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Finalmente almeno a Roma c'è una commissione tecnica che fa la commissione tecnica, riconoscendo le ragioni di chi dice no al carbone. Ricordo a questo proposito le motivazioni prettamente sociologiche della VIA regionale sullo stesso progetto , che ha affermato la compatibilità rispetto alla legge sul Parco e al famoso articolo 30.
Ora i sindacati si infuriano e promettono occupazioni a tutti i livelli. Il
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Il Presidente di Confindustria Costato oggi ha avuto parole dure contro chi si oppone al progetto auspicando interventi dalla parte "moderata" del Governo, secondo la logica spesso frequentata di istituire le commissioni di esperti e poi di infischiarsene di quello che dicono, se non è utile a portare
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Ora serve una dimostrazione di tutti coloro che vogliono uno sviluppo diverso, e siamo in tanti, che possiamo vivere anche se Enel andasse in Spagna ... (spero non in un altro parco...)
L'azienda promette che non ci saranno licenziamenti. Ma se questo progetto è finito, accanto ai lavoratori, Enel dovrà certamente farsi carico della dsmissione della centrale e della bonifica del territorio in modo che sia possibile riconvertire l'area secondo un nuovo modello di sviluppo.
centrale carbone porto tolle Enel Spa energia comitati
2 commenti:
Non bisogna farsi illusioni.
Per la televisione vengono fatte passare per vittime i pro carbone!
Che si stanno mobilitando in massa...
le vera illusione è proprio questa: credere all'Enel che non ha mai rispettato il nostro territorio bruciando olio combustibile per tutti questi anni senza rispettare le leggi in vigore. Gli operai che protestano temono per il loro futuro, ma sono solo dei burattini nelle mani dei potenti che hanno sempre fatto esclusivamente i loro affari. Le cose andranno come devono andare...non sempre nel peggiore dei modi. E' vero che la massa è la massa, e che vale spesso la legge del più forte. E' vero anche che certe volte i numeri non contano e che basta una persona per fare la differenza. magari un Ministro ...
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