Riflessioni su temi di attualità dall'ambiente ai diritti, compresi i diritti degli altri animali.
scrivi a Lavocetta@gmail.com
24 dicembre 2009
Capodogli spiaggiati, ambasciatori "al confine fra mondi diversi ed uniti"
Per questo Natale vi rimando ad una riflessione sul modo di vivere di noi uomini, abitatori come altri, ma ancora convinti di essere padroni assoluti di questa Terra ed illusi che essa possa fare fronte ai nostri egoismi infiniti.
Tutti abbiamo sofferto per il tragico destino dei capodogli spiaggiati a Peschici, in Puglia. Sembra siano morti per avere inghiottito sacchetti di plastica scambiati per calamari, e scatolette che purtroppo inquinano i mari, o forse per emboli conseguenti ad una troppo rapida emersione. Alcuni di loro solo per una legge del branco.
I loro corpi stanno lì ad ammonirci al confine fra le acque, la terra e il cielo. "Deploriamo le baleniere norvegesi o giapponesi e la loro scriteriata mattanza - dice Carrisi Giuseppe in questo bellissimo articolo - poi uccidiamo questi esseri con un gesto quotidiano, banale, chiedendo un altro sacchetto alla cassa mentre facciamo la spesa. Non siamo più consapevoli delle conseguenze dei nostri comportamenti, anche dei più piccoli. Del reato consumato con la nostra semplice esistenza, ignara di altre esistenze." [...] Se l' universo marino avesse voluto affidare un messaggio per gli uomini, li avrebbe scelti come ambasciatori. E forse in questo modo la loro morte non è così insensata. Forse esiste una ragione che ci riguarda, che ci tocca tutti, nessuno escluso. Il mondo di luce bianca e il mondo di luce blu, divisi e uniti da un sottile strato di azzurro: oltre quel confine così flebile nascondiamo, anche a noi stessi, i rifiuti assassini di un sistema insostenibile."
19 dicembre 2009
Oggi e domani Assemblea nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà
(Nella foto il fisico Gianni Mattioli)
Oggi e domani a Roma avrà luogo la prima Assemblea nazionale dei delegati di Sinistra Ecologia e Libertà, la nuova formazione politica che dovrebbe darsi un nuovo simbolo, uno statuto ed eleggere un coordinamento nazionale, come si legge in questa agenzia giornalistica.
Sinistra e Libertà, nata inizialmente sulle ceneri della Sinistra Arcobaleno che fu frammentata per la sconfitta elettorale delle politiche 2008 (non venne superato lo sbarramento del 4% introdotto ad hoc per favorire il bipartitismo PD- PdL) e per le decisioni prese in seguito nei congressi dei partiti della Sinistra PRC e PdC, si è presentata successivamente alle elezioni europee comprendendo Sinistra Democratica (DS che non hanno aderito al PD), i Socialisti, i Verdi, i fuoriusciti dal PdCI (Guidoni e Belillo) ed il MpS (movimento per la Sinistra) formato dai fuoriusciti del PRC e capeggiato da Vendola.
In seguito ai risultati elettorali delle europee, nonostante un abbondante 3% non è stato superato lo sbarramento (del 4% europorcellum), ma anche per un ormai palese contrasto interno ai partiti aderenti, rispetto ad un progetto di unificazione sotto un unico simbolo, ci furono le defezioni del partito dei Verdi e da ultimo del partito Socialista.
In pratica ormai i partiti non sembrano avere più voce in capitolo nella formazione, che però sembra avere tutta l'intenzione di voler procedere verso la costruzione di un nuovo partito, aperto e dove siano messe insieme le differenti culture politiche.
Credo sia una importante sfida, certamente adatta ai tempi che corrono, in cui la gente vuole prendere parte, poter decidere, autoorganizzarsi anche per mezzo del web. Forse è un po' in avanti.
Del resto ci vuole qualcuno capace di guardare tranquillamente l'orizzonte.
Oggi e domani a Roma avrà luogo la prima Assemblea nazionale dei delegati di Sinistra Ecologia e Libertà, la nuova formazione politica che dovrebbe darsi un nuovo simbolo, uno statuto ed eleggere un coordinamento nazionale, come si legge in questa agenzia giornalistica.
Sinistra e Libertà, nata inizialmente sulle ceneri della Sinistra Arcobaleno che fu frammentata per la sconfitta elettorale delle politiche 2008 (non venne superato lo sbarramento del 4% introdotto ad hoc per favorire il bipartitismo PD- PdL) e per le decisioni prese in seguito nei congressi dei partiti della Sinistra PRC e PdC, si è presentata successivamente alle elezioni europee comprendendo Sinistra Democratica (DS che non hanno aderito al PD), i Socialisti, i Verdi, i fuoriusciti dal PdCI (Guidoni e Belillo) ed il MpS (movimento per la Sinistra) formato dai fuoriusciti del PRC e capeggiato da Vendola.
In seguito ai risultati elettorali delle europee, nonostante un abbondante 3% non è stato superato lo sbarramento (del 4% europorcellum), ma anche per un ormai palese contrasto interno ai partiti aderenti, rispetto ad un progetto di unificazione sotto un unico simbolo, ci furono le defezioni del partito dei Verdi e da ultimo del partito Socialista.
In pratica ormai i partiti non sembrano avere più voce in capitolo nella formazione, che però sembra avere tutta l'intenzione di voler procedere verso la costruzione di un nuovo partito, aperto e dove siano messe insieme le differenti culture politiche.
Credo sia una importante sfida, certamente adatta ai tempi che corrono, in cui la gente vuole prendere parte, poter decidere, autoorganizzarsi anche per mezzo del web. Forse è un po' in avanti.
Del resto ci vuole qualcuno capace di guardare tranquillamente l'orizzonte.
17 dicembre 2009
Villadose discariche: dopo Taglietto zero tocca alla Taglietto uno
Ieri sera Consiglio comunale, al volo vi posto le ultime news dal mio bel paesello. Mentre in centro le luci si sprecano ber abbellire la piazza, un po' più in là in piena campagna, in area Taglietto, dopo la Taglietto zero, oramai in esaurimento (credo abbia raggiunto in elevazione quota 13 metri circa) si prevede la riapertura di un'altra discarica detta Taglietto 1 (adiacente a Taglietto 0), di cui era stato fatta la cinturazione perimetrale nel primo progetto di bonifica e riutilizzo.
Anche per Taglietto 1 il progetto, che sta seguendo l'iter di approvazione, prevede la bonifica ed il riutilizzo con ampliamento volumetrico, cioè il conferimento di migliaia di tonnellate di nuovi rifiuti provenienti dal separatore di Sarzano, prodotti dall'avvio che si prevede per il 2011 e fino al 2018 circa.
Tutti sono concordi, tutti ringraziano il Comune di Villadose, specialmente il Consorzio dei rifiuti che ha sempre trovato nell'amministrazione comunale ampia disponibilità al conferimento dei rifiuti di tutta la provincia.
Tugnolo, nuovo presidente del Consorzio RSU, ha detto con chiarezza che il progetto vuole giungere alla chiusura delle bonifiche dell'area Taglietto, perchè dopo il 2018 altri dovranno essere i comuni a rendersi disponibili per il conferimento dei rifiuti.
Ammesso che ciò sia vero ed è tutto da dimostrare, visto che di cose non rispondenti alla realtà ne abbiamo sentite molte fino ad oggi dai vari amministratori, non posso dire che si tratti di una bella consolazione!
14 dicembre 2009
Serve un patto per il clima
E' di oggi la notizia sulla stampa che l'Europa stanzierà 100milioni di euro per il progetto di Enel di cattura e di stoccaggio della CO2 che sarà prodotta dalla futura centrale a carbone di Porto Tolle. Lo stoccaggio sembra farsi strada accanto alla richiesta di estrazione del gas metano di Eni in alto Adriatico: verrebbe pompata la CO2 che prenderebbe il posto e favorirebbe la estrazione del metano e, secondo chi lo propone, in questo modo si potrebbero evitare i problemi legati alla subsidenza. Gli studiosi dell'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale di Trieste stanno effettuando gli studi per Enel, e quindi anche per l'Eni (vedere articolo di oggi della Voce "Una mano al metano?"di Francesco Campi)
Per ora sembrerebbe una cosa tanto lontana. Non credo che sarà facile.
In ogni caso se le tecnologie di cattura potessero essere utili sarebbe meglio metterle in funzione prima possibile in tutto il mondo, prima che sia troppo tardi.
Ma soprattutto sarebbe molto meglio prevenire che curare: quindi ridurre le emissioni dei gas serra, ed impedire la deforestazione. Meglio investire in fonti rinnovabili, come dice il premio Nobel per la pace Al Gore in questo breve filmato
Per ora sembrerebbe una cosa tanto lontana. Non credo che sarà facile.
In ogni caso se le tecnologie di cattura potessero essere utili sarebbe meglio metterle in funzione prima possibile in tutto il mondo, prima che sia troppo tardi.
Ma soprattutto sarebbe molto meglio prevenire che curare: quindi ridurre le emissioni dei gas serra, ed impedire la deforestazione. Meglio investire in fonti rinnovabili, come dice il premio Nobel per la pace Al Gore in questo breve filmato
12 dicembre 2009
Tenuta Ca' Zen, un gioiello nel Delta del Po
Ho trascorso un pomeriggio tra la musica e la bellezza non molto lontano da qui, nel Delta del Po, nella meravigliosa tenuta di Ca' Zen, in comune di Taglio di Po.
La manifestazione è frutto della sinergia fra Italia Nostra, il Comune e la Provincia, nell'intento di far conoscere meglio e di valorizzare i molti tesori presenti in territorio polesano.
Tra le autorità è intervenuto l'assessore provinciale Laura Negri, impegnata con enti e associazioni nella promozione del territorio. La manifestazione di ieri rientra nel tema scelto - "il Settecento" - che vedrà prossimamente altre iniziative, tra cui una mostra a Palazzo Roverella su Mattia Bortoloni, pittore di origine rodigina.
All'inizio nell'Oratorio è stato eseguito da noti musicisti locali un concerto ricco di atmosfera settecentesca con violino,chitarra e clarinetto e i brani più noti di Mozart, Vivaldi e Bach.
Nell'Oratorio è intervenuta la proprietaria, Adelaide Avanzo, che ha raccontato, non senza ironia, la storia della Villa fino ad arrivare alla sua famiglia.
La manifestazione si è conclusa con un buffet, un ottimo tè caldo e la visita alla villa, avendo per guida la signora Elaine, madre di Adelaide e deliziosa figura di lady anglo-irlandese trapiantata in Polesine.
La Villa è ora utilizzata come bed&breakfast, certamente di alta classe, non solo per lo splendore del luogo e gli arredi, ma anche per la splendida accoglienza che a volte solo gli inglesi, e gli irlandesi, sanno offrire.
La manifestazione è frutto della sinergia fra Italia Nostra, il Comune e la Provincia, nell'intento di far conoscere meglio e di valorizzare i molti tesori presenti in territorio polesano.
Tra le autorità è intervenuto l'assessore provinciale Laura Negri, impegnata con enti e associazioni nella promozione del territorio. La manifestazione di ieri rientra nel tema scelto - "il Settecento" - che vedrà prossimamente altre iniziative, tra cui una mostra a Palazzo Roverella su Mattia Bortoloni, pittore di origine rodigina.
All'inizio nell'Oratorio è stato eseguito da noti musicisti locali un concerto ricco di atmosfera settecentesca con violino,chitarra e clarinetto e i brani più noti di Mozart, Vivaldi e Bach.
Nell'Oratorio è intervenuta la proprietaria, Adelaide Avanzo, che ha raccontato, non senza ironia, la storia della Villa fino ad arrivare alla sua famiglia.
La manifestazione si è conclusa con un buffet, un ottimo tè caldo e la visita alla villa, avendo per guida la signora Elaine, madre di Adelaide e deliziosa figura di lady anglo-irlandese trapiantata in Polesine.
La Villa è ora utilizzata come bed&breakfast, certamente di alta classe, non solo per lo splendore del luogo e gli arredi, ma anche per la splendida accoglienza che a volte solo gli inglesi, e gli irlandesi, sanno offrire.
07 dicembre 2009
Nichi, la politica e le diossine
Io e la Puglia non abbiamo nessun legame, salvo quello che unisce tutte le normali persone che chiedono maggiore protezione per la salute. Protezione che spesso, come in Polesine, e in particolare mi riferisco all'area del Delta del Po, viene messa su un piatto della bilancia, mentre sull'altro ci sono i compromessi e i ricatti di un potere economico e politico che, lungi dal rinnovarsi, ancora fondano le loro basi sullo sfruttamento ambientale.
Forse anche per questa ragione la ricandidatura di Nichi Vendola alla Regione Puglia viene messa in discussione e apertamente ostacolata (ma senza mai dire i perchè), visto il suo impegno a combattere l'inquinamento a suon di leggi e a costruire impianti che sfruttano le fonti rinnovabili.
