28 aprile 2007

Approvato dal Governo il Disegno di legge sui reati ambientali


Lo sforzo in prima linea di attribuire il giusto peso e significato ai danni perpetrati nei confronti dell'ambiente in cui viviamo, necessario per la vita non solo nostra ma di tutti gli esseri viventi "coinquilini", è dimostrato con la recente approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di un nuovo disegno di legge su proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio, e del Ministro della giustizia, Clemente Mastella:

" un disegno di legge che inserisce nel codice penale una serie di delitti dolosi (solo in taluni casi previsti in forma colposa) al fine di un più incisivo contrasto degli attentati al bene ambientale inteso nell’accezione più ampia; tra tali delitti si menzionano il traffico illecito di rifiuti e il disastro ambientale; nella consapevolezza che l’ecosistema necessiti della tutela quanto più forte possibile, il Governo fornisce una risposta a indirizzi in tal senso espressi in sede comunitaria (proposta della Commissione Europea sulla protezione dell’ambiente attraverso la legge penale) e anticipa l’attuazione di norme europee in materia".

Per chi volesse approfondire su greenreport "Santoloci: il Ddl sugli ecoreati è una svolta"



26 aprile 2007

Anche i medici No coke conoscono il loro mestiere

Finalmente i medici dei comitati No coke trovano ascolto nei livelli più alti delle Istituzioni. Temevo che essere medico dei comitati No coke potesse togliere qualcosa a questa nobile professione, visto che costoro da anni, con dati alla mano, continuano a ripetere che bruciare il carbone fa male alla salute, senza essere presi nella dovuta considerazione.

Ma è di oggi il comunicato (qui sotto) in cui sembra che il Ministro Turco (nella foto) in persona abbia raccolto i dati forniti dai medici NoCoke.

E io mi domando: Se si dimostra che il carbone farà troppo male nel Lazio, potrà mai far bene a Porto Tolle?

"26 aprile 2006
LA SALUTE DEL TERRITORIO NELLE MANI DEL MINISTRO LIVIA TURCO.

Il tavolo tecnico recepisce tutti i documenti prodotti dai medici dei comitati.

Pienamente acquisiti i dati forniti dai medici dei comitati no coke al tavolo tenutosi questa mattina al Ministero della Salute. Ora la Ministro Turco dovrà esprimere in tempi brevi un documento di richiesta al Ministero per lo Sviluppo Economico per rivedere la Valutazione d’Impatto Ambientale e per riaprire la conferenza dei servizi.

I medici dei comitati hanno sottoposto ai rappresentanti del Ministro e ai tecnici del Ministero nuovi dati, oltre a quelli già in loro possesso, sui danni prodotti dalla combustione del carbone. Molta importanza è stata data al tema della radioattività, mai affrontato sino ad ora nelle valutazioni precedenti, e alla conseguente necessità di un’ulteriore verifica sul territorio. Viene così alla ribalta un tema del tutto nuovo, quello della radioattività prodotta da una centrale a carbone, superiore persino a quella che produrrebbe una centrale nucleare. L’impatto radioattivo, se la centrale venisse realizzata, si andrebbe ad aggiungere alle emissioni nocive derivanti dalla combustione del carbone e alle conseguenti ricadute sul territorio di sostanze inquinanti.

Dall’incontro è emersa anche la necessità, non più rinviabile, di procedere ad un monitoraggio accurato sia sui lavoratori che sulla popolazione, per verificare l’arsenicosi cronica ed iniziare a rispettare così le leggi vigenti sul controllo dei livelli di arsenico.

Ma c’è di più: gli esponenti ministeriali hanno confermato l’impegno della Turco per realizzare una valutazione preventiva del danno, calcolata in rapporto alla quantità di emissioni inquinanti presenti nella Via, tenuto conto anche del fatto che il territorio vanta purtroppo un alto tasso di morti per tumore.

