31 luglio 2007

Patto contro il carbone nel Delta

Cose dell'altro mondo: ieri alcuni dei nostri sindaci del Delta e delle principali categorie imprenditoriali polesane hanno fatto un passo molto importante in Camera di Commercio sottoscrivendo un documento contrario alla riconversione a carbone della centrale Enel di Polesine Camerini.
All'appuntamento mancavano gli industriali che oltre a non voler vedere cosa pensa chi non ci guadagna nulla sulla vicenda carbone, erano impegnati al contrario e solo per i propri interessi a diffondere il verbo del carbone e delle centrali quali motori dell'economia, andando a scomodare i più alti livelli di Confindustria, ovvero del sindacato degli industriali, per un appuntamento in grande stile a settembre ad Adria.
Sembra che ci saranno gli artefici del Terminal accanto a quelli della centrale a carbone, chissà che si parlino una buona volta di tutto quel gas che arriverà davanti a Porto Levante senza servire la centrale!

Leggi Gli anni decisivi per le rinnovabili sul sito dell'Enel, che predica bene e poi razzola proprio male!!!

29 luglio 2007

Comunicato congiunto contro il carbone

I partiti della sinistra polesana Verdi, PRC, Sinistra Democratica e PdCI sono usciti ieri pubblicamente con un comunicato congiunto contrario alla conversione a carbone della centrale di Porto Tolle.
Un passo importante per unire le forze contro un progetto fuori da ogni logica e di sicuro contrario ad uno sviluppo del territorio polesano rispettoso dell'ambiente e della nostra salute.

27 luglio 2007

Il Consiglio Regionale riceve la delegazione degli amministratori contrari al carbone


Ieri nel primo pomeriggio il Consiglio Regionale ha ricevuto una delegazione polesana formata da amministratori e cittadini contrari alla trasformazione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle. Nel mattino c'erano stati i sindacati per promuovere invece la trasformazione. Sembra che in contemporanea ci fosse anche una riunione del Consiglio del Parco e che che il comune di Porto Tolle abbia protestato per l'improvvisa assenza di un buon numero dei sindaci (che erano a Venezia in Regione).
Dopo tutte le pressioni fatte a tutti i livelli per modificare l'articolo di legge che impedirebbe l'uso del carbone, sembra che i tentativi di modifica della legge, se ci saranno, siano stati rinviati a dopo il parere della Commissione ministeriale di VIA. Chissà se è vero.
La discussione che anima i cuori polesani sembra animare anche il Consiglio regionale e la stessa capitale.

25 luglio 2007

Il Ministro Pecoraro a Chioggia inaugura una centrale ad energia solare


Ieri il Ministro Pecoraro è intervenuto a Chioggia ad inaugurare una centrale fotovoltaica frutto dell'impegno di giovani imprenditori locali che vedono prospettive interessanti di sviluppo economico proprio nelle fonti rinnovabili. Chioggia fonda la sua economia sulla pesca, l'agricoltura e il turismo. Tutta l'amministrazione di Chioggia ha rinnovato il suo impegno per la salvaguardia dell'ambiente, con particolare riferimento alla laguna veneziana universalmente riconosciuta come preziosa risorsa e bellezza da tutelare attorno ad un "Protocollo di Chioggia"con un evidente riferimento al protocollo internazionale (protocollo di Kyoto) purtroppo sempre disatteso, ma divenuto vincolante dal 16 febbraio 2005, multe comprese per gli sforamenti.
In questi giorni in cui Enel ottiene la proroga prima negata dalla commissione VIA al progetto carbone per il Delta del Po, impossibile non notare il forte contrasto tra Enel e questi giovani imprenditori che propongono e offrono davvero energia pulita ed una prospettiva di sviluppo fondata sul rispetto delle risorse ambientali.
Il ministro ha battezzato a Chioggia il Patto per il clima, un nuovo patto fra verdi e società, imprese, altre formazioni politiche per la costituzione di una nuova forza che metta al primo posto dell'agire politico la lotta ai cambiamenti climatici, già ora visibili in un aumento della siccità e della desertificazione, e di eventi catastrofici, con conseguenti migrazioni delle popolazioni colpite dai gravi eventi.
Accanto a Pecoraro, sono intervenuti Erasmo Venosi il consulente per l'energia del ministero, e Ezio da Villa assessore provinciale da anni impegnato nelle battaglie ambientaliste del veneziano.