Come se non contassero le numerose manifestazioni popolari di affetto e soprattutto le manifestazioni ormai evidenti che la gente non ne può più della vecchia politica politicante, che taluni vorrebbero continuare a gestire a tavolino.
Non mancano le voci di chi difende Vendola chiedendo chiarezza ed un confronto serio, che fino ad ora non sembra esserci stato.
Come questa di Magda Terrevoli, verde e assessore della Regione Puglia.
Qui sotto una intervista di Ambiente Italia di sabato scorso su Rai3 sulla nota questione della zona industriale di Taranto
Forse anche per questa ragione la ricandidatura di Nichi Vendola alla Regione Puglia viene messa in discussione e apertamente ostacolata (ma senza mai dire i perchè), visto il suo impegno a combattere l'inquinamento a suon di leggi e a costruire impianti che sfruttano le fonti rinnovabili.
Come se non contassero le numerose manifestazioni popolari di affetto e soprattutto le manifestazioni ormai evidenti che la gente non ne può più della vecchia politica politicante, che taluni vorrebbero continuare a gestire a tavolino.
Non mancano le voci di chi difende Vendola chiedendo chiarezza ed un confronto serio, che fino ad ora non sembra esserci stato.
Come questa di Magda Terrevoli, verde e assessore della Regione Puglia.
Qui sotto una intervista di Ambiente Italia di sabato scorso su Rai3 sulla nota questione della zona industriale di Taranto
04 dicembre 2009
Guida informata ai cambiamenti climatici
L’innalzamento delle temperature globali verificatosi negli ultimi 200 anni è un fenomeno anomalo e preoccupante, riconducibile con elevate probabilità all’attività dell’uomo sulla terra, alle nostre abitudini e all’organizzazione delle nostre società. Questa presentazione fornisce una panoramica sul fenomeno scientifico del surriscaldamento della terra, sulle conseguenze drammatiche di un aumento delle temperature e sui principali fattori determinanti di tale fenomeno, con l’obiettivo di chiarire concetti a volte complessi. Viene inoltre approfondito il ruolo dei governi e il recente dibattito politico in vista della Conferenza Mondiale sul Clima di Copenaghen.
03 dicembre 2009
28 novembre 2009
Villadose, presentato il PAT: speriamo che serva
In Consiglio comunale a Villadose l'altra sera è stato presentato il PAT. Presenti i tecnici che lo hanno redatto, coordinati dall'architetto Bonaguro che lo ha anche presentato in sintesi. A dire il vero una lunga sintesi (circa due ore compresi gli interventi di geologo, agronomo e architetto) che ha permesso di sollevare già qualche dubbio, su qualcuno degli aspetti emersi dagli studi effettuati, da parte dei consiglieri.
Il dibattito del Consiglio sul PAT se non ho capito male avverrà il giorno 4 e si preannuncia interessante.
Così è successo che solo verso mezzanotte il vicesindaco Bruno De Sero ha risposto alla richiesta, sottoscritta da alcuni cittadini, di un consiglio comunale aperto (di cui dubito sempre più la possibile esistenza) per affrontare la questione dell'area verde a sud-est della palestra di fianco alla chiesa, trasformata in area edificabile e poi venduta in parte per costruire villette a schiera.
La risposta è stata gentile, ma breve: la vendita risale a qualche anno fa e si è resa necessaria per recuperare soldi per il comune.
...
Non sono del tutto convinta, ma spero che il PAT ci preservi da oggi in poi da altre azioni simili.
Altrimenti vorrà dire che si tratta di tre anni di lavoro e di soldi buttati al vento.
Il dibattito del Consiglio sul PAT se non ho capito male avverrà il giorno 4 e si preannuncia interessante.
Così è successo che solo verso mezzanotte il vicesindaco Bruno De Sero ha risposto alla richiesta, sottoscritta da alcuni cittadini, di un consiglio comunale aperto (di cui dubito sempre più la possibile esistenza) per affrontare la questione dell'area verde a sud-est della palestra di fianco alla chiesa, trasformata in area edificabile e poi venduta in parte per costruire villette a schiera.
La risposta è stata gentile, ma breve: la vendita risale a qualche anno fa e si è resa necessaria per recuperare soldi per il comune.
...
Non sono del tutto convinta, ma spero che il PAT ci preservi da oggi in poi da altre azioni simili.
Altrimenti vorrà dire che si tratta di tre anni di lavoro e di soldi buttati al vento.
16 novembre 2009
Acqua: ancora un bene pubblico?
Per chi volesse capire di più sul tema dell'acqua bene pubblico-privato segnalo il sito L'idroinquisitore di approfondimento sulle vicende che riguardano l'acqua come bene pubblico e che ora, qui l'articolo completo (di G. Altamore), spiega le conseguenze che deriveranno con l'approvazione in Commissione industria del Senato di un emendamento al Decreto 135 del 25 settembre 2009, che rende obbligatoria, entro il 2015, la cessione al privato del 70 per cento delle quote delle società per azioni, controllate dai Comuni, che attualmente gestiscono il servizio idrico integrato (ex Legge Galli n.36 del 1994).
15 novembre 2009
Il Palazzo Ideale
Una settimana fa è stato inaugurato in grande stile il nuovo palazzo dal nome "l'IDEAle" costruito sul Corso del Popolo, di fronte al monumento a Matteotti e ai giardini delle torri medievali a Rovigo.
L'inaugurazione era ad invito ed io, amica di amici, ero probabilmente del tutto fuori luogo in mezzo alla folla di architetti, tecnici, maestranze, costruttori, artigiani del legno e del mattone e amministratori vari.
Tengo a precisare che non so nulla di costruzioni, quindi chiedo perdono per tutte le imprecisioni e inesattezze che dirò.Vorrei solo essere un po' utile nel descrivere le emozioni che ho provato nel vedere nella realtà la bellezza di cui vorrei tutti potessimo ovunque circondarci.
Una volta via Angeli era la via più importante di ingresso alla città. E' da lì che si entra nel palazzo (vedi foto) composto di quattro piani, più un seminterrato adibito in parte a garage e magazzini. Il piano terra è occupato da un rinomato negozio di casalinghi. Dal secondo e fino al quarto piano ci sono diversi appartamenti ed uffici.
Colpisce l'assenza di termosifoni: il riscaldamento è assicurato attraverso il pavimento da un impianto che sfrutta la geotermia insieme ad un impianto ad alimentazione tradizionale a gas metano, mentre l'acqua calda sanitaria viene fornita da un impianto solare termico. L'energia elettrica invece è fornita da impianti fotovoltaici sul tetto dell'edificio.
E' stato fatto largo uso del legno, dai pavimenti, ai serramenti, ai pannelli di rivestimento interni ed esterni.
Le terrazze del terzo e del quarto piano sono per me di incomparabile bellezza. I giardini e le torri, che da lassù sono ben disegnati sullo sfondo, sembrano a portata di mano e quindi sembra quasi di trovarsi nei giardini.
Contemporaneamente da lassù il Corso del Popolo si stende ai lati in prospettiva, verso le piazze centrali o verso le stazioni, con una composizione di contrasti per gli stili degli edifici che nei vari decenni sono stati costruiti. E ben visibile l'ultima parte della facciata del Duomo.
Il palazzo è stato costruito dalla ditta Orizzonte costruzioni, sulla base di un progetto dell'architetto Roberto Ulisse.
Una volta lì c'erano i negozi della Upim, a cui tutti eravamo affezionatissimi. Quando i negozi sono stati chiusi, era un po' triste pensare che al loro posto ci sarebbero stati semplici appartamenti. Questo palazzo però, devo dire, come un chiodo che scaccia chiodo, è un degno sostituto della Upim della mia giovinezza. Anche se questo lo potrò semplicemente ammirare da fuori.
Sarebbe bello per tutti poter usare quegli spazi così ben studiati e costruiti, che avranno però un prezzo certamente esclusivo.
Forse, con un po' più di cura e di rispetto per la bellezza che ci circonda e rivolgendoci a chi sta acquisendo le tecnologie più innovative nei settori del risparmio energetico e della ecocompatibilità dei materiali, potremo anche noi con i nostri mezzi, costruirci una piccola abitazione ideale.
L'inaugurazione era ad invito ed io, amica di amici, ero probabilmente del tutto fuori luogo in mezzo alla folla di architetti, tecnici, maestranze, costruttori, artigiani del legno e del mattone e amministratori vari.
Tengo a precisare che non so nulla di costruzioni, quindi chiedo perdono per tutte le imprecisioni e inesattezze che dirò.Vorrei solo essere un po' utile nel descrivere le emozioni che ho provato nel vedere nella realtà la bellezza di cui vorrei tutti potessimo ovunque circondarci.
Una volta via Angeli era la via più importante di ingresso alla città. E' da lì che si entra nel palazzo (vedi foto) composto di quattro piani, più un seminterrato adibito in parte a garage e magazzini. Il piano terra è occupato da un rinomato negozio di casalinghi. Dal secondo e fino al quarto piano ci sono diversi appartamenti ed uffici.
Colpisce l'assenza di termosifoni: il riscaldamento è assicurato attraverso il pavimento da un impianto che sfrutta la geotermia insieme ad un impianto ad alimentazione tradizionale a gas metano, mentre l'acqua calda sanitaria viene fornita da un impianto solare termico. L'energia elettrica invece è fornita da impianti fotovoltaici sul tetto dell'edificio.
E' stato fatto largo uso del legno, dai pavimenti, ai serramenti, ai pannelli di rivestimento interni ed esterni.
Le terrazze del terzo e del quarto piano sono per me di incomparabile bellezza. I giardini e le torri, che da lassù sono ben disegnati sullo sfondo, sembrano a portata di mano e quindi sembra quasi di trovarsi nei giardini.
Contemporaneamente da lassù il Corso del Popolo si stende ai lati in prospettiva, verso le piazze centrali o verso le stazioni, con una composizione di contrasti per gli stili degli edifici che nei vari decenni sono stati costruiti. E ben visibile l'ultima parte della facciata del Duomo.
Il palazzo è stato costruito dalla ditta Orizzonte costruzioni, sulla base di un progetto dell'architetto Roberto Ulisse.
Una volta lì c'erano i negozi della Upim, a cui tutti eravamo affezionatissimi. Quando i negozi sono stati chiusi, era un po' triste pensare che al loro posto ci sarebbero stati semplici appartamenti. Questo palazzo però, devo dire, come un chiodo che scaccia chiodo, è un degno sostituto della Upim della mia giovinezza. Anche se questo lo potrò semplicemente ammirare da fuori.
Sarebbe bello per tutti poter usare quegli spazi così ben studiati e costruiti, che avranno però un prezzo certamente esclusivo.
Forse, con un po' più di cura e di rispetto per la bellezza che ci circonda e rivolgendoci a chi sta acquisendo le tecnologie più innovative nei settori del risparmio energetico e della ecocompatibilità dei materiali, potremo anche noi con i nostri mezzi, costruirci una piccola abitazione ideale.
09 novembre 2009
Nasce una nuova Associazione politica Ecologista
Ieri gli ambientalisti Verdi che aderiscono a Sinistra e Libertà per la costruzione di un nuovo soggetto politico ecologista di sinistra, aderenti alla mozione n. 1 perdente all'ultimo congresso dei verdi, hanno convocato una assemblea nazionale per la costituzione di una nuova associazione ecologista.
Sono intervenuti Loredana De Petris (candidata presidenza mozione n.1), Gianni Mattioli noto fisico ambientalista (già parlamentare verde), Grazia Francescato (ex portavoce dei Verdi) e molti altri noti esponenti della dirigenza verde, ora nella minoranza del partito.
Qui da Radio Radicale tutti gli interventi
Nessuno di loro vuole rinunciare a sentirsi e a chiamarsi "verde", dopo anni e anni di appartenenza e militanza in mezzo alle difficoltà per la costruzione di un partito dai numeri piccoli, che è riuscito comunque ad esprimere rappresentanza politica a livello regionale e nazionale (prima del vado da solo di Veltroni- politiche 2008).
All'Assemblea sono intervenuti anche Fabio Mussi e Nichi Vendola, di Sinistra e Libertà e noti per la loro vicinanza-appartenenza all'ambientalismo.
Il quotidiano dei Verdi Terra pubblica in risposta alla iniziativa un intervento di Marco Boato, firmatario della mozione 2 vincente il Congresso dei Verdi.
Terra pubblica anche l'intervento di Grazia Francescato che spiega le ragioni del suo percorso.
Sono intervenuti Loredana De Petris (candidata presidenza mozione n.1), Gianni Mattioli noto fisico ambientalista (già parlamentare verde), Grazia Francescato (ex portavoce dei Verdi) e molti altri noti esponenti della dirigenza verde, ora nella minoranza del partito.
Qui da Radio Radicale tutti gli interventi
Nessuno di loro vuole rinunciare a sentirsi e a chiamarsi "verde", dopo anni e anni di appartenenza e militanza in mezzo alle difficoltà per la costruzione di un partito dai numeri piccoli, che è riuscito comunque ad esprimere rappresentanza politica a livello regionale e nazionale (prima del vado da solo di Veltroni- politiche 2008).
