comprensione del rapporto esistente tra l'inquinamento prodotto dalla centrale e le patologie tumorali insorte. Perciò: cosa aspettiamo???