22 luglio 2007

Porto Tolle: i comitati chiedono energia pulita e tutela della salute

Pubblico di seguito il recente comunicato del coordinamento dei comitati che chiede energia pulita e attenzione per la salute da parte delle istituzioni.
Tra le energie rinnovabili più promettenti soprattutto laddove ci sia un notevole grado di insolazione c'è il solare termodinamico, che potrebbe fra l'altro vedere anche i paesi poveri del sud del mondo trasformarsi in vere e proprie miniere questa volta inesauribili di energia. Qui di fianco la foto di un impianto in California.
visita il sito dell'ENEA sul solare termodinamico

COMUNICATO STAMPA (19 luglio 2007)
Il Coordinamento dei Comitati per la difesa dell’ambiente della Provincia di Rovigo e di Cavarzere e Cona (VE) esprime grande soddisfazione per la notizia che la Commissione VIA nazionale ha respinto il progetto di riconversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle, in particolare – ma non solo - per il contrasto con l’art.30 della L.R. 30/1997 istitutiva del Parco Regionale del Delta del Po – Veneto.

I Comitati ricordano che il 18 aprile scorso hanno organizzato una manifestazione davanti a Montecitorio ed una delegazione , allargata a operatori economici, rappresentanti istituzionali, associazioni ambientaliste nazionali, si è incontrata con il Ministro per l’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.

In quella occasione hanno consegnato un ampio documento dal titolo “Energia e Ambiente in Polesine” , in cui si manifestavano gravi preoccupazioni per l’ipotesi del “polo energetico “ e la riconversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle, in assenza di un Piano energetico nazionale e regionale e di una qualsiasi analisi delle condizioni ambientali esistenti e di una VAS (valutazione ambientale strategica) mediante la quale si valutino gli effetti cumulativi degli impianti esistenti e proposti.

Per quanto riguarda la riconversione a carbone, oltre a considerazioni logistiche, ambientali e sanitarie, si metteva in risalto l’infondatezza tecnico-giuridica dell’interpretazione in base alla quale la Commissione VIA regionale aveva espresso parere favorevole giudicando il progetto compatibile con l’art. 30 della L.R.36/1997 che , viceversa , prescrive chiaramente che all’interno del parco sia possibile esclusivamente l’uso di “metano o altre fonti energetiche di minor impatto ambientale ”.

Nelle scorse settimane l’Avvocatura dello Stato aveva pienamente confermato che, senza ombra di dubbio, l’art. 30 rendeva legalmente impossibile la riconversione carbone;

a quel punto, Enel aveva ritirato il progetto per evitarne la bocciatura (ufficialmente per apportare migliorie in grado di ridurre le emissioni di CO2 e di altre sostanze inquinanti), chiedendo un rinvio del pronunciamento della Commissione VIA nazionale; nel frattempo Enel ha messo in moto tutti gli interlocutori disponibili , a partire dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Enrico Letta, per ottenere la modifica della Legge regionale, spacciata per “interpretazione autentica” (vedasi “Patto del carbone”, siglato da Galan e Letta, che prevede il “baratto” tra la riconversione a carbone della Centrale di Porto Tolle ed i finanziamenti per le autostrade del Nordest)
Ora noi auspichiamo che, di fronte alla bocciatura del progetto, la Regione abbia un ripensamento ed eviti procedure scandalose sul piano etico e politico e probabilmente illegittime (modificare una legge a favore di una Società “privata” , a danno dell’ambiente e della salute).
A tale proposito invitiamo il Presidente Saccardin ad intervenire a tutela del Parco e della salute dei cittadini polesani.

Inviamo una forte sollecitazione ed un invito a tutte le forze politiche, sociali ed imprenditoriali, oltre che a quelle ambientaliste, perché si mettano finalmente da parte meschini calcoli di bottega e ci si metta attorno ad un tavolo per elaborare in tempi rapidi una proposta forte e condivisa per uno sviluppo del polesine equilibrato, di ampie prospettive, e rispettoso dell’ambiente e della salute.
All’interno di questo “Patto per l’ambiente e lo sviluppo del polesine” si deve chiedere fortemente al governo nazionale e a quello nazionale, oltre che ad Enel, un forte impegno per la trasformazione della Centrale elettrica di Polesine Camerini in un polo scientifico e tecnologico nel settore delle energie rinnovabili ed la costruzione di un’eventuale centrale elettrica che utilizzi queste fonti, come si sta facendo su larga scala in Europa e negli USA : passando, cioè, da un impianto che ha prodotto il vuoto attorno, ad un polo attorno al quale può nascere un forte indotto nel campo delle nuove tecnologie, aumentando di molto l’occupazione qualificata in quest’area.

