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L'interessante iniziativa si è svolta stamattina presso Corte
Spalletti, località Dossi a
Trecenta e prevedeva diverse relazioni. Per l'Enea ha parlato il
dott.
Pignatelli, che partendo dalla necessità di un aumento dell'uso di fonti di energia rinnovabili, come richiesto dall' Europa, e tra queste delle biomasse, si è molto soffermato sul fatto che esistono tuttavia dei limiti legati alla sostenibilità delle produzioni che non si possono ignorare. Perciò diventa necessario partire dal territorio e creare una filiera in cui ci sia accordo e interesse prima di tutto nel mondo agricolo.
Successivamente è intervenuto il microbiologo
dott.
Zellmann per la società tedesca
Agraferm, che ha illustrato il processo di produzione di biogas e lo schema di un impianto che consente di ottenere energia e riscaldamento. Il mais sarebbe tra le migliori materie prime come capacità di fornire energia, seguito dai cosiddetti
cofermentati (in pratica scarti organici di produzione) e dagli escrementi. E in prospettiva per
Zelmann il biogas se arricchito nella componente metano potrebbe essere utilizzato in
cogenerazione come un qualsiasi altro combustibile.
Il
Dott.
Zennaro di Veneto Sviluppo ha svolto un intervento centrato sulla politica del territorio insistendo sulla necessità della costruzione di una filiera.
Il
dott.
Correale di Veneto Agricoltura ha aperto il suo molto interessante intervento sull'impossibilità di prescindere dalla questione ambientale, e proseguito sul necessario coinvolgimento del mondo a
gricolo locale nella produzione di energia da biomasse. Dopo aver illustrato le principali leggi regionali che disciplinano il settore ha indicato le condizioni essenziali per lo sviluppo delle
agroenergie nella sostenibilità ambientale: un forte legame tra servizi e prodotti, un ricavo aziendale, un corretto dimensionamento.
Infine sono intervenuti l'on. E.
Gardini, il presidente della commissione Agricoltura della Camera on. Marco
Lion (Verdi) e l'on. Luca
Bellotti. In commissione Agricoltura è in fase di studio una nuova legge che disciplini il settore
agroenergetico tenendo in forte considerazione la
questione ambientale.
Ha chiuso l'incontro il sindaco
Laruccia, senza parlare della sostenibilità ambientale della centrale a biomasse in progetto nel confinante comune di Bagnolo di Po, e contro la quale il comitato ha raccolto moltissime firme. "Questi progetti avanzano celermente superando facilmente le commissioni tecniche" mi ha detto un esponente del comitato di Bagnolo.
Insomma c'è il forte rischio che si sia trattato di un convegno di bei discorsi. E che anche chi ha organizzato il convegno rinvii a tempi migliori la loro messa in pratica.
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