C'era una volta il progetto di conversione della centrale di Porto Tolle da olio combustibile ad Orimulsion. Di buono aveva solamente un prezzo vantaggioso, ma alla fine tutto era pronto per la conversione. Si era stabilito però la dismissione della centrale al 2018 e nel frattempo i posti di lavoro sarebbero stati convertiti in altri diversi, magari sull'esempio del vicino Delta ferrarese che ha dimostrato di saper sfruttare le preziose risorse del suo territorio.
Improvvisamente l'approvvigionamento del nuovo combustibile non fu più possibile, e di punto in bianco si parlò di carbone. Ma che proposta inaccettabile! disse anche tutto il centro sinistra. Tavolo del Centro sinistra con i comitati polesani. Raccolta di firme: tutti compatti contro il Polo energetico nel Delta del Po. Ma che idea!!! Vogliamo lo sviluppo turistico, l'agricoltura di qualità, i prodotti tipici!
Elezioni regionali aprile 2005. A un mese dalle elezioni i partiti già dimostravano di non essere più d'accordo: sui giornali qualcuno accolse come un miracolo la proposta dell'utilizzo del 5% di biomasse (prima variante sul tema), qualcun altro invece voleva solo carbone ma tre gruppi e non quattro (seconda variante sul tema).
Il giudizio della Commissione Tecnica Provinciale, approvato dalla Giunta Provinciale con delibera n. 172 del giugno 2005, sul Progetto non fu positivo. Ma forse per caso non se ne parlò molto. Era estate: tutti in vacanza (e intanto l'Enel lavorava) ed io fra l'altro faticai a lungo per avere la delibera dalla Provincia.
Dopo l'estate era tutto cambiato: quasi più nessuno contrario al carbone che è pulito e non inquina e la tecnologia è la migliore disponibile. E poi chi ha il coraggio di essere contro le migliaia di posti di lavoro che Enel promette?
E si arriva a Natale, proprio alla vigilia, e Galan che furbescamente si era detto contrario facendo sperare qualcuno, "firma" il Protocollo d'intesa con Enel e ci fa andare di traverso le feste.
Oggi le news dicono che la centrale (terza variante), non si sa come, potrà bruciare anche il Combustibile da rifiuti (CDR che tanto serve alla collettività perchè si ottiene energia che è anche rinnovabile!!!).
Anzi potrà bruciare ora le biomasse, ora il CDR.
Ma è possibile che un inceneritore progettato per bruciare il carbone possa indifferentemente bruciare le biomasse e addirittura i rifiuti?
Una volta si diceva che gli inceneritori per i rifiuti devono avere una sofisticatissima tecnologia per non produrre composti cancerogeni e teratogeni come le diossine (ricordiamoci di Seveso) e altri temibilissimi composti inquinanti persistenti nell'ambiente e negli organismi viventi, e che entrano nella catena alimentare! E ora?
In ogni caso: ma si può sapere di quale progetto si parla?
Mi chiedo poi (e mi rispondo anche) se sia corretto procedere in questo modo, cioè cambiando continuamente le carte in tavola!!!
Devo concludere che chi conta davvero è Enel. E che la politica conta davvero poco. Non si può certo dire che "governa".
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