09 agosto 2009

Villadose: piste ciclabili in area discariche


Il progetto del recupero con riutilizzo delle discariche Taglietto non si arresta e, se non ricordo male, mi sembra che sia stato deciso dagli organi competenti (in dialetto è un bellissimo ossimoro!) che il conferimento dei rifiuti della provincia di Rovigo in zona Taglietto di Villadose continuerà fino al 2018.
Sono ormai 30 anni che Villadose riceve rifiuti, prima di ogni sorta, ora trattati dal separatore che sorge ai confini, in località Sarzano, comune di Rovigo.
A distanza di un anno la discarica ha preso fuoco un'altra volta in questi giorni e da quanto riportato sui giornali locali l'incendio è stato domato nel giro di qualche ora. I rifiuti in discarica dovrebbero essere tutti pre-trattati dal separatore e perciò privi di materiale in decomposizione. Si dovrebbe trattare di materiale inerte. Mi viene il dubbio che non sia così.

Davanti alla discarica si passa ora attraverso una pista ciclopedonale, lungo la quale sono state da poco piantumate delle siepi e degli alberi, con l'idea di riuscire a rendere utilizzabile in un futuro più o meno lontano il luogo dagli amanti della campagna, o di quel che di questo passo ne rimarrà.

Però pedalando - forse è il mio naso che m'inganna per la mia perenne contrarietà al riutilizzo delle discariche? - la puzza la sento. Eccome.
Speriamo che la siepe cresca rigogliosa, e così pure gli alberi. Meglio sarebbe un folto bosco di pino silvestre a circondare l'area delle discariche che emana un "aroma" inconfondibile.

Poco dopo sono arrivata alla fine della pista ciclabile e mi sono trovata fra i campi senza più segnali. E adesso? Potevo girare la bici e tornare per dove ero arrivata.

Invece dopo aver attraversato via S. Zennaro (che molti pensano sia San Zennaro), che sarà tra poco trasformata in un'arteria fondamentale per lo sviluppo del Polesine, collegando la bassa padovana a Villadose e da qui alla Nogara-mare, per evitare un camion pulverulento di rifiuti ho preferito abbandonare la "ciclopedonale delle discariche" e mi sono rifugiata in uno stradone di campagna meno artificiale su cui cresce ancora l'erba, che ritorna nel centro del paese e che spero rimanga tagliato fuori da tutto questo "sviluppo".


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedo il giorno in cui il fine si realizzerà, quando intitoleremo la ciclopedonale delle discariche a quei visionari che da 20 anni ci governano localmente.

Maria Luisa Rizzato ha detto...

...al suono della banda musicale, con i canti degli alunni della scuola, salame e porchetta per tutti ...