All'Assemblea sono intervenuti anche Fabio Mussi e Nichi Vendola, di Sinistra e Libertà e noti per la loro vicinanza-appartenenza all'ambientalismo.
Il quotidiano dei Verdi Terra pubblica in risposta alla iniziativa un intervento di Marco Boato, firmatario della mozione 2 vincente il Congresso dei Verdi.
Terra pubblica anche l'intervento di Grazia Francescato che spiega le ragioni del suo percorso.
08 novembre 2009
Nucleare: per Massimo Scalia un'idea del passato
Il fisico Massimo Scalia è intervenuto venerdì scorso 6 novembre per una Conferenza sul nucleare in Italia, in rapporto al resto dell'Europa, dal titolo "Centrali nucleari, una scelta sbagliata. L'altra strada dell'Europa".
L'incontro, organizzato dall'Arci, si teneva presso l'Archivio di Stato a Rovigo ed è riuscito a portare fuori casa molte persone di sera, strappandole dal vortice risucchiante divano-televisione deficiente, a cui ormai quasi più nessuno ha le forze di resistere. Segno che l'argomento sta a cuore a molti, tra favorevoli e contrari.
Presenti anche molti giovani studenti, penso delle superiori, armati di carta e penna per prendere appunti. Questo mi dà una certa speranza nella gioventù, che potrebbe spingere per il cambiamento necessario, sull'esempio degli Stati Uniti di Obama, del modo di intendere la politica e delle scelte da compiere per salvare il pianeta, ma prima di tutto per un vivere quotidiano più rispettoso dell'ambiente, nella dimensione di un piccolo paese sperduto o di una grande città.
Nel suo intervento Scalia ha affermato che secondo i dati della IEA (International Energy Agency) il mercato del nucleare è ristretto ed è un'industria in declino. Ed inoltre che "attualmente solo circa il 25% dei consumi di energia riguardano l'energia elettrica nei paesi industrializzati, come il nostro. Il Governo italiano afferma di voler produrre energia elettrica con il nucleare per un 25%. A conti fatti quindi questo 25% sarebbe circa un sedicesimo di tutti i consumi energetici nazionali (circa 6 punti percentuali), una quantità decisamente molto contenuta, se confrontata con la necessità di produzione di energia da fonti arinnovabili per il 20% al 2020 come fissato dall'Europa per riduzione delle emissioni di gas serra (in verità Berlusconi ha strappato uno sconto di 3 punti percentuali)".
Scalia è tornato inoltre più volte sul problema dei costi del nucleare, che sarebbero sempre a carico della collettività, e sulla riduzione della anidride carbonica sempre molto bassa rispetto alla necessaria riduzione prevista dagli obiettivi europei.
Nel recente vertice dei capi di stato dell'UE tenutosi il 30 ottobre scorso sono state approvate le proposte di riduzione ulteriore delle emissioni al 2050 dell'80-95%, rispetto al 1990, e la possibilità di ridurre del 30% al 2020, rispetto al 1990. Con queste proposte l'Europa va verso il vertice sul clima di Copenhagen di dicembre.
Scalia, sollecitato dai numerosi interventi dei presenti, ha affermato che la possibilità di ottenere energia elettrica con il nucleare può essere interessante, ma troppi sono ancora gli ostacoli per lo sviluppo di un sistema privo di rischi e ha accennato alla difficoltà di procedere concretamente per lo sviluppo di reattori a "sicurezza intrinseca", che in caso di guasto si spengono da soli.
Per Scalia bisogna guardare al futuro e nel futuro non c'è il nucleare.
Infine ha accennato all'idea innovativa di una distribuzione maggiore della produzione energetica che possa essere maggiormente controllabile da tutti ( facendomi pensare subito a Jeremy Rifkin e alla sua Terza rivoluzione industriale). Al contrario di adesso in cui poche multinazionali controllano il sistema produttivo, con tutte le conseguenze politiche ed economiche che sono sotto i nostri occhi.
L'incontro, organizzato dall'Arci, si teneva presso l'Archivio di Stato a Rovigo ed è riuscito a portare fuori casa molte persone di sera, strappandole dal vortice risucchiante divano-televisione deficiente, a cui ormai quasi più nessuno ha le forze di resistere. Segno che l'argomento sta a cuore a molti, tra favorevoli e contrari.
Presenti anche molti giovani studenti, penso delle superiori, armati di carta e penna per prendere appunti. Questo mi dà una certa speranza nella gioventù, che potrebbe spingere per il cambiamento necessario, sull'esempio degli Stati Uniti di Obama, del modo di intendere la politica e delle scelte da compiere per salvare il pianeta, ma prima di tutto per un vivere quotidiano più rispettoso dell'ambiente, nella dimensione di un piccolo paese sperduto o di una grande città.
Nel suo intervento Scalia ha affermato che secondo i dati della IEA (International Energy Agency) il mercato del nucleare è ristretto ed è un'industria in declino. Ed inoltre che "attualmente solo circa il 25% dei consumi di energia riguardano l'energia elettrica nei paesi industrializzati, come il nostro. Il Governo italiano afferma di voler produrre energia elettrica con il nucleare per un 25%. A conti fatti quindi questo 25% sarebbe circa un sedicesimo di tutti i consumi energetici nazionali (circa 6 punti percentuali), una quantità decisamente molto contenuta, se confrontata con la necessità di produzione di energia da fonti arinnovabili per il 20% al 2020 come fissato dall'Europa per riduzione delle emissioni di gas serra (in verità Berlusconi ha strappato uno sconto di 3 punti percentuali)".
Scalia è tornato inoltre più volte sul problema dei costi del nucleare, che sarebbero sempre a carico della collettività, e sulla riduzione della anidride carbonica sempre molto bassa rispetto alla necessaria riduzione prevista dagli obiettivi europei.
Nel recente vertice dei capi di stato dell'UE tenutosi il 30 ottobre scorso sono state approvate le proposte di riduzione ulteriore delle emissioni al 2050 dell'80-95%, rispetto al 1990, e la possibilità di ridurre del 30% al 2020, rispetto al 1990. Con queste proposte l'Europa va verso il vertice sul clima di Copenhagen di dicembre.
Scalia, sollecitato dai numerosi interventi dei presenti, ha affermato che la possibilità di ottenere energia elettrica con il nucleare può essere interessante, ma troppi sono ancora gli ostacoli per lo sviluppo di un sistema privo di rischi e ha accennato alla difficoltà di procedere concretamente per lo sviluppo di reattori a "sicurezza intrinseca", che in caso di guasto si spengono da soli.
Per Scalia bisogna guardare al futuro e nel futuro non c'è il nucleare.
Infine ha accennato all'idea innovativa di una distribuzione maggiore della produzione energetica che possa essere maggiormente controllabile da tutti ( facendomi pensare subito a Jeremy Rifkin e alla sua Terza rivoluzione industriale). Al contrario di adesso in cui poche multinazionali controllano il sistema produttivo, con tutte le conseguenze politiche ed economiche che sono sotto i nostri occhi.
04 novembre 2009
Ritornano i crociati
Al volo posto sul blog il link alla trasmissione "Uomini e profeti", puntata attualissima di domenica scorsa 1 novembre sul tema della religione a scuola che vi raccomando di ascoltare. Così vi fate un po' di anticorpi necessari per affrontare la discussione sul tema della religione a scuola, che da qualche tempo per merito soprattutto della Lega ha preso il sopravvento.
Confesso che ieri, sentiti i primi commenti governativi contrari alla sentenza della Corte europea sul crocifisso nelle scuole, ascoltando le sue parole mi sono vista davanti agli occhi della mente il Calderoli, vestito da crociato, strenuo difensore della Santa Romana Chiesa...
Non voglio, nemmeno per ironia, giudicare ed offendere nessuno.
Spero solo che, oltre ai molti cattolicissimi atei devoti che alzano la voce, su questo tema vogliano parlare anche i molti, poco inclini all'urlo, cattolici credenti.
Confesso che ieri, sentiti i primi commenti governativi contrari alla sentenza della Corte europea sul crocifisso nelle scuole, ascoltando le sue parole mi sono vista davanti agli occhi della mente il Calderoli, vestito da crociato, strenuo difensore della Santa Romana Chiesa...
Non voglio, nemmeno per ironia, giudicare ed offendere nessuno.
Spero solo che, oltre ai molti cattolicissimi atei devoti che alzano la voce, su questo tema vogliano parlare anche i molti, poco inclini all'urlo, cattolici credenti.
24 ottobre 2009
Il magico Gatto con gli stivali in mostra a Palazzo Roverella -Rovigo
A tutti gli amanti delle fiabe segnalo che è aperta ormai da più di un mese e fino alla fine di dicembre 2009, a Palazzo Roverella (per chi viene da fuori Rovigo: tra Piazza V. Emanuele e il Corso del Popolo), una mostra sull'illustrazione per l'infanzia dedicata al Gatto con gli stivali. Tra i nomi degli illustratori più noti: Eric Battut e Maria Sole Macchia.
La mostra, realizzata dalla collaborazione fra il Comune di Rovigo, l'Accademia dei Concordi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Sarmede Paese della fiaba, prevede ogni sabato laboratori didattici sul tema per grandi e piccoli. Mostra e laboratorio sono gratuiti (i laboratori vano prenotati).
Oggi è il giorno del laboratorio di manualità artistica con Carmen Dorigo: negli stivali del gatto le magiche tecniche con la carta.
Tra forbici, colla e tanta carta colorata daremo corpo al nostro magico gatto, capace di trasformare il figlio di un mugnaio in un re.
La mostra, realizzata dalla collaborazione fra il Comune di Rovigo, l'Accademia dei Concordi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Sarmede Paese della fiaba, prevede ogni sabato laboratori didattici sul tema per grandi e piccoli. Mostra e laboratorio sono gratuiti (i laboratori vano prenotati).
Oggi è il giorno del laboratorio di manualità artistica con Carmen Dorigo: negli stivali del gatto le magiche tecniche con la carta.
Tra forbici, colla e tanta carta colorata daremo corpo al nostro magico gatto, capace di trasformare il figlio di un mugnaio in un re.
18 ottobre 2009
Vota il candidato alle regionali del Veneto
Le elezioni regionali sono alle porte ( e pure le amministrative). Le trattative di cui si conosce poco dalla stampa, salvo polemiche che fanno emergere possibili novità, come quella della possibilità di una intesa PdL-PD, presto criticate, sono in corso.
La Lega, forte dei voti delle politiche e delle europee, aspira alla presidenza di Veneto e Lombardia. Galan, quindi il PdL?, in tutta risposta si ricandida per il quarto mandato. La scelta del candidato sarà probabilmente fattore determinante per possibili o impossibili intese.
Dovendo votare, sarebbe bello poter scegliere i candidati alla corsa. Anche ciascuno in casa sua.
Qui a fianco un piccolo sondaggio, con candidati scelti da me a cui potete partecipare.
La Lega, forte dei voti delle politiche e delle europee, aspira alla presidenza di Veneto e Lombardia. Galan, quindi il PdL?, in tutta risposta si ricandida per il quarto mandato. La scelta del candidato sarà probabilmente fattore determinante per possibili o impossibili intese.
Dovendo votare, sarebbe bello poter scegliere i candidati alla corsa. Anche ciascuno in casa sua.
Qui a fianco un piccolo sondaggio, con candidati scelti da me a cui potete partecipare.
12 ottobre 2009
Appello per la dignità della donna
Pubblico sul mio blog un Appello per difendere la dignità della donna, di continuo offesa dai comportamenti del Presidente del Consiglio che più recentemente in una battuta a Porta a Porta ha definito Rosi Bindi "più bella, che intelligente". Giustamente Giovannna Melandri in risposta alla infelice battuta ha definito il premier "più alto, che educato".
Berlusconi sarà pure stressato e più di qualche motivo c'è: la sentenza di primo grado sul Lodo Mondadori e dopo due giorni la dichiarazione di incostituzionalità del Lodo Alfano!!! Due belle batoste non c'è che dire. Ma niente giustifica una battuta che trasuda assoluta mancanza di rispetto verso la donna e rende ancora più visibile la bassezza del profilo culturale e morale di questo Presidente del Consiglio. Che brutto esempio per le giovani generazioni!!!
TESTO DELL'APPELLO:
QUEST'UOMO OFFENDE NOI DONNE E LA DEMOCRAZIA: FERMIAMOLO
È ormai evidente che il corpo della donna è diventato un’arma politica di capitale importanza, nella mano dei Presidente del consiglio. È usato come dispositivo di guerra contro la libera discussione, l’esercizio di critica, l’autonomia del pensiero. La donna come lui la vede e l’anela è avvenenza giovanile, seduzione fisica, ma in primissimo luogo è completa sottomissione al volere del capo. È lì per cantare con il capo, per fare eco al capo, per mettersi a disposizione del capo, come avviene nelle fiere promozionali o nei dispotismi retti sul culto della personalità. Le qualità giudicate utili per gli show pubblicitari si trasformano in doti politiche essenziali, producendo indecenti confusioni di genere: ubbidienza e avvenenza diventano l’indispensabile tirocinio per candidarsi a posti di massima responsabilità. Diventano il burqa gettato sul corpo femminile, per umiliarlo sulle scene televisive e tramutarlo in arma che ferisce tutti e tutto. Contro questa cretinizzazione delle donne, della democrazia, della politica stessa, protestiamo. Quest’uomo offende le donne e la democrazia. Fermiamolo.
