Lo so che Confindustria, prima ad essere ascoltata dai nostri Governi, preme per il nucleare. Credo anche di capire che, stando così le cose, è molto difficile contrastare "l'esercito dei nuclearisti" molto convinti, non si sa da cosa, che l'energia nucleare sia una energia pulita e a basso costo.
Il nuovo Ministro dell'Ambiente Prestigiacomo, mentre tenta di far abbassare le quote di riduzione delle emissioni di gas serra per favorire il sistema economico italiano (che è un po' restio, basta vedere Enel che vorrebbe convertire a carbone la centrale di Porto Tolle), si è convinta che per ridurre le emissioni di CO2 dobbiamo avere il nucleare, come gli altri paesi europei (che, avendolo già, mi sembrava lo stessero riducendo).
Insomma per rispettare il protocollo di Kyoto, anche l'ex primo ministro inglese Tony Blair afferma che è meglio tenersi un po' di nucleare.
Siamo arrivati al punto che sembra dobbiamo scegliere tra il non rispettare il protocollo di Kyoto e il nucleare: cos'è peggio? Peggio un incidente nucleare, o lo sconvolgimento del clima?
Non so cosa sia peggio, ho l'imbarazzo della scelta.
Di sicuro sarebbe meglio vivere senza pericoli. E con un sistema economico al passo con i tempi e capace di guardare, di tanto in tanto, oltre l'immediato dei propri utili aziendali. Ma questo forse è chiedere troppo.
Qui il link a Google video dove ho pubblicato il video in tre tempi, per motivi di dimensioni.
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