Il Coordinamento dei Comitati per la difesa dell’ambiente
della Provincia di Rovigo, di Cavarzere e Cona (VE)



20 luglio 2007

Il carbone pulito è un clima killer

Erasmo Venosi, il consulente per l'energia del Ministero dell'Ambiente passato per il Polesine, ci ha spiegato alcune delle ragioni per dire no al carbone a Porto Tolle. Come appare oggi anche nella intervista del Gazzettino, le ragioni sarebbero fortemente legate alla necessità di ridurre le emissioni dei gas serra, prima fra tutte la CO2, secondo gli obiettivi del protocollo di Kyoto. Rispetto al PNA (Piano nazionale di allocazione) presentato dal governo nel novembre 2006, la Commissione Europea il 6 maggio 2007 ha imposto all'Italia tagli pari a circa 13 milioni di tonnellate di CO2. I settori dove tagliare sono quelli che maggiormente producono emissioni: siderurgico, cementifici, settore elettrico e cartiero. Per ogni tonnellata di CO2 in più emessa ci sarà per l'azienda una multa pari a 100 euro a tonnellata e in più l'obbligo di acquisto di un credito che attualmente varrebbe 26 € a tonnellata. In tutto gli eccessi porterebbero a circa 4 miliardi di euro di multe alle aziende responsabili degli sforamenti. Chi li pagherebbe?(???) Facile pensare che li pagheremmo tutti noi in bolletta.(!!!)
Le strategie di cattura della CO2 sarebbero ancora in fase di ricerca sperimentale anche secondo Enel, perciò soltanto delle teorie poco consolidate dai fatti, che veicolerebbero un progetto non compatibile con le attuali necessità che è quella di invertire la tendenza alle trasformazioni climatiche in atto. Infatti l'incremento della temperatura globale previsto dal 4° rapporto dell'IPCC varia da un minimo di 1,8°C ad un massimo di 6,4°C , ma a parte l'afa, che per certuni sarebbe l'unico svantaggio, questi cambiamenti potrebbero portare ad uno stravolgimento del clima a livello globale. Studi accurati dell'Enea affermano che all'interno di questi scenari 4500 km quadrati di costa solo in Italia - buona parte dei quali nell'Adriatico - andranno sott'acqua. Facile prevedere che il Delta del Po, già fortemente depresso rispetto al livello del mare e tenuto all'asciutto dal lavoro delle idrovore dei consorzi di bonifica, sarà all'interno di queste aree.
Il progetto carbone quindi oltre ad essere fortemente impattante sul territorio e ad influire sull' economia esistente della pesca e del turismo (ed inoltre sull'agricoltura di qualità), oltre a limitare la possibiltà al nostro Parco di diventare un vero Parco, è contro il clima quindi contro tutti noi abitanti della Terra.

19 luglio 2007

Porto Tolle: V.I.A. negativo al carbone

Cari lettori la notizia di ieri di V.I.A. nazionale negativa al progetto carbone a Porto Tolle mi rende davvero felice. E con me sono felici tutti coloro che vedono per il nostro Delta un futuro diverso da un grande polo energetico industriale, magari sullo stesso stile di Marghera. Mi ha fatto sorridere una intervista (non mi viene proprio in mente chi fosse) che diceva che a Venezia i turisti ci vanno ugualmente anche se c'è vicino Marghera ... Che bel pensiero! Venezia è Venezia! Di sicuro però il giro turistico non comprende la visita al petrolchimico e ai suoi fumi tossici.
Finalmente almeno a Roma c'è una commissione tecnica che fa la commissione tecnica, riconoscendo le ragioni di chi dice no al carbone. Ricordo a questo proposito le motivazioni prettamente sociologiche della VIA regionale sullo stesso progetto , che ha affermato la compatibilità rispetto alla legge sul Parco e al famoso articolo 30.
Ora i sindacati si infuriano e promettono occupazioni a tutti i livelli. Il sindaco Finotti (Margherita) avrebbe già occupato la centrale con un gruppetto di lavoratori.
Il Presidente di Confindustria Costato oggi ha avuto parole dure contro chi si oppone al progetto auspicando interventi dalla parte "moderata" del Governo, secondo la logica spesso frequentata di istituire le commissioni di esperti e poi di infischiarsene di quello che dicono, se non è utile a portare avanti anche contro la salvaguardia dell'ambiente e della salute, i progetti degli industriali o di altri potenti.
Ora serve una dimostrazione di tutti coloro che vogliono uno sviluppo diverso, e siamo in tanti, che possiamo vivere anche se Enel andasse in Spagna ... (spero non in un altro parco...)
L'azienda promette che non ci saranno licenziamenti. Ma se questo progetto è finito, accanto ai lavoratori, Enel dovrà certamente farsi carico della dsmissione della centrale e della bonifica del territorio in modo che sia possibile riconvertire l'area secondo un nuovo modello di sviluppo.

