14 febbraio 2006

No al Terminal, anzi Sì


Ieri giornata storica per il Polesine. All'ordine del giorno il Terminale gasiero di Porto Viro. Il Consiglio Provinciale ha approvato un documento diverso dalla relazione già presentata dal Presidente Saccardin il 30 gennaio scorso e su cui si doveva dibattere. La relazione non è stata nè ritirata, nè votata. E' lì agli atti. (?) Secondo me, nonostante il nuovo documento, il succo del discorso non cambia. Ora, con la premessa di una estrema contrarietà al Terminal si giunge, non si sa come, a dare il via libera al Consorzio di Sviluppo del Polesine per trattare con Edison per il rispetto dei Patti Territoriali del 1999, in cui si voleva da tutte le parti il Terminal (per servire alla centrale Enel di Polesine Camerini). (?)
Sono state perciò amaramente disattese le aspettative di chi credeva che almeno coloro che si professavano irriducibili avrebbero mantenuto la parola e il centro sinistra ha votato compatto.
Bisogna riconoscere che la maggioranza si è dimostrata "voltagabbana", seppur con stile. E non ha fatto una bella figura neanche la minoranza, sia per certe stravaganti argomentazioni sia perchè colta di sorpresa e impreparata. Così non ha trovato niente di meglio che chiedere di separare l'unico documento in due parti, in modo da poter votare per il Terminal: pro o contro, e per l'avvio delle trattative del Consvipo: pro o contro.
A niente sono servite le richieste e il documento è rimasto com'era. E parlare di ambiguità è semplicemente un eufemismo.
Una parola sui manifestanti. Eravamo un folto gruppo, qualcuno vestito a lutto, qualcuno armato con naso da Pinocchio. Tanti cartelli carichi di storia: a Venezia per dire no al Terminal, no al Terminal sì al Parco, Centrale eTerminal: il Polesine ha bisogno di un altro sviluppo, Terminal la morte del Parco del Delta, Centrale la morte del Parco del Delta.

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