Ora la palla passa al Ministro; tutta la documentazione prodotta confluirà all’attenzione della Turco, che dovrà valutare sul da farsi. Certo, la mole di dati e i risultati sono rilevanti e difficilmente potranno essere ignorati. Ora il Movimento No Coke si aspetta che il Ministro per la Salute faccia lo stesso passo compiuto qualche giorno fa dal Ministro Pecoraro Scanio, che martedì scorso aveva richiesto a Bersani la riapertura della Via e della conferenza dei servizi.

Finalmente le analisi e le ricerche del comitato dei medici sono state recepite con attenzione dalle istituzioni.

Il movimento no coke apprendendo dal comunicato ufficiale del Ministero della salute che insieme ai dati emersi al tavolo di oggi verranno valutati anche i dati forniti da ENEl.

Rimaniamo in attesa di conoscerne i contenuti qualora non fossero quelli ufficiali riportati nella VIA.

Il territorio ha pagato già il 30% in più di mortalità per tumori rispetto la media regionale,il miglioramento dello stato di salute di cui parla Enel si potrà avere riducendo il numero degli impianti responsabili di ricadute negative sul territorio e comunque non utilizzando combustibili fossili obsoleti come il carbone.

L’unica energia pulita che potrebbe migliorare le condizioni sanitarie del nostro territorio è solo l’enrgia prodotta dal sole.

Nel frattempo la protesta continua e non si fermerà per questi risultati comunque parziali; continuano le occupazioni di molti consigli comunali del comprensorio e sono in preparazione nuove manifestazioni per rilanciare una nuova fase di lotta. Tutto questo mentre a Tarquinia ancora un gruppo di persone continua nello sciopero della fame ad oltranza, dopo che ieri i medici avevano fermato due scioperanti che avevano iniziato il digiuno il 29 marzo scorso. A Cerveteri poi, proprio questa mattina, il consigliere Alessio Pascucci , in sciopero da undici giorni, ha accusato un malore ed è stato soccorso e trasportato in ospedale.

Movimento no coke Alto Lazio-Comitato dei medici contro il carbone"


25 aprile 2007

Tarquinia: prima vittoria nonviolenta

Ultimo comunicato dei No-Coke Alto Lazio:

TARQUINIA 25 aprile 2006: GRAVI DUE DEGLI SCIOPERANTI

G.L. ed P.G., accogliendo l’appello e gli impegni del Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio e gli intenti del Ministro della Sanità Turco, hanno sospeso il digiuno per le critiche condizioni di salute.
Mentre a Tarquinia continua lo sciopero delle fame contro il carbone, due degli scioperanti, G. L. e P.G., a seguito delle precarie condizioni di salute, hanno sospeso lo sciopero della fame che avevano iniziato 28 giorni fa. Tale decisione è scaturita in seguito ad una serie di controlli effettuati dall’equipe medica che segue i cittadini digiunanti. I medici, dopo gli accertamenti, hanno valutato l’ impossibilità, per i due tarquiniesi, di poter proseguire il digiuno per evitare l’insorgenza di eventuali complicazioni irreversibili. Tale decisione coincide con l’appello e l’impegno del Ministro dell’Ambiente alla convocazione di una conferenza di servizi “per rivedere le decisioni a suo tempo assunte” e “verificare la sussistenza dei presupposti per una nuova consultazione delle popolazioni interessate”. Lo stesso Ministro nella giornata di oggi ha telefonato ai due scioperanti invitandoli a considerare il grave rischio per la loro salute. Pari interesse ha mostrato, alcuni giorni fa, il Ministro Turco che si è impegnato ad una valutazione preventiva del danno alle popolazioni in termini economici e di salute.

