18 gennaio 2007

Incontro pubblico a Rosolina su Turbogas di Loreo


modificato il 21.1.07

Breve resoconto:
Molto partecipato il dibattito, organizzato dal comitato di Rosolina, sulla centrale a turbogas in comune di Loreo ma che sarà collocata nell'area della ex acciaieria S.Marco e perciò più vicina ad insediamenti abitativi di Rosolina che di Loreo.

L'introduzione è stata affidata al sindaco Mengoli che ha tenuto a precisare la sua contrarietà all'impianto: "A Rosolina non ci sono aree industriali e le attività principali sono pesca, agricoltura e turismo. Un ambiente pulito è fondamentale per Rosolina". Ha fatto seguito il portavoce del comitato Francesco Lazzarin, che ha parlato di cittadini maggiorenni e della necessità di conoscere i rischi rispetto a certi insediamenti.
L'ing. Savioli della West Energy ha illustrato il progetto. Tra i dati tecnici forniti:
centrale da 800 MWe a ciclo combinato; rendimento energetico intorno al 57-60%. Due i camini da 60 metri di altezza. Produzione di ossidi di azoto intorno a 196,56 kg/h (cioè circa 1700 tonnellate all'anno di NOx); produzione di polveri intorno a 18,9 kg/h (cioè circa 164 tonnellate all'anno).

Nella sua relazione l'illustre Dott. Claudio Po ha indicato nell'ambiente un peso pari al 40% sulle malattie legate al metabolismo corporeo nei bambini, per gli adulti pari invece al 30%.
Accanto al particolato primario, si deve considerare il particolato secondario (cioè ottenuto dalle reazioni chimiche che avvengono in atmosfera) che raggiunge anche distanze di centinaia di km dalle sorgenti di emissione e che sulla Pianura Padana secondo la Commissione Europea è pari a 1600 tonnellate all'anno.
Per togliere il particolato sulla Pianura padana bisognerebbe DIMINUIRE LE COMBUSTIONI.
Il valore limite annuale delle PM10 è di 40 microgrammi per metro cubo, e se 35 all'anno sono i giorni in cui il superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo è permesso senza incorrere in sanzioni economiche dall'Europa, in realtà negli anni più fortunati i 35 giorni sono già belli e superati a marzo. (visita il monitoraggio giornaliero regionale di ARPAV sui PM10 , l'aria è normalmente da scadente a pessima)
Le sanzioni le paghiamo tutti noi cittadini (non le aziende che inquinano!).
Le polveri inalate veicolano sostanze tossiche per la nostra salute (metalli pesanti, molecole cancerogene, altre sostanze tossiche) e quanto più sono piccole tanto più riescono ad attraversare le barriere biologiche come quelle degli alveoli polmonarie e a passare nel sangue e quindi in circolo a tutto il corpo. Queste particelle hanno un ruolo procoagulante favorendo emboli e trombosi, azione vasocostrittrice e tossicità direttamente sul cuore.
Ultima chicca: dati ufficiali affermano che se paragoniamo il peso sulla salute tra i combustibili che vengono bruciati per ottenere energia si ha il quadro seguente:
metano 30, olio combustibile 60 e carbone 100 (ditelo ad Enel).

Fin qui tutto liscio. Poichè però era presente anche l'assessore provinciale all'ambiente Giancarlo Chinaglia, molti dei partecipanti hanno duramente criticato la politica provinciale e l'Ente parco del Delta del Po sulle questioni energetiche, con particolare riferimento alla centrale a carbone anche in seguito alla recentissima V.I.A. regionale.
Diverse le proposte per un Parco del Delta nazionale, avversato dai rosolinesi e in particolare dal consigliere provinciale Ermenegildo Ghezzo, che nel suo intervento ha ricordato le passate manifestazioni sulla statale Romea contro il parco nazionale, invitando la gente nuovamente a scendere in piazza!
PS: Cari rosolinesi, in particolare caro Ermenegildo Ghezzo: considerando come siamo messi, siete proprio sicuri che sia valsa la pena rifiutare il Parco Nazionale?

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