E' di oggi la notizia sulla stampa che l'Europa stanzierà 100milioni di euro per il progetto di Enel di cattura e di stoccaggio della CO2 che sarà prodotta dalla futura centrale a carbone di Porto Tolle. Lo stoccaggio sembra farsi strada accanto alla richiesta di estrazione del gas metano di Eni in alto Adriatico: verrebbe pompata la CO2 che prenderebbe il posto e favorirebbe la estrazione del metano e, secondo chi lo propone, in questo modo si potrebbero evitare i problemi legati alla subsidenza. Gli studiosi dell'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale di Trieste stanno effettuando gli studi per Enel, e quindi anche per l'Eni (vedere articolo di oggi della Voce "Una mano al metano?"di Francesco Campi)
Per ora sembrerebbe una cosa tanto lontana. Non credo che sarà facile.
In ogni caso se le tecnologie di cattura potessero essere utili sarebbe meglio metterle in funzione prima possibile in tutto il mondo, prima che sia troppo tardi.
Ma soprattutto sarebbe molto meglio prevenire che curare: quindi ridurre le emissioni dei gas serra, ed impedire la deforestazione. Meglio investire in fonti rinnovabili, come dice il premio Nobel per la pace Al Gore in questo breve filmato
Nessun commento:
Posta un commento