Comitato dei Medici per La Salute e l’Ambiente Movimento No-Coke Alto Lazio

20 aprile 2007

Da Porto Tolle a Roma: diario di una giornata NoCoke

Siamo partiti che era ancora notte con il bus. Viaggio lungo (e un po' troppo lento).
Arrivati a Roma siamo stati ricompensati della brutta nottata "lustrandoci gli occhi" lungo i bei viali alberati, tra ville, quartieri di lusso, piazze e fontane.
Arrivo in tempo per l'appuntamento della delegazione dal Ministro Pecoraro Scanio (foto del Ministro di G. Crepaldi), mentre la maggior parte di noi rimane a manifestare davanti a Montecitorio, sotto un sole che non sembra d'aprile, tra bandiere striscioni volantini (e panini).

Ad un certo punto appare l'on. Pannella. Subito lo circondiamo per sentire cosa dice del carbone. Alla fine ci dice: "Dato che venite dal Delta del Po, salutatemi quelli di Civitavecchia".
Almeno questo... Se non è sensibile lui a certe cose...
Nel frattempo arriva un altro gruppo di "protestanti" con l'insegna della Madonna. In realtà sono cattolici un po' fondamentalisti che recitano il rosario contro i DICO, l'aborto e tutto il malcostume di questa società allo sfascio. Ci sorbiamo tutta la predica, sentendoci sempre più peccatori scostumati sull'orlo dell'abisso...

Puntatina con gelato alla piazza del Pantheon.
Torniamo al presidio e chi arriva? Il nostro parlamentare polesano Giuseppe Fini, offeso di trovarci là senza essere stato avvisato. Anche lui dice di essere contrario al carbone. Colpa nostra, ci dispiace; se avessimo pensato che ci avrebbe aiutato... Ma non è mai troppo tardi.
I delegati tornano dall'incontro con il ministro: li assediamo per sentire cosa si sono detti. Sembra bene, ci sono speranze. (qui articolo Gazzettino)

Ritorno per noi del pullmino via Tarquinia, a trovare i nostri "fratelli gemelli" NoCoke che sono al 21° giorno di sciopero della fame per questa lotta contro il carbone che dura da molti anni.
Le vie del centro non sono affollate, c'è calma (un po' troppa). Saliamo nella sala consiliare, occupata dagli scioperanti, tra striscioni e interviste, dove ci accoglie il comitato. Subito ci chiedono conto dell'incontro con il ministro, loro sono reduci dall'incontro con i ministri della salute e dell'ambiente dei giorni precedenti. Uno degli scioperanti resiste dall'inizio dello sciopero. Già 5 persone sono finite all'ospedale. Una battaglia per la difesa della salute che servirà a costruire un futuro migliore per chi verrà e che porterà frutto a tutti noi. Grazie per il vostro coraggio. Saremmo disposti a fare altrettanto?
Si riparte verso casa. La strada del ritorno è sempre troppo lunga. Arriviamo che è notte fonda, quasi alla stessa ora e sullo stesso posto da cui siamo partiti. Finalmente vado a dormire e ho la sensazione di essermi appena alzata: siamo davvero sicuri che sia trascorso questo giorno?

immagini di G. Penolazzi, se non diversamente indicato

15 aprile 2007

Greenpeace: Energy Revolution

Posto qui i suggestivi filmati dell'impresa di Greenpeace a Porto Tolle del dicembre scorso.

GreenPeace continua la battaglia per una vera rivoluzione energetica, senza dimenticare Porto Tolle e il Delta del Po.

10 aprile 2007

No al carbone: a Tarquinia ora anche le mamme in sciopero della fame


Posto l'ultimo Comunicato stampa del movimento No Coke Alto Lazio e del coordinamento dei medici per la salute e l’ambiente:
forza dott. Ghirga!!!

