19 febbraio 2006

Una Mail per Salvare il Delta

l'immagine è presa dal sito di Legambiente Arcipelago Toscano

Qualcuno ha pensato ad una iniziativa proprio niente male!
Poichè i nostri politici locali resistono spesso solo a parole e non alla prova dei fatti, dicono una cosa e ne fanno un'altra o, in modo molto pilatesco, decidono di non decidere, e nel frattempo lasciano passare acqua sotto i ponti e andare le cose secondo la corrente, noi ci rivolgiamo a tutte le persone semplici e di buona volontà: una mail da inviare alle istituzioni locali per chiedere di prendersi veramente a cuore le nostre preoccupazioni per ciò che sta avvenendo nel Delta del Po.
Non abbiamo diritto a godere anche noi del nostro Delta, valorizzando la nostra cultura il nostro territorio e le nostre produzioni? Non abbiamo diritto noi e quelli dopo di noi di vivere in un ambiente salubre allontanando da noi ogni possibile rischio per la nostra salute?
Il testo è il seguente. Possiamo inviare la mail comodamente da casa nostra.
Più siamo più contiamo, perciò amici ambientalisti amanti del nostro Delta del Po, mandatela da tutta Italia, anzi da tutto il mondo!
Grazie fin d'ora del sostegno.
Al Presidente della Provincia di Rovigo Federico Saccardin
Al Presidente della Provincia di Ferrara Pier Giorgio Dall'Acqua
Al Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan
Al Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani
Al Commissario straordinario dell'Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po Avv. Luigi Migliorini
Al Presidente del Parco Regionale del Delta - Emilia Romagna Valter Zago

Voglio esprimere la mia preoccupazione per ciò che sta avvenendo nel Delta del Po.
So che sono previste opere ad alto impatto in un territorio di pregio, fragile e ristretto.
Sono preoccupato in particolare per le seguenti opere:
1) la prevista riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle, a cura dell'ENEL;
2) la prevista costruzione di un terminal di rigassificazione al largo di Porto Levante, a cura di Terminale GNL Adriatico, società partecipata da Edison, Qatar Petroleum e ExxonMobil;
3) il progetto per la costruzione di una enorme piattaforma di rottura di carico per navi di grandi dimensioni (vicina alla precedente) con una banchina di stoccaggio a terra lungo la sponda del Po di Levante. Tra le imprese coinvolte, la società Interporto di Rovigo.

La invito a opporsi con forza, nell'ambito delle Sue competenze, a questi progetti che se realizzati devasteranno l'ambiente naturale, sociale ed economico del Delta del Po, inibiranno le attività economiche presenti e compatibili con la presenza del Parco (quali la pesca, il turismo e l'agricoltura), saranno fonti di inquinamento e causa di problemi sanitari per gli abitanti del Delta e di un vasto territorio intorno.
Rimango in attesa di Sue cortesi notizie su quanto intende fare, che prego di inviarmi all'indirizzo seguente.
Distinti saluti.

4 commenti:

A. Rizzato ha detto...

Propaganda di regime:
Nonostante in precedenza l'emittente in oggetto si sia segnalata per la trasmissione di reportage controcorrente sulla guerra in IRAQ, guardate qui come tratta la tematica terminal gasifero a Rovigo.
http://www.rainews24.it/ran24/reportage/default_06022006.asp

VERGOGNOSO!

Anonimo ha detto...

ammirevole la vostra campagna.
Come sempre ti sono accanto a sostegno di Madre Terra

Anonimo ha detto...

Sono quasi del tutto d'accordo..
Dico quasi perchè vi chiedo? Se si vogliono usare combustibili alternativi e puliti come la mettiamo con l'emergenza gas?
Insomma, non sono contrario alle centrali di rigassificazione...
E' facile dire "non nel mio giardino".... Per il resto, nulla da eccepire.

Anonimo ha detto...

Vanno precisati alcuni punti.
1) L'emergenza gas risale alla fine 2005-inizio gennaio 2006 e col terminal rigassificatore proposto nel 97 e riproposto nel 2003-04 non c'entra. Questa fola dell'emergenza gas russo si ritrova perfino nel documento del Presidente della Provincia di Rovigo Saccardin (il documento è presente anche su questo blog), presidente che queste date dovrebbe ricordarle bene!
2) Non è che il Delta e la provincia di Rovigo se ne siano fregati della questione energetica nazionale! E' vero il contrario: siamo la sede di una delle più grandi centrali elettriche nazionali in attività per decenni, alla quale abbiamo pagato prezzi anche alti come dimostra il processo all'Enel in corso ad Adria! Noi, caro amico, abbiamo già dato e molto.
3) Rigassificatori sì o no. La questione è complessa. Ma diciamo: perchè in una importante zona umida internazionale?
perché in un Parco?
perchè così lontano dalla destinazione finale (Minerbio)?
perchè per non cadere nei ricatti di Putin dobbiamo legarci a Exxon e Qatar Petroleum?
4) Dire a un polesano che soffre della sindrome "Non nel mio giardino" è può essere offensivo come offrire aspirina a un malato terminale. Questi non solo sono già in giardino, ma ci hanno devastato l'orto, sono entrati in casa e tra poco la abbatteranno: si veda ad esempio la notizia di oggi 2 marzo del giudizio del TAR che dà il via libera a 4 milioni di metri quadri di area industriale sul braccio settentrionale del Po.
Sono 4.000.000 di mq.

Caro amico, non c'è più nessun giardino.
Cordialità