Michela Marzano
Barbara Spinelli
Nadia Urbinati
FIRMA L'APPELLO
Berlusconi sarà pure stressato e più di qualche motivo c'è: la sentenza di primo grado sul Lodo Mondadori e dopo due giorni la dichiarazione di incostituzionalità del Lodo Alfano!!! Due belle batoste non c'è che dire. Ma niente giustifica una battuta che trasuda assoluta mancanza di rispetto verso la donna e rende ancora più visibile la bassezza del profilo culturale e morale di questo Presidente del Consiglio. Che brutto esempio per le giovani generazioni!!!
TESTO DELL'APPELLO:
QUEST'UOMO OFFENDE NOI DONNE E LA DEMOCRAZIA: FERMIAMOLO
È ormai evidente che il corpo della donna è diventato un’arma politica di capitale importanza, nella mano dei Presidente del consiglio. È usato come dispositivo di guerra contro la libera discussione, l’esercizio di critica, l’autonomia del pensiero. La donna come lui la vede e l’anela è avvenenza giovanile, seduzione fisica, ma in primissimo luogo è completa sottomissione al volere del capo. È lì per cantare con il capo, per fare eco al capo, per mettersi a disposizione del capo, come avviene nelle fiere promozionali o nei dispotismi retti sul culto della personalità. Le qualità giudicate utili per gli show pubblicitari si trasformano in doti politiche essenziali, producendo indecenti confusioni di genere: ubbidienza e avvenenza diventano l’indispensabile tirocinio per candidarsi a posti di massima responsabilità. Diventano il burqa gettato sul corpo femminile, per umiliarlo sulle scene televisive e tramutarlo in arma che ferisce tutti e tutto. Contro questa cretinizzazione delle donne, della democrazia, della politica stessa, protestiamo. Quest’uomo offende le donne e la democrazia. Fermiamolo.
Michela Marzano
Barbara Spinelli
Nadia Urbinati
FIRMA L'APPELLO
07 ottobre 2009
Ciclo di incontri dell'Arci. Ieri sera Giovanni Boniolo su Darwin
Il ciclo di incontri organizzato dall'Arci di Rovigo, con cui sembrerebbe voler dare la sveglia alla città e dintorni, si è aperto ieri sera al Ridotto del Teatro Sociale il prof. Giovanni Boniolo, docente di filosofia della Scienza presso l'Università di Milano.
Il professore ha affrontato il tema dell'incontro"Charles Darwin: attualità ed eredità" spiegando i principi della teoria evoluzionistica, rimanendo per tutto il suo intervento aderente all'aspetto scientifico.
Dalla platea non sono poi mancate provocazioni sulle implicazioni religiose della teoria di Darwin, che però sono state rigettate con decisione dal prof. Boniolo, che ha evidenziato come sia necessario tenere sempre distinti i piani della fede e della scienza.
Il professore si è detto fiducioso che niente possa fermare il progresso. Nel caso della ricerca sulle cellule staminali embrionali, ad esempio, eventuali ostacoli messi in atto e frutto del dibattito politico o religioso possono solo rallentare i processi su nuove scoperte scientifiche, che comunque proseguono altrove. Il necessario confronto sui temi importanti della nostra vita e le scelte dovrebbero essere compiute considerando cosa sia prioritario tra gli aspetti filosofici e teologici importanti ed il piano umano concreto.
Se vi siete persi questo incontro l'Arci continua a proporre incontri per tutto il mese di ottobre. Ne segnalo alcuni: lunedì 12 ottobre il sempre fantastico film "2001 Odissea nello spazio", giovedì 22 ottobre Maurizio Pallante "Felicità sostenibile, nuovi stili di vita", venerdì 6 novembre Massimo Scalia "Centrali nucleari? Una scelta sbagliata. L'altra strada dell'Europa".
Il professore ha affrontato il tema dell'incontro"Charles Darwin: attualità ed eredità" spiegando i principi della teoria evoluzionistica, rimanendo per tutto il suo intervento aderente all'aspetto scientifico.
Dalla platea non sono poi mancate provocazioni sulle implicazioni religiose della teoria di Darwin, che però sono state rigettate con decisione dal prof. Boniolo, che ha evidenziato come sia necessario tenere sempre distinti i piani della fede e della scienza.
Il professore si è detto fiducioso che niente possa fermare il progresso. Nel caso della ricerca sulle cellule staminali embrionali, ad esempio, eventuali ostacoli messi in atto e frutto del dibattito politico o religioso possono solo rallentare i processi su nuove scoperte scientifiche, che comunque proseguono altrove. Il necessario confronto sui temi importanti della nostra vita e le scelte dovrebbero essere compiute considerando cosa sia prioritario tra gli aspetti filosofici e teologici importanti ed il piano umano concreto.
Se vi siete persi questo incontro l'Arci continua a proporre incontri per tutto il mese di ottobre. Ne segnalo alcuni: lunedì 12 ottobre il sempre fantastico film "2001 Odissea nello spazio", giovedì 22 ottobre Maurizio Pallante "Felicità sostenibile, nuovi stili di vita", venerdì 6 novembre Massimo Scalia "Centrali nucleari? Una scelta sbagliata. L'altra strada dell'Europa".
04 ottobre 2009
A Rovigo inizia il 7 ottobre la Fiera delle Parole
Inizia mercoledì prossimo al Censer di Rovigo la Fiera delle parole, appuntamento culturale ormai noto e giunto alla terza edizione organizzato dall'associazione Cuore di Carta, in cui gli autori incontrano i lettori e presentano i loro nuovi libri all'interno di una rassegna che quest'anno ha per tema la giustizia, la legalità, il ruolo dell'informazione, la solidarietà, la pace e i diritti umani. Qui il programma degli incontri ed i titoli dei libri.
Enrico Mentana interverrà già mercoledì, all'apertura della mostra, presentando il suo nuovo libro sulla libertà di informazione. Nei giorni successivi interverranno tra gli altri il noto giornalista Marco Travaglio e Beatrice Borromeo sempre sull'informazione, il giudice Gherardo Colombo sul tema della giustizia, l'etica e le regole; il noto geologo Mario Tozzi che presenterà il suo libro "Un pianeta da difendere".
L'ingresso è libero.
26 settembre 2009
Che fine faranno i Verdi?
Dei Verdi in Italia ormai si sente poco parlare. Dove sono finiti? Scomparsi, come vorrebbe più di qualcuno?
Mentre in Europa, in Francia con Cohn Bendit ed Europe Ecologie e speriamo ora anche in Germania alle imminenti elezioni, i Verdi conquistano voti, in Italia la situazione dei Verdi non è facile.
Principalmente a causa degli sbarramenti, alle elezioni politiche del 2008 e alle europee del 2009, i verdi italiani hanno preferito allearsi con altre forze politiche e neonati movimenti per la costruzione di una nuova sinistra (visto che il PD ha deciso che "andava da solo"), o come alle amministrative del 2009, mettersi in liste civiche, piuttosto che andare soli con il proprio simbolo.
I risultati non hanno soddisfatto nessuno. La strada giusta non sembra facile da trovare, anche perchè i verdi scontano un forte pregiudizio nella pubblica opinione, frutto di una campagna mediatica denigratoria del centro destra alla ricerca continua di celebrare falsi successi e di individuare facili bersagli da trasformare in capri espiatori (vedi problema rifiuti di Napoli).
In questo senso il Giornale di P. Berlusconi mostra ancora in questi giorni segni di insofferenza per l'ex ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, evidentemente ancora oggi simbolo dei verdi, così diverso nelle politiche ambientali rispetto all'attuale governo di S. Berlusconi (non è strano prendersela con chi da due anni è fuori dal governo, dal parlamento, dalla dirigenza del partito? O forse è solo più comodo???)
I Verdi si stanno confrontando sul percorso da intraprendere per il futuro: il 9 ottobre avrà inizio il Congresso dei verdi in cui sono state proposte tre diverse mozioni: la prima "Il nostro futuro", per continuare l'esperienza di costruzione di un soggetto politico a sinistra del PD all'interno di Sinistra e Libertà, la seconda: "Il coraggio di osare", per la ricostruzione di un soggetto a forte identità ecologista, la terza "Dal territorio- nuovi verdi e nuovo Ulivo per la costruzione di un centrosinistra vincente", in un certo senso mi sembra un documento che fa sintesi delle aspirazioni dei due documenti precedenti.
Nessuna delle mozioni comunque parla di scioglimento dei verdi, anche se molti la paventano.
Ma io penso che qualsiasi decisione sarà assunta, non è pensabile la scomparsa dei verdi. Soprattutto di questi tempi in cui la consapevolezza dell' importanza di difendere l'ambiente è ai primi posti dell'agenda mondiale.
Nomi e bandiere possono anche cambiare volto ed i contenitori essere stretti e basati su di una forte identità ecologista o aperti a culture ed esperienze politiche di varia provenienza, ma capaci di trovare orientamenti e strategie comuni. Magari per arrivare a qualcosa di concreto.
La mia speranza è che comunque sia possibile per i Verdi mantenersi uniti.
Mentre in Europa, in Francia con Cohn Bendit ed Europe Ecologie e speriamo ora anche in Germania alle imminenti elezioni, i Verdi conquistano voti, in Italia la situazione dei Verdi non è facile.
Principalmente a causa degli sbarramenti, alle elezioni politiche del 2008 e alle europee del 2009, i verdi italiani hanno preferito allearsi con altre forze politiche e neonati movimenti per la costruzione di una nuova sinistra (visto che il PD ha deciso che "andava da solo"), o come alle amministrative del 2009, mettersi in liste civiche, piuttosto che andare soli con il proprio simbolo.
I risultati non hanno soddisfatto nessuno. La strada giusta non sembra facile da trovare, anche perchè i verdi scontano un forte pregiudizio nella pubblica opinione, frutto di una campagna mediatica denigratoria del centro destra alla ricerca continua di celebrare falsi successi e di individuare facili bersagli da trasformare in capri espiatori (vedi problema rifiuti di Napoli).
In questo senso il Giornale di P. Berlusconi mostra ancora in questi giorni segni di insofferenza per l'ex ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, evidentemente ancora oggi simbolo dei verdi, così diverso nelle politiche ambientali rispetto all'attuale governo di S. Berlusconi (non è strano prendersela con chi da due anni è fuori dal governo, dal parlamento, dalla dirigenza del partito? O forse è solo più comodo???)
I Verdi si stanno confrontando sul percorso da intraprendere per il futuro: il 9 ottobre avrà inizio il Congresso dei verdi in cui sono state proposte tre diverse mozioni: la prima "Il nostro futuro", per continuare l'esperienza di costruzione di un soggetto politico a sinistra del PD all'interno di Sinistra e Libertà, la seconda: "Il coraggio di osare", per la ricostruzione di un soggetto a forte identità ecologista, la terza "Dal territorio- nuovi verdi e nuovo Ulivo per la costruzione di un centrosinistra vincente", in un certo senso mi sembra un documento che fa sintesi delle aspirazioni dei due documenti precedenti.
Nessuna delle mozioni comunque parla di scioglimento dei verdi, anche se molti la paventano.
Ma io penso che qualsiasi decisione sarà assunta, non è pensabile la scomparsa dei verdi. Soprattutto di questi tempi in cui la consapevolezza dell' importanza di difendere l'ambiente è ai primi posti dell'agenda mondiale.
Nomi e bandiere possono anche cambiare volto ed i contenitori essere stretti e basati su di una forte identità ecologista o aperti a culture ed esperienze politiche di varia provenienza, ma capaci di trovare orientamenti e strategie comuni. Magari per arrivare a qualcosa di concreto.
La mia speranza è che comunque sia possibile per i Verdi mantenersi uniti.
23 settembre 2009
Passeggiare tra le casette
Vivere in campagna da quel che capisco sembra essere tornato di moda. Basta a centri caotici e pieni di smog. Viva le strette strade deserte con siepi profumate lungo i fossi, che costringono alla velocità del passo d'uomo, o al massimo della bicicletta.
Anche se non tutti possono permetterselo, soprattutto di questi tempi! Si va dove c'è il lavoro che ci consente di vivere.
Io se potessi andrei a vivere in Sudtirolo: lì tutto sembra avere un ordine, non c'è letteralmente un filo d'erba fuori posto. Alberi e siepi in ogni dove, cibo sano (la dieta andrebbe forse arricchita di verdure ...), grande consapevolezza e amore per la natura.
Se abitassi là mi accontenterei anche di vivere in città. Chiaramente una città modello, come Merano, che ha conservato e valorizzato proprio nel suo centro, tra i palazzi storici simbolo della città, il patrimonio naturale di parchi e fiumi.
