15 gennaio 2006

Nanoparticelle, salute e ricerca scientifica

Si affaccia sul fronte delle indagini della Procura di Rovigo contro Enel una nuova ipotesi di reato legata alle nuove perizie ,su campioni biologici, fluidi organici e tessuti, che sembrano poter mettere in relazione gravi patologie con le emissioni della centrale Enel:
Piuttosto che cercare di dimostrare una anormale incidenza di tumori e patologie collegate nelle aree circostanti la centrale, si è andati, infatti, ad esaminare i tessuti e i fluidi organici di persone la cui malattia era già conclamata, per vedere se, in quei campioni, fossero presenti nanoparticelle riconducibili ai processi di combustione in atto alla centrale. Una tecnica di indagine resa possibile dallo sviluppo della microscopia elettronica a scansione ambientale, che consente di individuare nell'organismo tracce infinitesimali di sostanze potenzialmente tossiche. Il primo accertamento pare avere confermato la possibilità di questo collegamento

Oggi Enel infuriata risponde negando, con l'apporto dei suoi esperti, la validità delle tecnologie di analisi adottate dalla Procura.

A proposito di ricerca scientifica e tecnologia è stata programmata una conferenza/dibattito per sabato 28 gennaio prossimo ore 14,30 sala Civica ex Pescheria di Lagosanto (FE) dal titolo:
Ricerca Scientifica e Tecnologia - Ricerca ed applicazione secondo la direttiva dell'art. 32 della Costituzione italiana " La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività"
Avremo modo ancora di affrontare l'argomento.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Luisa, forza!

Si. hai letto bene.. non avere paura!

Maria Luisa Rizzato ha detto...

ti riconosco, mascherino!

Maria Luisa Rizzato ha detto...

E' vero sarebbe bello se riuscissimo a farlo venire dalle nostre parti! ce ne sarebbero di cose da dire!!!Perchè non chiederglielo?