LE MAMME IN SCIOPERO DELLA FAME
DILAGA LA PROTESTA CONTRO LA RICONVERSIONE A CARBONE PER TORRE VALDALIGA NORD
Un gruppo di donne di Tarquinia da stamani ha iniziato lo sciopero della fame, per unirsi alla protesta che dal 29 marzo è in corso presso la Sala Consiliare del Comune. Sono insegnanti e impiegate, oltre che madri di famiglia, che nei loro luoghi di lavoro intendono sensibilizzare la collettività sulla necessità di opporsi alla scelta del carbone nella centrale di Civitavecchia, e in tutte le altre centrali italiane; per questo continueranno a recarsi al lavoro almeno finché le condizioni fisiche lo permetteranno. Come madri e come educatrici le donne in sciopero sentono il dovere di fare il possibile per tutelare la salute dei giovani, trasmettendo un invito alla collettività a testimoniare in forme civili e non violente la ferma volontà di opporsi ad una scelta che peggiorerà notevolmente la salute dei cittadini e le condizioni dell’ambiente. “Abbiamo ritenuto necessario unirci a chi da tredici giorni sta digiunando, perché ad oggi i risultati concretamente ottenuti sono scarsi. Non possiamo demandare ad altri la nostra salute e quella dei nostri figli e non possiamo precludere loro un futuro lavorativo, a causa di una colonizzazione energetica che, iniziata nel 1950, sembra non aver mai fine.

Come suggerisce Luca dei No Coke di Tarquinia nel suo commento, da YouTube qui il video del Dott. Stefano Montanari sull'inquinamento provocato dalla combustione del carbone e in generale dalle nanopolveri

08 aprile 2007

Tarquinia: undicesimo giorno di sciopero della fame


Undicesimo giorno dall'inizio dello sciopero della fame a Tarquinia contro la conversione a carbone della centrale.


Se qualcuno al Governo ha preso poco seriamente la questione ora sarà costretto a tornare sui suoi passi, visto che molta gente sta mettendo a rischio la propria vita per difendere il territorio.


Se n'è parlato poche sere fa nella trasmissione di Santoro Anno Zero.
Anche Beppe Grillo è intervenuto (qui il video) presso gli scioperanti che si sono insediati al Comune di Tarquinia.

Questo è l'ultimo comunicato appena giuntomi da Tarquinia:

"COMUNICATO STAMPA NO COKE ALTO LAZIO E COORDINAMENTO DEI MEDICI PER LA SALUTE E PER IL TERRITORIO
8 APRILE 2007 ALTRO RICOVERO PER I NO COKE Nuovo intervento del 118: ricoverato in ospedale un altro esponente del movimento no coke giunto all’11 ° giorno di sciopero della fame. Le sue condizioni, già preoccupanti ieri sera, si sono aggravate verso le 12 alle 13.15 si è reso necessario l’ intervento del 118 che ha provveduto ad applicare una fleboclisi salina . ricoverato quindi al pronto soccorso per tachicardia parossistica con senso di svenimento, i dottori hanno anche rilevato un’accentutata disidratazione CI V UOLE IL SACRIFICIO DELLA GENTE è QUESTO CHE SERVE? E’ QUESTO CHE VUOLE il governo!! (....qui continua)"

Il Ministro dell'Ambiente intanto ha scritto una lettera ai ministri Turco, Bersani e Mussi (rispettivamente salute, sviluppo economico, università e ricerca) per chiedere l'istituzione di una Commissione che cerchi di fare luce sugli effetti delle nanopolveri, emesse in gran parte dalla combustione nelle centrali, inceneritori, sistema trasporti, ecc.

04 aprile 2007

Una Scomoda Verità per tutti. Anche per l'Enel

immagine dal film di Al Gore "An Inconvenient Truth" (Una scomoda verità)

Stasera unica proiezione alle 21 al cinema Odeon di Rovigo di "Una Scomoda Verità", il film documentario vincitore dell'Oscar sui cambiamenti climatici in corso (e in corsa).

Riporto di seguito - condividendone ogni riga - il comunicato dei Verdi polesani, che legano la questione globale dell'innalzamento delle temperature alle nostre questioni locali, la conversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle.