Giovane o vecchio, ti fai una passeggiata in centro cullato dal rumore del Passirio, incontri qualche amico, scambi due parole su una panchina o dal gelataio. E te ne torni a casa felice.
Come sta avvenendo a Rovigo, anche qui nel mio paese anzichè curare il recupero di vecchi edifici già esistenti e che meriterebbero di essere conservati nel loro aspetto, per ragioni che non mi so spiegare del tutto stanno costruendo molti nuovi edifici residenziali sia in centro - anche a discapito di zone pubbliche attualmente verdi - sia nella zona nord, quella per capirci prossima al nuovo e celebratissimo Polo scolastico (lì vicino passerà anche la strada che collegherà la statale alla bassa padovana). Anche se non pare ci sia stato un sostanziale incremento demografico.
Sarò all'antica, ma a me piacerebbe che si costruissero nuovi edifici solo per necessità e con criteri di rispetto del territorio sia per le tecnologie di risparmio energetico, sia dal punto di vista visivo riguardo al contesto in cui si inseriscono.
E mi piacerebbe che, se ci sono rimaste delle zone verdi in centro (campo di calcio e di rugby), non si pensasse neppur lontanamente di lottizzarle per fare casette...
Il benessere di una comunità non deriva forse anche dal poter usufruire liberamente di ampi spazi pubblici verdi, già esistenti e facilmente accessibili a tutti, dalla piazza, dalla chiesa o dalla biblioteca comunale? Anche agli anziani? Anche a chi porta a spasso il cane? Anche a chi ha un giardino tanto piccolo che un solo albero è troppo grande?
E invece temo fortemente che anche qui valgano le solite questioni dei costi e dei benefici.
Certo non i nostri benefici.
Anche se non tutti possono permetterselo, soprattutto di questi tempi! Si va dove c'è il lavoro che ci consente di vivere.
Io se potessi andrei a vivere in Sudtirolo: lì tutto sembra avere un ordine, non c'è letteralmente un filo d'erba fuori posto. Alberi e siepi in ogni dove, cibo sano (la dieta andrebbe forse arricchita di verdure ...), grande consapevolezza e amore per la natura.
Se abitassi là mi accontenterei anche di vivere in città. Chiaramente una città modello, come Merano, che ha conservato e valorizzato proprio nel suo centro, tra i palazzi storici simbolo della città, il patrimonio naturale di parchi e fiumi.
Giovane o vecchio, ti fai una passeggiata in centro cullato dal rumore del Passirio, incontri qualche amico, scambi due parole su una panchina o dal gelataio. E te ne torni a casa felice.
Come sta avvenendo a Rovigo, anche qui nel mio paese anzichè curare il recupero di vecchi edifici già esistenti e che meriterebbero di essere conservati nel loro aspetto, per ragioni che non mi so spiegare del tutto stanno costruendo molti nuovi edifici residenziali sia in centro - anche a discapito di zone pubbliche attualmente verdi - sia nella zona nord, quella per capirci prossima al nuovo e celebratissimo Polo scolastico (lì vicino passerà anche la strada che collegherà la statale alla bassa padovana). Anche se non pare ci sia stato un sostanziale incremento demografico.
Sarò all'antica, ma a me piacerebbe che si costruissero nuovi edifici solo per necessità e con criteri di rispetto del territorio sia per le tecnologie di risparmio energetico, sia dal punto di vista visivo riguardo al contesto in cui si inseriscono.
E mi piacerebbe che, se ci sono rimaste delle zone verdi in centro (campo di calcio e di rugby), non si pensasse neppur lontanamente di lottizzarle per fare casette...
Il benessere di una comunità non deriva forse anche dal poter usufruire liberamente di ampi spazi pubblici verdi, già esistenti e facilmente accessibili a tutti, dalla piazza, dalla chiesa o dalla biblioteca comunale? Anche agli anziani? Anche a chi porta a spasso il cane? Anche a chi ha un giardino tanto piccolo che un solo albero è troppo grande?
E invece temo fortemente che anche qui valgano le solite questioni dei costi e dei benefici.
Certo non i nostri benefici.
27 agosto 2009
Un riccio nel mio piccolo giardino
Da qualche tempo puntuale ogni notte arriva nel mio piccolo giardino, nel centro del paese, un riccio. Sento il frusciare rumoroso delle foglie che si spostano e vedo brevemente la sua sagoma varcare obbligatoriamente le aree scoperte, illuminate dalla strada.
Una sera ci siamo anche trovati faccia a faccia, mentre lui consapevole della mia presenza, timido cercava di evitare i fasci di luce aggirando il solito percorso.
Verrà da me forse perchè ora c'è un po' più di verde intorno alla casa, dopo i lavori di restauro con cui abbiamo tolto un bel po' di cemento, abbattendo la vecchia cantina e un'ala del garage che stava cadendo ormai a pezzi. E anche perchè la vista e l'udito del mio cane da qualche tempo lasciano un po' a desiderare, e quindi il mio cane più che altro finge, devo dire molto dignitosamente, di fare la guardia e del riccio sembra accorgersi sempre troppo tardi.
Tra giardino privato o pubblico per il riccio non farà differenza. E in ogni caso la somma di pochi metri quadrati di ogni piccolo giardino farà le veci di un'ampia zona verde pubblica; non importa se c'è la rete tra una casa e l'altra, perchè il riccio passa velocemente sotto.
Ad ognuno il suo piccolo giardino.
Chi se ne importa se le aree verdi pubbliche nel centro delle nostre città sono ormai una specie in via di estinzione?
Una sera ci siamo anche trovati faccia a faccia, mentre lui consapevole della mia presenza, timido cercava di evitare i fasci di luce aggirando il solito percorso.
Verrà da me forse perchè ora c'è un po' più di verde intorno alla casa, dopo i lavori di restauro con cui abbiamo tolto un bel po' di cemento, abbattendo la vecchia cantina e un'ala del garage che stava cadendo ormai a pezzi. E anche perchè la vista e l'udito del mio cane da qualche tempo lasciano un po' a desiderare, e quindi il mio cane più che altro finge, devo dire molto dignitosamente, di fare la guardia e del riccio sembra accorgersi sempre troppo tardi.
Tra giardino privato o pubblico per il riccio non farà differenza. E in ogni caso la somma di pochi metri quadrati di ogni piccolo giardino farà le veci di un'ampia zona verde pubblica; non importa se c'è la rete tra una casa e l'altra, perchè il riccio passa velocemente sotto.
Ad ognuno il suo piccolo giardino.
Chi se ne importa se le aree verdi pubbliche nel centro delle nostre città sono ormai una specie in via di estinzione?
22 agosto 2009
Superamento del tetto delle emissioni di anidride carbonica: significa bolletta più salata?
Qualcuno si ricorderà che il Protocollo di Kyoto, trattato internazionale per la riduzione delle emissioni dei gas serra che provocano gli sconvolgimenti sul clima, è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo che con la firma della Russia si raggiunse la maggioranza dei Paesi che insieme producono più del 55% delle emissioni.
Da quel momento si sapeva che ci sarebbero state sanzioni per i paesi firmatari che non avessero rispettato l'impegno preso.
Nel 2007, con l'ultimo governo Prodi, ministro per l'ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, l'Italia contrattò il tetto delle emissioni dei gas serra con l'Unione europea che per il rispetto del protocollo chiedeva un taglio di circa il 6% rispetto al piano proposto.
Il governo Prodi, con la presenza dei Verdi e delle forze ecologiste della sinistra, era interessato ad innovare nel settore dell'industria energetica, puntando al risparmio energetico e allo sviluppo di nuovi settori con l'impiego di fonti rinnovabili, soprattutto il solare.
Lo stesso Pecoraro Scanio richiamò in Italia il prof. Rubbia per la sua collaborazione al Ministero.
C'è qualcuno che ora ha il coraggio di lamentarsi non dell'attuale governo che ha finora ignorato volutamente gli accordi e il tetto delle emissioni, mirando nel contempo al mantenimento delle fonti fossili e al nucleare, ma del precedente che si era fortemente impegnato per il rispetto degli accordi internazionali ...
Intanto si profilano all'orizzonte forti sanzioni nel 2012 (circa 6 miliardi di euro) se l'Italia non rispetta il tetto fissato delle quote anche comprandole dai paesi virtuosi; per le quote in eccesso nel 2009 l'Italia dovrà sborsare ben 555 milioni di euro, che dovrebbero essere pagate dalle aziende dell'energia. Ma siccome il Governo si è impegnato con le aziende praticamente a non fare rispettare gli accordi europei (cosa volete che contino) ... secondo voi da dove saranno ricavati questi soldi?
Per me dalle bollette dell'energia, ma lo sapremo per certo molto presto.
Qui una recentissima intervista all'ex ministro dell'ambiente Alfonso Pecoraro Scanio
Ascolta Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto club, sulla mozione dei senatori del PdL approvata contro i finanziamenti al solare termodinamico
18 agosto 2009
Operazione trasparenza nella pubblica amministrazione
La recente legge n. 69 del 2009 "Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile" all'articolo 21, al comma 1, porta una importante novità definita operazione "trasparenza della pubblica amministrazione":
Ciascuna delle pubbliche amministrazioni [ ...] ha l'obbligo di pubblicare nel proprio sito internet le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti e dei segretari comunali e provinciali nonché di rendere pubblici, con lo stesso mezzo, i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale.
Non ho avuto mai grande simpatia per il ministro Brunetta, ma stavolta gli mando i miei ringraziamenti per un provvedimento necessario ed essenzialmente giusto (e che sento un po' "di sinistra").
Però come al solito la verità può fare male e dopo aver visto i compensi dei dirigenti pubblici nasce spontanea una certa indignazione, confrontando il proprio stipendio o peggio quello di chi lavorando dall'alba al tramonto sudando sotto il sole guadagna appena per sopravvivere.
Ora sarebbe bello ed istruttivo sapere anche quanto guadagnano i grandi manager dirigenti del settore privato, così per regolarsi meglio quando le cose vanno male e si deve dare la solidarietà tutta pubblica.
La Regione Veneto ha ben 237 dirigenti (non sono troppi?), la Provincia di Rovigo ne ha 8, il comune di Rovigo ne ha ben 11, Villadose 1 (il segretario comunale).
Che altro dire?
Una per tutte: tranne rare eccezioni generalmente si dubita un tantino, anche se si spera, che questi soldi siano davvero tutti guadagnati.
Buona lettura.
Ciascuna delle pubbliche amministrazioni [ ...] ha l'obbligo di pubblicare nel proprio sito internet le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti e dei segretari comunali e provinciali nonché di rendere pubblici, con lo stesso mezzo, i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale.
Non ho avuto mai grande simpatia per il ministro Brunetta, ma stavolta gli mando i miei ringraziamenti per un provvedimento necessario ed essenzialmente giusto (e che sento un po' "di sinistra").
Però come al solito la verità può fare male e dopo aver visto i compensi dei dirigenti pubblici nasce spontanea una certa indignazione, confrontando il proprio stipendio o peggio quello di chi lavorando dall'alba al tramonto sudando sotto il sole guadagna appena per sopravvivere.
Ora sarebbe bello ed istruttivo sapere anche quanto guadagnano i grandi manager dirigenti del settore privato, così per regolarsi meglio quando le cose vanno male e si deve dare la solidarietà tutta pubblica.
La Regione Veneto ha ben 237 dirigenti (non sono troppi?), la Provincia di Rovigo ne ha 8, il comune di Rovigo ne ha ben 11, Villadose 1 (il segretario comunale).
Che altro dire?
Una per tutte: tranne rare eccezioni generalmente si dubita un tantino, anche se si spera, che questi soldi siano davvero tutti guadagnati.
Buona lettura.
09 agosto 2009
Villadose: piste ciclabili in area discariche
Il progetto del recupero con riutilizzo delle discariche Taglietto non si arresta e, se non ricordo male, mi sembra che sia stato deciso dagli organi competenti (in dialetto è un bellissimo ossimoro!) che il conferimento dei rifiuti della provincia di Rovigo in zona Taglietto di Villadose continuerà fino al 2018.
Sono ormai 30 anni che Villadose riceve rifiuti, prima di ogni sorta, ora trattati dal separatore che sorge ai confini, in località Sarzano, comune di Rovigo.
A distanza di un anno la discarica ha preso fuoco un'altra volta in questi giorni e da quanto riportato sui giornali locali l'incendio è stato domato nel giro di qualche ora. I rifiuti in discarica dovrebbero essere tutti pre-trattati dal separatore e perciò privi di materiale in decomposizione. Si dovrebbe trattare di materiale inerte. Mi viene il dubbio che non sia così.
Davanti alla discarica si passa ora attraverso una pista ciclopedonale, lungo la quale sono state da poco piantumate delle siepi e degli alberi, con l'idea di riuscire a rendere utilizzabile in un futuro più o meno lontano il luogo dagli amanti della campagna, o di quel che di questo passo ne rimarrà.
