17 ottobre 2006

La Cisl a D'Antoni: "Intercedi a Roma per il distretto energetico nel Delta"


Faccio un (primo, breve: devo ancora riprendermi) resoconto del convegno di ieri 16 ottobre organizzato dalla Cisl a Porto Viro dal titolo "Terminal, Centrale e Zuccherificio: grandi opportunità di sviluppo o incompatibilità ambientali?"

Erano invitate tutte le principali cariche istituzionali della provincia, compresi naturalmente gli onorevoli polesani.
La Cisl era presente in tutte le sue forme.
Ma il principale ospite era il Viceministro allo sviluppo e all'economia Sergio D'Antoni che del resto era "tra i suoi", essendo stato segretario generale della Cisl per molti anni.
Duro è stato per me rimanere ad ascoltare la interpretazione dei fatti come l'ha lentamente snocciolata nella sua interminabile relazione (qui la relazione) dal canto suo il segretario provinciale della Cisl, Orazio Trambaiolli.
Secondo Trambaiolli la politica locale avrebbe preferito la risposta populista "assecondando di fatto tutti i comitati anti -tutto e tutti". Ed inoltre: "Molte sono state le occasioni per cui, preoccupati più per le posizioni dei comitati o di qualche partito polesano appiattito sul Parco del Delta per l'ecosistema o per l'impatto ambientale, la scelta più conveniente è stata quella di porre il classico NO [...] Ecco perchè alla proposta di riconversione della centrale si è detto NO. All'insediamento del terminal gasifero si è risposto ancora NO. In merito alla riconversione dello zuccherificio non si è riscontrata grande convinzione. Ha prevalso la cultura dell'inconsistenza rispetto agli impegni assunti, che equivale ad una espressa rinuncia al governo di quelle "legittime preoccupazioni" che devono esistere e spronarci, verso un maggiore senso di responsabilità."
(Peccato, non c'eravamo accorti di tutti questi no fermi e decisi ...)
Sempre nella sua relazione diverse le provocazioni forti, come la nostalgia per il nucleare: "Nel novembre 1987 l'Italia, grazie all'uso demagogico dello strumento referendario, ha rinunciato alla produzione di energia nucleare. Quel voto, nè consapevole nè informato, fu grandemente influenzato dall'onda emotiva provocata dal disastro di Chernobyl".
Dulcis in fundo: "Perchè non chiedere all'Enel che quel 5% di produzione alternativa a cui è tenuta, per effetto del protocollo di Kyoto, non sia generata dai rifiuti prodotti nel nostro territorio, riducendo così i costi di Comuni e cittadini?"
(qualcuno usciva gridando "vergogna!!!")

Franco Sech, segretario regionale Cisl, è intervenuto incentrando il suo discorso sull'esigenza di energia e sulla diversificazione delle fonti. Secondo Sech il Piano energetico regionale non è ancora andato in discussione e si dovrà valutare la bontà di questa idea (davvero) innovativa di un distretto energetico da sviluppare qui in Polesine, anche per sfruttare le vie d'acqua.

Dall'alto della Confederazione Nazionale Renzo Bellini ha parlato di sviluppo sostenibile. L'85% della energia la importiamo e i costi aumentano di anno in anno. Caro Trambaiolli, è meglio non parlare del nucleare, perchè sembra servano ancora 20 anni per una tecnologia sicura! Il petrolio è la materia prima più inquinante e i costi aumenteranno: si deve sostituire. (Come?) Primo: si deve passare al carbone pulito, produce CO2 è vero, ma nell'ambito della energia complessiva nazionale si può fare qui a Porto Tolle. Secondo: si devono costruire rigassificatori per ridurre la dipendenza da Russia e Algeria. Terzo: si deveo aumentare il numero dei termovalorizzatori.
(nient'altro?)

Noi non abbiamo potuto parlare. Nessuno dal pubblico. Un caso? Avremmo detto la nostra, contestualizzato e messi i puntini sulle "i". E avremmo parlato dell'importanza del Parco naturale nel Delta del Po (che sta facendo la fine del topo). Non sarebbe stato facile chiuderci la bocca. (sarà un caso...)
E pensare che lì perfino l'on. Frigato si è mostrato scettico di fronte alla prospettiva del carbone (seppur pulito) e alla sua coesistenza con lo sviluppo ambientale e turistico dell'area.

Ma evidentemente quelli dalla Cisl sono avanti, più avanti di tutti!
Che cos'è mai il Parco naturale, al confronto del distretto dell'energia, nel Delta del Po???!

alcuni articoli dal Gazzettino di Rovigo:
Resoconto del convegno
Dichiarazioni del Commissario del Parco Migliorini

5 commenti:

A. Rizzato ha detto...

Robe da.. strapparsi la tessera!

Maria Luisa Rizzato ha detto...

...non solo la tessera ...

Maria Luisa Rizzato ha detto...

volevo dire, non so ...anche le vesti, i capelli, fate voi!

Anonimo ha detto...

Il Gas non è inquinante ed è energia pulita,non parliamo di atomica o petrolio!!!!!non possiamo dipendere solo da russia e algeria e altre nazioni padrone l'Italia deve cominciare a rendersi indipendente e questa è una grossa opportunità sono sicuro che si può fare anche nel rispetto della natura, il costo è di circa 1 milardo di euro per questo progetto e non penso abbiano problemi nel fare le cose ecocompatibili, è ovvio che un minimo di impatto ci deve essere, ma i bellissimi animali presenti non nè risentiranno, non sono radiazioni verdi!!!per cortesia cerchiamo di migliorare e non retrocedere sia per l'economia locale che per tutta l'italia.
Sono un ambientalista convinto ma anche un essere umano che pensa al futuro e credo anzi sono sicuro che queste discussioni troveranno un pacifico accordo in fondo ci si deve venire incontro per il bene di tutti.

Anonimo ha detto...

Non mi risulta che l'Italia abbia un piano energetico e quindi cosa si costruiscono per tutta l'Italia tutti questi impianti senza sapere se sono neccessari???
Di cosa abbiamo bisogno e per che cosa???
Non perchè il pane fa bene e magari è pure biologico bisogna mangiarne a chili!!!