12 settembre 2006

Posto sotto sequestro uno dei tanti cantieri del terminal. Ceruti: cosa si aspetta ad intervenire?

Un cantiere del Terminal è stato posto sotto sequestro dai carabinieri del Noe di Venezia e di Adria. Si tratterebbe di un isolotto artificiale a 600 metri dalla costa costruito senza le dovute autorizzazioni (vedere inoltre la pagina di "La Nuova Ecologia").

Nessuno dei cantieri a terra è stato posto sotto sequestro, nonostante il fatto che la Procura ritenga che il terminal gasiero rischi di produrre danni rilevanti all'ecosistema deltizio.

Pubblico un intervento dell'avvocato Matteo Ceruti, legale del Comitato Bassopolesano Antiterminal, che da una parte mette in risalto le numerose illegittimità che accompagnano la costruzione del terminal di rigassificazione e del metanodotto Porto Viro - Minerbio, e dall'altra si preoccupa che la giustizia (penale, amministrativa e persino "europea") arrivi a concludere che il terminal è illegittimo troppo tardi, ad opera funestamente completata.
La richiesta al Ministro di (almeno) una sospensione delle decisioni è quindi giusta, ragionevole e misurata.
Anch'io sono d'accordo. Alfonso, perchè non intervieni?

La posizione dei Verdi del Veneto in questo comunicato

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