Ormai da più di un mese la Giunta regionale veneta ha accolto, facendolo proprio unanimemente (assenti i due assessori polesani
Coppola e
Marangon, un caso?) il
parere favorevole (
attenzione: 5 Mbyte) della
Commissione Regionale VIA del 17.01. 2007 di compatibilità ambientale sul progetto di trasformazione a carbone della centrale termoelettrica di Porto Tolle.Il parere positivo era già stato espresso fin dall'ottobre 2005, ma successivamente il Ministero dell'Ambiente aveva richiesto all'Enel alcune
integrazioni allo studio di impatto ambientale. Una volta presentate le integrazioni sono seguite ulteriori osservazioni dalle associazioni e comitati ambientalisti e da diverse istituzioni, tra cui la Provincia, il Comune di Rosolina,
il WWF, Italia Nostra e il
Comitato Cittadini Liberi.
Non so perchè non sia pervenuta alla Regione
nessuna osservazione dall'Ente
Parco regionale veneto del Delta del Po che avrebbe avuto secondo me tutto l'interesse ad avversare un impianto improponibile in una zona dove esiste un Parco naturale.
Come
prevedibile invece la stessa Commissione VIA - a cui andava bene anche il progetto originario e che anzi aveva dato persino il suo
contributo "personale" inserendo la proposta del
5% di CDR (combustibile da rifiuti) al posto del 5% di biomasse (
parere n. 129 del 25/10/2005) - ha giudicato favorevolmente anche le modifiche apportate dalle integrazioni.
E pure la Giunta Galan è stata d'accordo con quanto scritto dalla commissione, cioè che il carbone farà bene al territorio del Delta del Po "considerato il
ruolo sociale dell'energia elettrica, considerando la
sicurezza di approvvigionamento delle materie prime e dei combustibili, la
diversificazione delle fonti e
i costi dell'energia elettrica prodotta, che sono punti irrinunciabili" (pag. 33).
E il protocollo di Kyoto, ci chiediamo noi?
"La scelta di adottare il carbone, rispetto ad es. al gas naturale, allontana la prospettiva di allineamento agli obiettivi di Kyoto. L'effetto negativo è in parte attenuato dal maggiore rendimento energetico previsto, rispetto al valore attuale. La Commissione ritiene peraltro che nella produzione di un bene di interesse pubblico primario, come l'energia elettrica, non possono non avere un ruolo fondamentale gli
aspetti sociali ed economici connessi, mantenendo nel contempo un alto livello di salvaguardia ambientale.
L'intervento progettuale porta ad un forte risanamento ambientale locale e nell'area vasta, rispetto alla situazione ante[riore]". (Anteriore a cosa? se come viene fatto si considera come alternativa zero il mantenimento dell'impianto nella sua attuale configurazione, è molto impegnativo cercare di peggiorare!!!)
Ma il
metano previsto anche dalla legge regionale istitutiva del Parco del Delta non inquinerebbe di meno?
Secondo la Commissione forse sì forse no. Anzi sicuramente no perchè "ci sarebbe la necessità di costruire un
nuovo gasdotto di 55 km che colleghi Trevigalle a Porto Tolle, prevedendo l'attraversamento del Bosco di Mesola e 5 attraversamenti di fiume, interessando numerose aree SIC e ZPS". (
complimenti, è davvero esilarante:mai sentito parlare del metanodotto da 112 km da Porto Levante a Minerbio per il Terminal gasiero della Edison?)
Insomma una Commissione di impatto
economico e
sociale più che ambientale.
E' inutile proporre di inserire nella commissione VIA sindacalisti, sociologi ed economisti, perchè sotto sotto ci sono già.
Leggete leggete leggete che, come dice il saggio padre Albano da Roncegno, "più lezè e manco savè".
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