17 gennaio 2006

Voci contro 2- Ricorso al consiglio di Stato



In questi giorni il pensiero della conversione a carbone della centrale Enel e dello sviluppo del Delta verso un parco industriale ed energetico sembra accendere gli animi di varie categorie di persone.
Continua la protesta dei pescatori Lega Pesca, Federcoopesca e Agci-Pesca. La protesta nasce perchè:"Di una pesca con oltre 2mila addetti, 80 milioni di euro di fatturato, 5 prodotti tipici e tradizionali la cui qualità è riconosciuta a livello comunitario, nonchè per i processi produttivi certificati Iso ed altro ancora, ci si ricorda solo quando fa comodo".
I rappresentanti di categoria manifestano forte preoccupazione affermando inoltre che:"È fuori discussione che il settore più colpito è il nostro anche solo per la preclusione di areali di pesca , per gli effetti non noti legati all'abbassamento della temperatura nelle aree interessate al passaggio delle condotte del gas, al maggior traffico di navi, chiatte cariche di carbone o gas liquido che sia".
Da parte sua al tavolo dell'economia l'Ascom mantiene inalterate le perplessità sul via libera all'Edison:"Non abbiamo cambiato opinione, tantomeno l'abbiamo fatto al Tavolo - dichiara il vicedirettore Daniele Tecchiati - le nostre riserve sui riflessi negativi per pesca e turismo rimangono".
Mentre la Provincia attraverso il suo vicepresidente Spinello afferma in politichese spinto che "non è in discussione la contrarietà al terminal e al carbone dell'Enel il no resta. Va preso atto, però, che nonostante i veti polesani, i due interventi stiano diventando realtà. Abbiamo il dovere di governare queste scelte. Non possiamo pensare che altri decidano sulla pelle del Polesine. Va anche detto che finora la Provincia non ha trovato grandi alleanze sul fronte del no, né si sono viste indignazione e mobilitazione di massa".
Continua invece la protesta determinata degli esponenti del comitato contro il Terminal di Porto Viro. Interviene Danilo Beltrame "Io e tutti i colleghi non comprendiamo perchè, a distanza di poco più di un anno da quel pronunciamento solenne, la Provincia abbia fatto questa netta inversione di marcia, rinunciando a tutte le forme di contrapposizione e di lotta, anche giudiziarie, contro il terminal gasiero.
E così l'intero comitato con il portavoce Luigi Flamini intraprende coraggiosamente la strada del ricorso al Consiglio di Stato:"Il nostro comitato va avanti nella lotta contro la realizzazione del progetto terminal, nella convinzione che ciò segni l'inizio nella trasformazione del Delta in senso industriale. Per questo abbiamo incaricato l'avvocato Ceruti di procedere con il ricorso al Consiglio di Stato. Noi contestiamo le varie autorizzazioni e gli accordi del "patto aggiuntivo", perché l'Edison ha modificato il progetto iniziale, sia raddoppiandone la capacità che variando il percorso del gasdotto".

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