Però pedalando - forse è il mio naso che m'inganna per la mia perenne contrarietà al riutilizzo delle discariche? - la puzza la sento. Eccome.
Speriamo che la siepe cresca rigogliosa, e così pure gli alberi. Meglio sarebbe un folto bosco di pino silvestre a circondare l'area delle discariche che emana un "aroma" inconfondibile.
Poco dopo sono arrivata alla fine della pista ciclabile e mi sono trovata fra i campi senza più segnali. E adesso? Potevo girare la bici e tornare per dove ero arrivata.
Invece dopo aver attraversato via S. Zennaro (che molti pensano sia San Zennaro), che sarà tra poco trasformata in un'arteria fondamentale per lo sviluppo del Polesine, collegando la bassa padovana a Villadose e da qui alla Nogara-mare, per evitare un camion pulverulento di rifiuti ho preferito abbandonare la "ciclopedonale delle discariche" e mi sono rifugiata in uno stradone di campagna meno artificiale su cui cresce ancora l'erba, che ritorna nel centro del paese e che spero rimanga tagliato fuori da tutto questo "sviluppo".
29 luglio 2009
Meglio di tutto le energie rinnovabili
Il mio sondaggio sul tipo di energia per cui secondo i miei lettori bisognerebbe investire per il futuro non lascia spazio ad equivoci: bisogna investire sulle energie rinnovabili (66%), mentre per un 33% bisogna investire sul nucleare.
Nessuno ha risposto che si dovebbe investire su carbone e gas, visti evidentemente ormai come un passato superato e ciò mi consola, anche se non corrisponde alla realtà che qui in Polesine stiamo vivendo per il terminale di rigassificazione di Porto Levante , ma soprattutto per la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle.
A proposito di futuro, di energia e anche di una nuova economia legata alle rinnovabili Antonio Cianciullo oggi su La Repubblica commenta il recente rapporto dell'Enea dal titolo "Energia e Ambiente" in cui si parlerebbe della possibile crescita del nostro Pil con forti investimenti sulle energie rinnovabili, dal fotovoltaico, all'eolico al solare termodinamico.
Ma per i nostri ministri sembra più semplice avviare nuove centrali nucleari come se non ci fossero costi enormi da affrontare e i pericoli fossero inesistenti (scorie, incidenti)
Sembra che gli altri paesi europei, soprattutto la Germania, abbiano già da qualche anno iniziato ad investire sulle nuove tecnologie delle rinnovabili, creando centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro.
Ma anche questo argomento forse per questo Governo vale quel che vale ...
Nessuno ha risposto che si dovebbe investire su carbone e gas, visti evidentemente ormai come un passato superato e ciò mi consola, anche se non corrisponde alla realtà che qui in Polesine stiamo vivendo per il terminale di rigassificazione di Porto Levante , ma soprattutto per la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle.
A proposito di futuro, di energia e anche di una nuova economia legata alle rinnovabili Antonio Cianciullo oggi su La Repubblica commenta il recente rapporto dell'Enea dal titolo "Energia e Ambiente" in cui si parlerebbe della possibile crescita del nostro Pil con forti investimenti sulle energie rinnovabili, dal fotovoltaico, all'eolico al solare termodinamico.
Ma per i nostri ministri sembra più semplice avviare nuove centrali nucleari come se non ci fossero costi enormi da affrontare e i pericoli fossero inesistenti (scorie, incidenti)
Sembra che gli altri paesi europei, soprattutto la Germania, abbiano già da qualche anno iniziato ad investire sulle nuove tecnologie delle rinnovabili, creando centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro.
Ma anche questo argomento forse per questo Governo vale quel che vale ...
28 luglio 2009
Ruspe sull'Alpe
Siamo stati qualche giorno a visitare l'Alpe di Siusi e dintorni. Prima volta per me.
Saliti a Compatsch con la cabinovia (e mi chiedo se l'impatto anche di questa non sia troppo forte nella vallata) ci siamo trovati sull'Alpe invasa dalle ruspe per lavori di costruzione di nuovi edifici!!! Accanto ad altri che non offrono un grande spettacolo: meglio girarsi dall'altra parte!!!
Certamente la bellezza lassù è sempre ... "in eccesso" (vedi foto).
Ma non posso tacere che:
1. Credevamo che in Sudtirolo l'attenzione per l'ambiente fosse massima (non come qui da noi in provincia di Rovigo, dove quel poco che abbiamo lo lasciamo distruggere dalle multinazionali dell'energia!!!)
2. che ci fosse un limite nel cuore di tutti alla distruzione possibile e che alcuni luoghi noti al mondo intero per la bellezza fossero dei santuari inviolabili!
Si vede che ci sbagliavamo.
Abbiamo trovato questo blog che riporta fedelmente ciò che abbiamo visto con i nostri occhi.
Guardate voi stessi e protestate se potete.
Alpe di Siusi aree protette
Saliti a Compatsch con la cabinovia (e mi chiedo se l'impatto anche di questa non sia troppo forte nella vallata) ci siamo trovati sull'Alpe invasa dalle ruspe per lavori di costruzione di nuovi edifici!!! Accanto ad altri che non offrono un grande spettacolo: meglio girarsi dall'altra parte!!!
Certamente la bellezza lassù è sempre ... "in eccesso" (vedi foto).
Ma non posso tacere che:
1. Credevamo che in Sudtirolo l'attenzione per l'ambiente fosse massima (non come qui da noi in provincia di Rovigo, dove quel poco che abbiamo lo lasciamo distruggere dalle multinazionali dell'energia!!!)
2. che ci fosse un limite nel cuore di tutti alla distruzione possibile e che alcuni luoghi noti al mondo intero per la bellezza fossero dei santuari inviolabili!
Si vede che ci sbagliavamo.
Abbiamo trovato questo blog che riporta fedelmente ciò che abbiamo visto con i nostri occhi.
Guardate voi stessi e protestate se potete.
Alpe di Siusi aree protette
27 luglio 2009
Ronde e Razze
Il fatto accaduto a Massa dello scontro fra manifestanti delle CARC (Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo) e ronde "SSS" (Soccorso Sociale Sicurezza) è certamente sintomo del malessere con cui molta gente guarda alle ronde che stanno per essere istituite per volere del governo, e soprattutto della Lega, e cioè come la possibile nascita di una qualche forma di squadrismo, di non troppo vecchia memoria.
Sono personalmente convinta che dietro le ronde leghiste ci sia spesso un forte sentimento razzista, da cui forse nessuno di noi, in qualche modo, è purtroppo esente: gente del "nord" (come se ci fosse un unico nord) contro quella del "sud" (e sempre più viceversa), italiani contro stranieri, oppure solo contro i rom, i rumeni, gli albanesi o i cinesi...
Contro il razzismo molte sono le iniziative e gli sforzi controcorrente messi in campo per superare quella che spesso è solo paura delle differenze, come dice Oliviero Toscani.
Qui una mostra per immagini itinerante del grande fotografo dal titolo "Razza Umana\Italia" che si può invitare nel proprio Comune.
Segnalo per chi volesse approfondire dal blog di Mario " Il villaggio gallico" un post sull'argomento razza: "Caucasico a chi?"
Sono personalmente convinta che dietro le ronde leghiste ci sia spesso un forte sentimento razzista, da cui forse nessuno di noi, in qualche modo, è purtroppo esente: gente del "nord" (come se ci fosse un unico nord) contro quella del "sud" (e sempre più viceversa), italiani contro stranieri, oppure solo contro i rom, i rumeni, gli albanesi o i cinesi...
Contro il razzismo molte sono le iniziative e gli sforzi controcorrente messi in campo per superare quella che spesso è solo paura delle differenze, come dice Oliviero Toscani.
Qui una mostra per immagini itinerante del grande fotografo dal titolo "Razza Umana\Italia" che si può invitare nel proprio Comune.
Segnalo per chi volesse approfondire dal blog di Mario " Il villaggio gallico" un post sull'argomento razza: "Caucasico a chi?"
18 luglio 2009
Tutto come previsto
Preferivo non saperlo, ma è ben da due giorni che la ministra dell'ambiente Stefania Prestigiacomo ha firmato il decreto di autorizzazione al progetto di conversione a carbone della centrale di Porto Tolle.
Il cosiddetto comitato d'azione dei lavoratori dell'Enel di Porto Tolle festeggia e si dice che, come riporta il Resto del Carlino, "l'investimento previsto è di circa 2,2 miliardi di euro. I lavori dureranno quattro anni e mezzo ed impegneranno in media 1.600 unità con punte di 3.500. Una volta a regime, i posti di lavoro fissi saranno 350, che saranno raddoppiati grazie all'indotto. L'opera, assicura il ministero dell'Ambiente, "avrà un positivo impatto sull'ambiente" con la riduzione di ossidi zolfo, azoto e polveri tra il 70-80% rispetto all'assetto attuale ad olio combustibile e la riduzione di emissioni di circa due milioni di tonnellate di CO2 all'anno. L'impianto potrà inoltre utilizzare come combustibile biomasse e Cdr da rifiuti."
Soddisfatta anche la neodeputata leghista Munerato che in questo vede ottime opportunità per una crescita ed uno sviluppo del Polesine: se lo dice lei ...
Io credo poco a questi numeri e, con tutta la buon volontà, men che meno al carbone pulito e considero semplicemente paradossale che per molti questo impianto possa essere legato ad un qualche principio di sostenibilità ambientale.
Fate pure il carbone, o il nucleare o, che ne so?, l'inceneritore che volete!... ma per favore chiamate le cose con il loro sacrosanto nome: pane il pane, vino il vino ... e cesso un cesso!
17 luglio 2009
E ora ci saranno le ronde anche qui?
Fin da quando la Lega ha annunciato i nuovi provvedimenti sulla sicurezza quali il reato di clandestinità e la possibilità di istituire le ronde da parte di privati cittadini ho pensato che il vaso già pieno delle tante discutibili novità messe in campo da questo governo stesse ormai per tracimare. Per me si sta tirando troppo la corda e si sta sottovalutando la bontà degli italiani.
Come dice qualcuno la povertà e il bisogno (ci) spaventano. Meglio tenerli lontano. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
Il Presidente Napolitano ha ormai firmato la legge, esprimendo nel contempo la sua forte preoccupazione proprio su queste due importanti questioni. Il ministro Maroni ha risposto seccamente che ora la legge si dovrà attuare.
Riguardo alle ronde mi chiedo in che modo saranno istituite e sono gravemente preoccupata che possano rappresentare un pericolo per il nostro già maltrattato stato democratico. Se a quanto pare queste ronde non saranno armate, se potranno andare a piedi o al massimo in bicicletta, se avranno il compito solo di avvertire le forze dell'ordine, forse bastavano cittadini meno menefreghisti del normale. Dove si sono nascosti finora questi volenterosi cittadini tanto amanti dell'ordine e della legalità?
Come dice qualcuno la povertà e il bisogno (ci) spaventano. Meglio tenerli lontano. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
Il Presidente Napolitano ha ormai firmato la legge, esprimendo nel contempo la sua forte preoccupazione proprio su queste due importanti questioni. Il ministro Maroni ha risposto seccamente che ora la legge si dovrà attuare.
Riguardo alle ronde mi chiedo in che modo saranno istituite e sono gravemente preoccupata che possano rappresentare un pericolo per il nostro già maltrattato stato democratico. Se a quanto pare queste ronde non saranno armate, se potranno andare a piedi o al massimo in bicicletta, se avranno il compito solo di avvertire le forze dell'ordine, forse bastavano cittadini meno menefreghisti del normale. Dove si sono nascosti finora questi volenterosi cittadini tanto amanti dell'ordine e della legalità?
13 luglio 2009
Tra Nucleare e rinnovabili: su cosa investire per il futuro?
Dopo l'approvazione del ddl "sviluppo", che prevede il riavvio entro breve in Italia del nucleare civile, si è riacceso il dibattito tra i favorevoli ed i contrari, con toni a volte aspri nei confronti degli ambientalisti o viceversa dei fautori del nucleare.
Evitare la discussione non è possibile, vista la determinazione di questo governo a riaprire al nucleare, in una prospettiva di riduzione dei costi di produzione della energia e delle emissioni dei gas serra. Per lo più i rischi sarebbero quasi inesistenti, come dice il dottor C. Testa intervistato stamane in una trasmissione di radio 3.
Sui problemi della sicurezza e sui costi dell'energia le tesi dei due filoni non concordano, come risulta evidente anche nel filmato di un anno fa quando qui da noi Gianni Mattioli ha spiegato perchè la tesi dei bassi costi del nucleare faccia acqua da tutte le parti.
Gianni Silvestrini presidente del Kyoto club, anch'egli intervistato stamane alla radio, pone a mio parere sul giusto piano il ragionamento sull'ipotesi nucleare in Italia, evitando uno scontro che a tratti può apparire ideologico, nella considerazione degli investimenti per il futuro: può aver senso il ritorno al nucleare o non sarebbe più utile rivolgere il più possibile gli sforzi per un rapido sviluppo di fonti rinnovabili a basso costo?