14 luglio 2007

Don Giuliano al Censer: cercasi uomini liberi

Ieri sera il Censer di Rovigo era stracolmo di persone: gente in piedi, seduta anche sui gradini. Con don Giuliano tornato temporaneamente dalla sua missione in Brasile c'erano gli amici di sempre, dei mille incontri culturali di Pezzoli fatti ad ritmi incalzanti tanto che spesso si sfidava la forza fisica pur di esserci, di ascoltare, di lasciarsi investire di questi mondi a noi più grandi, universali, di pensieri profondi, di racconti fatti anche nella confidenza da persone impegnate e note a gente di paese semplice e schietta. C'erano Ivana Monti, Marco Travaglio, il giudice Caselli e don Ciotti.

Marco Travaglio presentando il suo nuovo libro "Uliwood Party" con pungente ironia (anche rivolta alla sua stessa categoria professionale) ha parlato del giornalismo e denunciato la sempre maggiore difficoltà a raccontare i fatti senza incorrere in pesanti multe. Un grande merito sarebbe da attribuire alla legge Mastella che impedisce di pubblicare, anche per riassunto, atti di indagine anche se non più coperti da segreto. Ha concluso il suo intervento citando Longanesi:" Non è la libertà che manca in Italia. Sono gli uomini liberi".
Qui il video. La legge bavaglio, di Marco Travaglio

Il caro giudice Caselli tanto ha parlato delle difficoltà dei magistrati di esercitare il loro ruolo senza influenze e pressioni sia con i governi di centrodestra sia di centrosinistra (qui articolo sullo scandalo del Sismi). E fatto riferimento all'attacco vergognoso subito dall'ex magistrato D'Ambrosio in Senato il giorno stesso, teso a infangare la sua figura come di un uomo che si fosse prestato da sempre ai giochi politici anche da magistrato. Accanto alla necessità di esercitare la giustizia, una giustizia senza vendetta, Caselli ha terminato il suo intervento parlando di amore e di cose piccole ma grandi, come quelle di cui si parlava negli incontri di Pezzoli: la vicinanza agli emarginati, l'inclusione della diversità.
Infine don Luigi Ciotti ha parlato degli esclusi e del suo impegno contro la mafia. E ricordando don Milani, inviato dal suo vescovo in una frazione di montagna per punirlo per le sue idee innovative sulla Chiesa, ha parlato della Chiesa dei poveri e degli esclusi, rinnovando il suo impegno contro la mafia e contro la guerra.

Ringrazio anch'io da qui don Giuliano e tutti i suoi amici che sempre gratuitamente si sono offerti di parlare alla gente semplice che a volte da sola non avrebbe avuto i mezzi per alzare lo sguardo oltre l'orizzonte imbellettato e camuffato, come spesso ci viene mostrato dai media.

13 luglio 2007

In difesa dell'art. 30 della legge sul Parco

Quanto contail patto stretto fra Galan e Letta sul carbone?

Ieri in Regione una delegazione dei comitati ha fatto sentire la sua voce contro il carbone e contro la proposta di modifica del famoso articolo 30 della legge regionale del Parco veneto, che renderebbe troppo difficile la vita ad Enel.
Ma cosa dice questo benedetto in tutti i sensi articolo?
Nella sua lapidaria semplicità è il seguente:

Art. 30 - Impianti di produzione di energia elettrica e divieti in materia di estrazione di idrocarburi.
1. Nell’ambito dell’intero territorio dei comuni interessati dal Parco del Delta del Po si applicano le seguenti norme:
a) gli impianti di produzione di energia elettrica dovranno essere alimentati a gas, metano o da altre fonti alternative di pari o minore impatto ambientale;
...
Io lo interpreto nel senso che o metano o energie rinnovabili. Per il resto si capisce che come dappertutto ci possono essere valide "ragioni" per credere che anche gli asini volano ...
Qui l'articolo del Gazzettino che commenta l'accaduto. Sopra una foto che riprende la delegazione.
Anche ASCOM continua a dichiararsi contraria al carbone, appoggiando il metano e ignorando il patto di Galan.

