Io e la Puglia non abbiamo nessun legame, salvo quello che unisce tutte le normali persone che chiedono maggiore protezione per la salute. Protezione che spesso, come in Polesine, e in particolare mi riferisco all'area del Delta del Po, viene messa su un piatto della bilancia, mentre sull'altro ci sono i compromessi e i ricatti di un potere economico e politico che, lungi dal rinnovarsi, ancora fondano le loro basi sullo sfruttamento ambientale.
Forse anche per questa ragione la ricandidatura di Nichi Vendola alla Regione Puglia viene messa in discussione e apertamente ostacolata (ma senza mai dire i perchè), visto il suo impegno a combattere l'inquinamento a suon di leggi e a costruire impianti che sfruttano le fonti rinnovabili.
Come se non contassero le numerose manifestazioni popolari di affetto e soprattutto le manifestazioni ormai evidenti che la gente non ne può più della vecchia politica politicante, che taluni vorrebbero continuare a gestire a tavolino.
Non mancano le voci di chi difende Vendola chiedendo chiarezza ed un confronto serio, che fino ad ora non sembra esserci stato.
Come questa di Magda Terrevoli, verde e assessore della Regione Puglia.
Qui sotto una intervista di Ambiente Italia di sabato scorso su Rai3 sulla nota questione della zona industriale di Taranto
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