Il Kyoto Club organizza a Roma nella mattinata del prossimo 16 luglio un Convegno in cui sarà presentato il progetto Desertec (energia per l'Europa dal sole del deserto) e in cui si farà il punto sulle prospettive del solare termodinamico.
Per chi interessato allo sviluppo delle energie rinnovabili, sempre lo stesso Giovedì 16 luglio nel pomeriggio a Roma, la Fondazione Univerde propone un interessante incontro dal titolo "L'economia del sole-la sfida delle rinnovabili" a cui interverranno illustri rappresentanti del mondo scientifico, politico ed economico.
Nel corso del convegno ci sarà un collegamento anche con Jeremy Rifkin, di cui qui un commento agli impegni presi sul clima nel recente G8.
energia nucleare energie rinnovabili Desertec convegno
Evitare la discussione non è possibile, vista la determinazione di questo governo a riaprire al nucleare, in una prospettiva di riduzione dei costi di produzione della energia e delle emissioni dei gas serra. Per lo più i rischi sarebbero quasi inesistenti, come dice il dottor C. Testa intervistato stamane in una trasmissione di radio 3.
Sui problemi della sicurezza e sui costi dell'energia le tesi dei due filoni non concordano, come risulta evidente anche nel filmato di un anno fa quando qui da noi Gianni Mattioli ha spiegato perchè la tesi dei bassi costi del nucleare faccia acqua da tutte le parti.
Gianni Silvestrini presidente del Kyoto club, anch'egli intervistato stamane alla radio, pone a mio parere sul giusto piano il ragionamento sull'ipotesi nucleare in Italia, evitando uno scontro che a tratti può apparire ideologico, nella considerazione degli investimenti per il futuro: può aver senso il ritorno al nucleare o non sarebbe più utile rivolgere il più possibile gli sforzi per un rapido sviluppo di fonti rinnovabili a basso costo?
Il Kyoto Club organizza a Roma nella mattinata del prossimo 16 luglio un Convegno in cui sarà presentato il progetto Desertec (energia per l'Europa dal sole del deserto) e in cui si farà il punto sulle prospettive del solare termodinamico.
Per chi interessato allo sviluppo delle energie rinnovabili, sempre lo stesso Giovedì 16 luglio nel pomeriggio a Roma, la Fondazione Univerde propone un interessante incontro dal titolo "L'economia del sole-la sfida delle rinnovabili" a cui interverranno illustri rappresentanti del mondo scientifico, politico ed economico.
Nel corso del convegno ci sarà un collegamento anche con Jeremy Rifkin, di cui qui un commento agli impegni presi sul clima nel recente G8.
energia nucleare energie rinnovabili Desertec convegno
12 luglio 2009
Villadose: in centro zone verdi a rischio
Alcune settimane fa è apparso nell'area verde proprio a ridosso della strada di via Martiri di Villadose, in zona cimitero, un grandissimo cartello di pubblicità di future villette a schiera a prezzi vantaggiosi.
Alcuni cittadini, allarmati per la sottrazione di zone verdi (frequentate spesso dai bimbi residenti nelle vicinanze, quando l'erba non è troppo alta) a favore della costruzione di nuovi edifici, hanno esposto nello stesso posto cartelli e striscioni di protesta che, diversamente dal cartello precedente, sono stati istantaneamente tolti di mezzo dall'amministrazione comunale.
Come sempre anche il più piccolo potere difficilmente sa apprezzare la critica o la provocazione.
Dall'interessamento successivo di qualche persona, si è capito che l'area che si credeva verde, presentandosi ancora libera con alberi e panchine, formalmente lo era stata completamente solo fino al 2004. Poi una variante al PRG ne aveva trasformato una buona parte in area per l'istruzione, e perciò edificabile. Nell'agosto 2005, subito dopo le elezioni comunali, quest'area delle scuole medie e quella delle elementari di via De Gasperi sono state trasformate in zona residenziale e messe in vendita.
La vendita dell'ultima parte, di cui parliamo, era stata difficoltosa e a gennaio 2009 una nuova delibera del consiglio comunale ha approvato una nuova variante che tra le diverse cose sottrae ancora una parte dell'area verde - ormai ridotta a poco più di due aiuole - per costruire la strada in mezzo di accesso alle future villette.
Morale della favola: tenete d'occhio la vostra area verde; potrebbe non essere ... sempreverde!
Alcuni cittadini, allarmati per la sottrazione di zone verdi (frequentate spesso dai bimbi residenti nelle vicinanze, quando l'erba non è troppo alta) a favore della costruzione di nuovi edifici, hanno esposto nello stesso posto cartelli e striscioni di protesta che, diversamente dal cartello precedente, sono stati istantaneamente tolti di mezzo dall'amministrazione comunale.
Come sempre anche il più piccolo potere difficilmente sa apprezzare la critica o la provocazione.
Dall'interessamento successivo di qualche persona, si è capito che l'area che si credeva verde, presentandosi ancora libera con alberi e panchine, formalmente lo era stata completamente solo fino al 2004. Poi una variante al PRG ne aveva trasformato una buona parte in area per l'istruzione, e perciò edificabile. Nell'agosto 2005, subito dopo le elezioni comunali, quest'area delle scuole medie e quella delle elementari di via De Gasperi sono state trasformate in zona residenziale e messe in vendita.
La vendita dell'ultima parte, di cui parliamo, era stata difficoltosa e a gennaio 2009 una nuova delibera del consiglio comunale ha approvato una nuova variante che tra le diverse cose sottrae ancora una parte dell'area verde - ormai ridotta a poco più di due aiuole - per costruire la strada in mezzo di accesso alle future villette.
Morale della favola: tenete d'occhio la vostra area verde; potrebbe non essere ... sempreverde!
09 luglio 2009
Boicottiamo "correnti musicali"
Leggo con stupore che stasera ci sarà un concerto di Nek e di Giusi Ferreri nella centrale Enel di Porto Tolle che, contro ogni ragionevole proposito, sta per essere riconvertita a carbone. Come dice il Resto del Carlino "Enel porta la grande musica nelle centrali elettriche proponendo 'Correnti Musicali', un tour che affianca grandi artisti e giovani promesse della musica italiana."
Auguri ai grandi artisti e alle giovani promesse che cantano per il carbone di Enel.
Io boicotterò il concerto e giuro su me stessa che non comprerò mai più un cd dell'uno o dell'altro.
Auguri ai grandi artisti e alle giovani promesse che cantano per il carbone di Enel.
Io boicotterò il concerto e giuro su me stessa che non comprerò mai più un cd dell'uno o dell'altro.
08 luglio 2009
Greenpeace ancora a Porto Tolle si rivolge al G8
In occasione dell'avvio del G8 dell'Aquila, stamani Greenpeace è in azione in quattro centrali italiane a carbone o in corso di riconversione a carbone, come Porto Tolle nel Parco del Delta del Po.
Per Porto Tolle - dove sei attivisti hanno scalato la ciminiera mentre un’altra decina è rimasta alla base - si tratta in realtà della seconda scalata, dopo la prima avvenuta nel dicembre 2006.
Greenpeace chiede ai capi di Stato del G8 di assumere un ruolo di leadership contro i cambiamenti climatici.
Per l'Italia in realtà le prospettive sono pessime: tra l'altro, con l'attuale governo è stata approvata la Valutazione d'impatto ambientale per la riconversione di Porto Tolle da olio combustibile a carbone.
Dopo la riconversione, l’impianto emetterà oltre 10 milioni di tonnellate di CO2: una follia, considerando che secondo il Protocollo di Kyoto l’Italia dovrebbe tagliare le emissioni di 100 milioni di tonnellate, non aumentarle!
La diretta dal sito di Greenpeace
centrale carbone Parco delta del po enel porto tolle greenpeace
19 giugno 2009
L'inutile referendum
Siamo arrivati al dunque: cosa votare al referendum?
Un bel problema: che andiamo a votare, oppure al mare, che prendiamo solo la terza scheda per votare sì (contro le candidature multiple) e le altre le rifiutiamo, oppure che più civilmente usiamo propriamente gli strumenti di questa strapazzata democrazia dicendo sì, oppure no , comunque siamo fregati.
Del resto i motivi del sì possono essere diversi e persino opposti.
Secondo me per quanto riguarda i prime due quesiti - se cioè assegnare alla lista (e non più alla coalizione) il premio di maggioranza (secondo il principio: chi più ha più avrà) - la questione è se la legge "porcata" ce la teniamo (No), oppure se la vogliamo anche peggiorare con le modifiche referendarie (Si).
Hai voglia caro Segni di dire che con il Sì "la Llegge elettorale divventterrebbe una bbomba nel Parlammento (o nel Governo?) e la Lllega il giorno dopo la ccambierrebbe"!!!
Magari fosse vero. Ci illudiamo come al solito vero? Perchè mai dovremmo tutti confidare sulla Lega??? E da quando, caro Segni, la Lega sarebbe diventata il baluardo della democrazia?
Esiste forse un qualcosa di così peggiore, che riguardi tutti, che ultimamente ci faccia collettivamente avere un sussulto improvviso di dignità ???
Mi pare di no.
Un bel problema: che andiamo a votare, oppure al mare, che prendiamo solo la terza scheda per votare sì (contro le candidature multiple) e le altre le rifiutiamo, oppure che più civilmente usiamo propriamente gli strumenti di questa strapazzata democrazia dicendo sì, oppure no , comunque siamo fregati.
Del resto i motivi del sì possono essere diversi e persino opposti.
Secondo me per quanto riguarda i prime due quesiti - se cioè assegnare alla lista (e non più alla coalizione) il premio di maggioranza (secondo il principio: chi più ha più avrà) - la questione è se la legge "porcata" ce la teniamo (No), oppure se la vogliamo anche peggiorare con le modifiche referendarie (Si).
Hai voglia caro Segni di dire che con il Sì "la Llegge elettorale divventterrebbe una bbomba nel Parlammento (o nel Governo?) e la Lllega il giorno dopo la ccambierrebbe"!!!
Magari fosse vero. Ci illudiamo come al solito vero? Perchè mai dovremmo tutti confidare sulla Lega??? E da quando, caro Segni, la Lega sarebbe diventata il baluardo della democrazia?
Esiste forse un qualcosa di così peggiore, che riguardi tutti, che ultimamente ci faccia collettivamente avere un sussulto improvviso di dignità ???
Mi pare di no.
13 giugno 2009
Spiegatemi
Chiedo se qualcuno mi può spiegare perchè il Rettore della Sapienza ha invitato il Colonnello Gheddafi a darci una "Lectio magistralis" sulla democrazia.
Proprio sulla democrazia? Sì.
Si vede che a Roma ci si ispira a Gheddafi per studiare le riforme. Dev'essere da lì che nascono certe proposte .... di aumentare i poteri del premier, di far votare in parlamento solo i capigruppo ... di mettere gli sbarramenti in parlamento ...
Mi sono letta qualcosa per capire ... per fortuna tutti protestano ...
Gian Antonio Stella senza troppi sforzi ci rappresenta un quadro esilarante (assolutamente da leggere, qui solo un accenno)
«La democrazia è una parola araba che è stata letta in latino ».
Ma come, non viene dal greco demos (popolo) e kratos (potere) come studiamo da secoli?
No: «Demos in arabo vuol dire popolo e crazi vuol dire sedia. Cioè il popolo si vuole sedere sulle sedie».
Per fortuna ci pensa Fini che per il ritardo del colonnello dopo un'ora e mezza chiude le porta della Camera: per rispetto delle Istituzioni.
Invece Berlusconi fa finta di niente e va a trovare l'amico Muhammar nella sua tenda ...
E così si ricomincia daccapo ...
Proprio sulla democrazia? Sì.
Si vede che a Roma ci si ispira a Gheddafi per studiare le riforme. Dev'essere da lì che nascono certe proposte .... di aumentare i poteri del premier, di far votare in parlamento solo i capigruppo ... di mettere gli sbarramenti in parlamento ...
Mi sono letta qualcosa per capire ... per fortuna tutti protestano ...
Gian Antonio Stella senza troppi sforzi ci rappresenta un quadro esilarante (assolutamente da leggere, qui solo un accenno)
«La democrazia è una parola araba che è stata letta in latino ».
Ma come, non viene dal greco demos (popolo) e kratos (potere) come studiamo da secoli?
No: «Demos in arabo vuol dire popolo e crazi vuol dire sedia. Cioè il popolo si vuole sedere sulle sedie».
Per fortuna ci pensa Fini che per il ritardo del colonnello dopo un'ora e mezza chiude le porta della Camera: per rispetto delle Istituzioni.
Invece Berlusconi fa finta di niente e va a trovare l'amico Muhammar nella sua tenda ...
E così si ricomincia daccapo ...
11 giugno 2009
L'esercito dei telecomandati
Finalmente ho due minuti per scrivere nel mio blog, dopo le europee e prima dei ballottaggi per le amministrative.