Intanto il p.m. Manuela Fasolato allarga il raggio delle sue indagini riguardo alle implicazioni sulla salute delle emissioni prodotte in passato sull'area del Delta dalla centrale Enel, acquisendo anche il progetto di conversione a carbone, visti i risultati dei rilevamenti effettuati a Brindisi dal Ministero dell'Ambiente nelle aree interessate dalla centrale a carbone.
A proposito di Brindisi, Greenpeace ha fatto una classifica tra le centrali a carbone già esistenti in Italia.

10 luglio 2007

Carboniful: Patto contro il Clima

qui le immagini dell'azione degli attivisti di Greepeace a Porto Tolle nel dicembre scorso

Se qualcuno si illudeva che Galan fosse improvvisamente diventato ambientalista e pronto a salvare il Delta del Po dal carbone si sarà fortemente ricreduto, dopo aver letto di uno strano "patto del carbone" che stando al Gazzettino avrebbe stretto con Enrico Letta. Si tratterebbe di uno scambio in cui il governatore Galan garantirebbe appoggio al carbone a Porto Tolle in cambio di appoggio dal Governo per la realizzazione di strade e autostrade nel Veneto.
Ammesso che sia un vero scambio (cosa ci guadagnerebbe il Governo? qualcuno si era forse illuso che Galan fosse il difensore del Polesine?), numerose sono state le proteste e le sollevazioni di importanti esponenti della Margherita e dei DS del Veneto, non perchè contrari al carbone, ma perchè sarebbero stati tenuti fuori dal patto ...
Intanto si dimostra che spesso la politica è il luogo dove niente è impossibile, per quanto squalificante. Infatti in Consiglio Regionale sempre più si parla di tentativi di modifica della legge regionale sul Parco, in particolare dell'articolo 30 che sembra essere l'ostacolo principale alla conversione a carbone. Tutto soltanto per favorire Enel e il suo carbone.
Intanto da Roma il Ministro Pecoraro studia il piano per abbassare le quote di emissione di CO2, prodotte con per lo più con l'uso di combustibili fossili, per evitare le sanzioni europee oltre che per salvare il clima.
Greenpeace stila un rapporto sui buoni e i cattivi in Italia riguardo alle emissioni: Enel è al primo posto per il superamento delle quote assegnate nel settore termoelettrico, sia nel 2005 che nel 2006.
Eppure leggiamo ogni giorno sui giornali che Enel è fortemente impegnata per le energie rinnovabili. Saremo noi gli unici sfortunati poveri piccoli a cui Enel vorrebbe far ingoiare anche il carbone! O più probabilmente si tratta come al solito di pura e semplice propaganda. E allora, come dice Joni Mitchell in una sua memorabile canzone, Propaganda, piss on 'em!.

07 luglio 2007

Live Earth - La Terra in diretta

Dopo il film "Una scomoda verità" che ha vinto l'Oscar come miglior film-documentario nel 2006, Al Gore continua il suo impegno di sensibilizzazione sui proplemi legati al riscaldamento globale derivanti dall'effetto serra. E organizza la serie di concerti che si stanno tenendo in contemporanea in tutto il mondo per arrivare alla gente comune di tutte le nazioni e rendere più consapevoli dell'emergenza clima che deve diventare la priorità anche nella politica a livello globale.

vedi il concerto

03 luglio 2007

Carboniful

Credo di dover ricapitolare brevemente le molte vicende succedutesi negli ultimi tempi riguardo alla riconversione della centrale di Porto Tolle. Dopo il parere negativo sul carbone espresso dall'Avvocatura dello Stato, Enel aveva chiesto uno stop alle valutazioni della Commissione V.I.A. nazionale, probabilmente nel timore di una stroncatura, promettendo il miglioramento del progetto. A quanto pare lo stop non c'è stato e per perorare la causa di Enel sono intervenuti in successione il presidente veneto di Confindustria Riello, il presidente della Regione Veneto Galan, oggi anche il dott. Agricola del Ministero dell'Ambiente ed infine il vicepresidente della Provincia di Rovigo Spinello. Contro Enel si sono recentemente espressi i Verdi del Veneto, Ascom di Rovigo e il Coordinamento dei comitati polesani.
Caro Presidente Galan contrariamente a quanto lei dichiara nella lettera a Prodi, qui il carbone non lo vuole nessuno.
Questo è quello che racconta l'avvocato Migliorini sulla lettera di Galan e i retroscena della vicenda in cui due polesani a tutti noi noti hanno tentato di modificare nientemeno che la legge sul Parco...