03 gennaio 2006

Come in Valle di Susa?


Oggi lascio la parola ad Osvaldo Pasello di Ceregnano, già Assessore all'Ambiente della Giunta Boscolo ed inoltre appartenente da tempo al Coordinamento Provinciale dei Comitati per la difesa dell'ambiente, che ha inviato la seguente lettera ai giornali locali:

"Spett.li redazioni - Rovigo
Esattamente un anno fa un coordinamento provinciale delle forze politiche del centro-sinistra, di associazioni ambientaliste varie, di Comitati locali, sottopeneva ai polesani una petizione con un testo, avallato tra gli altri dal Presidente della Provincia Federico Saccardin e dal suo vice-presidente, Gino Sandro Spinello, in cui si esprimeva forte "contrarietà alla trasformazione a carbone della centrale termoelettrica e, di fatto, alla costruzione di un nuovo megaimpianto energetico a Polesine Camerini". Sono state raccolte in pochi mesi decine di migliaia di firme in tutta la Provincia, sono stati organizzati incontri su questa linea in vari Comuni, sono state sensibilizzate le amministrazioni locali.
La conferenza-stampa degli amministratori provinciali di fine 2005 ha dimostrato quanto già si sapeva: di acqua sotto i ponti in un anno ne è passata parecchia. Ed è acqua che porta…le chiatte del carbone. Gino Sandro Spinello già prevede di "battere cassa", mentre il presidente Saccardin spera, su questi temi, di "interpretare il pensiero prevalente" della gente polesana.
Probabilmente compito della politica non è quello di "interpretare il pensiero prevalente", semplicemente quello di concordare e rispettare i programmi. Probabilmente compito della politica che chiama alla partecipazione e ad una petizione popolare contro il carbone migliaia di polesani è quello di "Resistere, Resistere, Resistere!".
E così il Delta, mentre già respiriamo l’aria peggiore del continente, diventerà il più grande polo energetico del Paese. Per molto meno i sindaci della Valle di Susa hanno deciso di "Resistere".
E’ l’augurio impensabile per il 2006: Buon anno Polesine!"
Osvaldo Pasello

1 commento:

Anonimo ha detto...

A proposito dell'art. di Vittorino Franchin,riguardante il protocollo d'intesa tra Enel e Regione firmato da Galan.


Mi sento di condividere appieno le considerazioni, circa la mancanza nel nostro polesine, di una figura politica capace di gestire le problematiche relative la gestione e la salvaguardia, delle effettive risorse del territorio.

Lo stanno a dimostrare le scelte operate in questi anni, che hanno permesso al progetto, riguardante la bonifica della Centrale termoelettrica di Polesine Camerini, di passare all'alimentazione a carbone (...non è ancora detto!)...con tutto quello che tale progetto comporterà in termini di degrado ambientale..."con buona pace dei sostenitori dell'ambientalismo spinto"...sic.!

In effetti, quando i giochi di potere sono gestiti all'interno di lobby trasversali, all'insegna del:"io ti do...tu mi dai"; quando non si riesce o non si vuole recepire, nel giusto senso, i dettami in materia della stessa Ue, perchè si rimandano sempre al domani quelle scelte basilari per controvertire la corsa all'intossicazione mondiale, come si può INVESTIRE in un mondo a MISURA d'uomo?.

Si risponderà: hanno buon tempo da perdere in fantapolitiche congetture i "sostenitori dell'ambientalismo spinto", ma chi darà lavoro ai disoccupati della centrale? Come altrimenti creare posti di lavoro, per un territorio provato dalle mille chiusure aziendali?

Penso che nessuno possa arrogarsi la capacità di avere la risposta in tasca. Quello di avere un metodo di lavoro però sì, e a mio parere questo consisterebbe in primis, nell'adempiere alle leggi europee in materia, che si rifanno al concordato di Kyoto o ancora meglio a ciò che viene stabilito nei lavori dell'Agenda 21.

C'è un detto popolare che dice: "la mano che pulisce non la paga nessuno", certamente bisognerà che ciascuno sia disposto a pagare la tariffa giusta, stà alla politica gestire il modo di farla pagare...ma dopo che mondo pulito avremo!!

Gianni Rizzato