Alle europee sapete tutti come è andata: vincono le destre e i verdi (fuori dall'Italia, perchè in Italia nessuno dei Verdi candidati in Sinistra e Libertà ha potuto essere confermato o eletto, visto che non si è raggiunta la soglia -qui un commento a caldo di Grazia Francescato portavoce dei Verdi sui risultati elettorali)
Alle amministrative vince quasi sempre la destra oppure si va per un soffio al ballottaggio.
Osservando le liste e i candidati locali, il voto sembra dato con il telecomando. Avviene che partiti inesistenti sul territorio crescano a dismisura, da una elezione all'altra anche dove sono del tutto assenti, salvo nei manifesti di propaganda. Merito di Bossi e di Maroni che con la predica del "cattivismo" inondano di orgoglio nordico ormai l'Italia intera.
Mentre altri partiti o movimenti, qualcuno che tenta di farsi conoscere anche con il serio e duro lavoro di presidio sul territorio, stentano a sopravvivere.
Colpa della TV: esisti solo se sei lì.
Il problema sembra grave: chi fermerà l'esercito dei "telecomandati"?
05 giugno 2009
Forza Nichi
Siamo giunti alla vigilia del voto. Il simbolo di Sinistra e Libertà qui a fianco è ancora poco conosciuto, perciò non mi illudo. Per qualcuno il quorum (o cuorum, che c'entra con cuore) non è lontano: anche un solo voto in più è importante.
Per la generosità con cui si sta spendendo Vendola faccio anch'io la mia piccola parte, e vi prego di fare altrettanto voi anche via mail, perchè si possa grazie anche a noi blogger e web-attivisti, colmare quel vuoto tra noi e la grande comunicazione di massa, che fa la differenza.
Io non sono in grado di fare grandi discorsi, meglio di me possono fare le testimonianze di Moni Ovadia, di Gianni Mattioli, di Dario Vergassola ... di Rita Levi Montalcini e perfino dei Subsonica ...
Sinistra e Libertà per un mondo libero e solidale, il contrario del mondo di plastica di Silvio Berlusconi.
Una testimonianza che mi piace molto:
Moni Ovadia (attore teatrale, scrittore, cantante e musicista) vota Sinistra e Libertà perché il Paese ha bisogno si una Sinistra autentica e coraggiosa che sappia contribuire alla sconfitta sociale e culturale di un centrodestra impresentabile, che lacera il paese e lo intossica con la volgarità,la protervia e il culto dell’impunità dei privilegiati.
Qui le schede dei candidati
Intervista a Nichi Vendola dal CorriereTV
Per la generosità con cui si sta spendendo Vendola faccio anch'io la mia piccola parte, e vi prego di fare altrettanto voi anche via mail, perchè si possa grazie anche a noi blogger e web-attivisti, colmare quel vuoto tra noi e la grande comunicazione di massa, che fa la differenza.
Io non sono in grado di fare grandi discorsi, meglio di me possono fare le testimonianze di Moni Ovadia, di Gianni Mattioli, di Dario Vergassola ... di Rita Levi Montalcini e perfino dei Subsonica ...
Sinistra e Libertà per un mondo libero e solidale, il contrario del mondo di plastica di Silvio Berlusconi.
Una testimonianza che mi piace molto:
Moni Ovadia (attore teatrale, scrittore, cantante e musicista) vota Sinistra e Libertà perché il Paese ha bisogno si una Sinistra autentica e coraggiosa che sappia contribuire alla sconfitta sociale e culturale di un centrodestra impresentabile, che lacera il paese e lo intossica con la volgarità,la protervia e il culto dell’impunità dei privilegiati.
Qui le schede dei candidati
Intervista a Nichi Vendola dal CorriereTV
01 giugno 2009
Perchè l'Europa cresca, politicamente parlando
Il voto alle europee è ormai prossimo e, senza alcuna presunzione, vorrei dirvi come la penso perchè:
1. molti sono presi dai problemi familiari e non hanno ancora avuto il tempo di riflettere sulle liste e sui candidati
2. alcune liste sono oscurate dai media per problemi vari, non ultimo il controllo dei mezzi di informazione
3. siamo tutti immersi e sommersi dal Gossip Nazionale sulle vicende di Berlusconi, Noemi, villa Certosa, Topolanek. Tanto distratti che le elezioni sembrano ancora lontane ...
E invece sono ormai alle porte!
Orbene, io penso che sia meglio andare a votare, nonostante le difficoltà, cercando le informazioni da soli soprattutto su internet: ce n'è a bizzeffe su chi ha lavorato sodo nel quinquennio precedente.
Io nel mio piccolo, e la anima verde ambientalista e la mia storia le potete cercare su questo mio blog, credo che sia buono e giusto riconfermare i Verdi uscenti, che hanno certamente fatto il loro dovere a Bruxelles nel gruppo dei Verdi europei, come la giovane Monica Frassoni (nord ovest) e Joseff Kusstatstcher (nord est, qui a fianco) che si candidano nelle liste di Sinistra e Libertà.
Per eleggere questi candidati o altri della lista - se l'anima ambientalista si espande li troverà tutti peraltro meritevoli, dalla nota pacifista Lisa Clark (in alto, nella foto) al giovane governatore della Puglia Nichi Vendola, che in campo ambientale sta rendendo la Puglia un esempio per il resto d'Italia - bisogna superare lo sbarramento del 4%. Altrimenti nessuno sarà eletto. Come già accaduto per il Parlamento italiano alle scorse politiche: niente più Verdi in Parlamento -ricordo ancora le molte lacrime di coccodrillo (frutto di cattivi consigli!!!)
Vi chiedo quindi di lasciar correre le sirene dei grandi partiti (ed i consigli "double face")
Dedicate un po' del vostro tempo alle elezioni ormai prossime. Ricordando che si tratta di elezioni europee. Perchè l'Europa nel mondo cresca sempre più, politicamente parlando.
1. molti sono presi dai problemi familiari e non hanno ancora avuto il tempo di riflettere sulle liste e sui candidati
2. alcune liste sono oscurate dai media per problemi vari, non ultimo il controllo dei mezzi di informazione
3. siamo tutti immersi e sommersi dal Gossip Nazionale sulle vicende di Berlusconi, Noemi, villa Certosa, Topolanek. Tanto distratti che le elezioni sembrano ancora lontane ...
E invece sono ormai alle porte!
Orbene, io penso che sia meglio andare a votare, nonostante le difficoltà, cercando le informazioni da soli soprattutto su internet: ce n'è a bizzeffe su chi ha lavorato sodo nel quinquennio precedente.
Io nel mio piccolo, e la anima verde ambientalista e la mia storia le potete cercare su questo mio blog, credo che sia buono e giusto riconfermare i Verdi uscenti, che hanno certamente fatto il loro dovere a Bruxelles nel gruppo dei Verdi europei, come la giovane Monica Frassoni (nord ovest) e Joseff Kusstatstcher (nord est, qui a fianco) che si candidano nelle liste di Sinistra e Libertà.
Per eleggere questi candidati o altri della lista - se l'anima ambientalista si espande li troverà tutti peraltro meritevoli, dalla nota pacifista Lisa Clark (in alto, nella foto) al giovane governatore della Puglia Nichi Vendola, che in campo ambientale sta rendendo la Puglia un esempio per il resto d'Italia - bisogna superare lo sbarramento del 4%. Altrimenti nessuno sarà eletto. Come già accaduto per il Parlamento italiano alle scorse politiche: niente più Verdi in Parlamento -ricordo ancora le molte lacrime di coccodrillo (frutto di cattivi consigli!!!)
Vi chiedo quindi di lasciar correre le sirene dei grandi partiti (ed i consigli "double face")
Dedicate un po' del vostro tempo alle elezioni ormai prossime. Ricordando che si tratta di elezioni europee. Perchè l'Europa nel mondo cresca sempre più, politicamente parlando.
Technorati Tags: candidati, elezioni europee
26 maggio 2009
Inaugurata la mostra fotografica "Villadose: una storia lungo l'Adigetto. Raccontata da Giocondo Penolazzi
E' stata inaugurata domenica scorsa la mostra fotografica "Villadose, una storia lungo l'Adigetto", dedicata all'autore Giocondo Penolazzi, che da più di cinquant'anni immortala il paese, nato e cresciuto lungo l'Adigetto, nei suoi angoli, persone, cose e tradizioni.
Technorati Tags: foto, Giocondo Penolazzi, ricordi, Villadose
In questo senso Giocondo Penolazzi, che ha sempre partecipato attivamente alla vita del paese, per il lavoro svolto e per la sua attività nello scautismo locale, rapprensenta ormai la memoria storica di Villadose.
Molti scatti dimenticati erano rimasti da sviluppare nei rullini "perchè a quei tempi non sempre c'era la possibilità di farlo". Grazie all'impegno di Gabriella Destro e di Carla Cecchetto è stato possibile acquisire queste fotografie e digitalizzarle, per costruire quello che ormai tutti chiamano l'Archivio Penolazzi che diventerà perciò un patrimonio della comunità villadosana.
Le foto ci mostrano i luoghi più noti della nostra vita quotidiana e vengono messe a confronto con gli stessi luoghi di trenta, quaranta cinquant'anni fa.
L'aspetto del paese è molto cambiato, come del resto è cambiata la nostra vita.I rapidi cambiamenti hanno talvolta stravolto la fisionomia delle nostre strade; in certi casi opere preziose sono andate perdute.
Purtroppo anche ai nostri giorni sono in corso lavori che faranno cambiare usi e costumi dei luoghi: un esempio per tutti sono le storiche scuole elementari che saranno presto abbattute per fare posto a nuovi edifici. Forse semplici abitazioni.
Quel che rimane della nostra piccola storia andrebbe salvato. Non so se amministratori illuminati saranno in grado di farlo.
In attesa che ciò possa accadere rimangono comunque le fotografie di Giocondo.
Almeno per sapere quel che abbiamo perduto.
"Una fotografia raramente stimola il nostro pensiero per quel passato che a volte essa propone come opportunità della conoscenza. In questi rari casi la fotografia diventa uno stimolo di confronto tra allora ed ora [... ]
Poche volte però suscita in noi il senso di appartenenza a quel passato: a quelle rive di un fiume, come quelle che vediamo rappresentate, con le case che sorgono lungo le strade che lo fiancheggiano. La campagna si stende giù dalle strade tutta intorno.
Il fiume e la campagna diventano così i due elementi da cui la gente trae il proprio sostentamento che media dalla natura attraverso l'acqua e la terra con la fatica che nel suono delle campane trova la propria elevazione. [...]
Il confronto pertanto non deve indurci ad un rimpianto del passato o ad una esaltazione del presente, ma piuttosto ad una riflessione sulla storia degli ultimi anni di questo paese e sull'importanza del recupero, per quanto ancora possibile, di un passato troppo spesso dimenticato e che è anche parte di noi".
Molti scatti dimenticati erano rimasti da sviluppare nei rullini "perchè a quei tempi non sempre c'era la possibilità di farlo". Grazie all'impegno di Gabriella Destro e di Carla Cecchetto è stato possibile acquisire queste fotografie e digitalizzarle, per costruire quello che ormai tutti chiamano l'Archivio Penolazzi che diventerà perciò un patrimonio della comunità villadosana.
Le foto ci mostrano i luoghi più noti della nostra vita quotidiana e vengono messe a confronto con gli stessi luoghi di trenta, quaranta cinquant'anni fa.
L'aspetto del paese è molto cambiato, come del resto è cambiata la nostra vita.I rapidi cambiamenti hanno talvolta stravolto la fisionomia delle nostre strade; in certi casi opere preziose sono andate perdute.
Purtroppo anche ai nostri giorni sono in corso lavori che faranno cambiare usi e costumi dei luoghi: un esempio per tutti sono le storiche scuole elementari che saranno presto abbattute per fare posto a nuovi edifici. Forse semplici abitazioni.
Quel che rimane della nostra piccola storia andrebbe salvato. Non so se amministratori illuminati saranno in grado di farlo.
In attesa che ciò possa accadere rimangono comunque le fotografie di Giocondo.
Almeno per sapere quel che abbiamo perduto.
"Una fotografia raramente stimola il nostro pensiero per quel passato che a volte essa propone come opportunità della conoscenza. In questi rari casi la fotografia diventa uno stimolo di confronto tra allora ed ora [... ]
Poche volte però suscita in noi il senso di appartenenza a quel passato: a quelle rive di un fiume, come quelle che vediamo rappresentate, con le case che sorgono lungo le strade che lo fiancheggiano. La campagna si stende giù dalle strade tutta intorno.
Il fiume e la campagna diventano così i due elementi da cui la gente trae il proprio sostentamento che media dalla natura attraverso l'acqua e la terra con la fatica che nel suono delle campane trova la propria elevazione. [...]
Il confronto pertanto non deve indurci ad un rimpianto del passato o ad una esaltazione del presente, ma piuttosto ad una riflessione sulla storia degli ultimi anni di questo paese e sull'importanza del recupero, per quanto ancora possibile, di un passato troppo spesso dimenticato e che è anche parte di noi".
Technorati Tags: foto, Giocondo Penolazzi, ricordi, Villadose
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