"Mercoledì sera al cinema Odeon ci sarà finalmente anche a Rovigo la proiezione dell'atteso film-documentario “Una scomoda verità” di Al Gore.
L'ex vicepresidente degli Stati Uniti d'America fa una analisi dettagliata di come il clima sta cambiando in seguito all'effetto serra, con l'enorme incremento della produzione di anidride carbonica nell'ultimo secolo e anche degli ultimi decenni, nonostante il Protocollo di Kyoto (di cui l'America non è ancora firmataria).
Un film da vedere e che si dovrebbe proiettare nelle scuole di ogni ordine e grado. In vista del progetto di conversione a carbone della centrale Enel di Porto Tolle, a cui ribadiamo la nostra contrarietà, invitiamo alla proiezione le istituzioni del territorio, dalla Provincia ai Comuni all'Ente Parco.Bruciare carbone, anche “pulito”, non significa ridurre le emissioni di anidride carbonica. Anzi il carbone tra tutti i combustibili è al secondo posto, inferiore solo all'incenerimento dei rifiuti urbani come CDR, previsti anch'essi nel progetto. Non ci risulta che tutti siano d'accordo nel convertire a carbone questa centrale, come Enel, secondo il suo costume, vorrebbe far credere, ammettendo candidamente inoltre che la scelta del carbone deriva come prevedibile unicamente dal suo profitto nel bilancio: questione di costi.Riprendiamo poi il Presidente Saccardin, non ricordando mai che abbia invitato i cittadini e i comitati a dire la loro nel palazzo della Provincia, mentre per l'amministratore delegato dell'Enel Fulvio Conti si stendono tappeti rossi nei palazzi istituzionali.
Se le istituzioni volessero ascoltare la voce anche dei loro cittadini non avrebbero che da favorire un libero confronto, anziché camuffarlo con iniziative riservate alle sole associazioni di categoria o negarlo a più riprese bocciando e boicottando la richiesta di referendum dei comitati.Per noi è una scelta molto miope una conversione a carbone di Porto Tolle: possibile che siano tanto trascurabili gli argomenti portati più volte sui pericoli per la salute dall'uso del carbone, per l'agricoltura (da convertire ad agricoltura no food), la pesca (inquinamento da metalli pesanti), la popolazione in particolare per i bambini? Recentemente alla conferenza mondiale sui cambiamenti climatici dovuti all'effetto serra ha fatto scalpore il rapporto intergovernativo sull'innalzamento della temperatura del pianeta, si parla di 5-6 gradi entro 100 anni: quisquilie?
L'emergenza clima sta diventando sempre più una priorità per tutti i governi e temiamo che li precederà come al solito. E questo avrà effetti catastrofici non solo sulle coste, ma lo sta già avendo su alcune specie di animali polari che annegano per il distacco dei ghiacci. Anche queste quisquilie?
Se vogliamo mantenere una certa credibilità politica presso cittadini liberi e non asserviti da logiche clientelari, evitiamo di dimostrare ancora una volta che la politica non è una cosa seria e che si preoccupa di più dei bilanci di Enel che dei suoi cittadini.Il clima sta cambiando ed è una scomoda verità per tutti. Per tutti: anche per l' Enel."

Qui notizie e per aderire all'appello di Parigi


01 aprile 2007

Dedicato ad Enel e ai fans del carbone: quanta CO2?

fonte: Greenpeace.

E adesso che lo sappiamo tutti, cerchiamo davvero di ridurre le emissioni di anidride carbonica.
Anche voi dell'Enel, d'accordo signor amministratore delegato Conti?

Mercoledì 4 aprile, intanto, tutti a vedere alle ore 21 (cinema Odeon Rovigo) il film documentario premio Oscar "Una scomoda verità", con l'ex vicepresidente USA Al Gore.
Il film affronta il tema del riscaldamento globale cioè mondiale, delle sue cause (prima fra tutte l'aumento dell'anidride carbonica!!!) e dei rimedi (primo fra tutti: ridurla).

visita il sito di Al Gore (in inglese)