03 maggio 2009

Braveheart

Da qualche tempo medito sulla rivolta delle donne afghane di questi ultimi mesi, da cui sono stata molto colpita. Sono scese in piazza per manifestare il diritto ad essere rispettate nei loro diritti, come quello di una pari dignità rispetto all'uomo, rischiando di essere prese a sassate, o sfregiate con l'acido.
Sembra un'altra era, un altro mondo, ma non è da molto che nel nostro occidente, grazie alle prime eroine, le suffragette inglesi e americane, e poi al movimento femminista, le donne hanno acquisito prima il diritto di voto, e poi diritti di pari opportunità e di una maggiore libertà anche sessuale.
Chissà cosa direbbero le suffragette del metodo di selezione e arruolamento delle donne nelle fila dei parlamentari dei nostri politici al governo!
Da poco è stata approvata dal Parlamento afghano una legge che permette lo stupro in ambito domestico. La legge è molto criticata dalle organizzazioni internazionali per la palese violazione dei diritti umani. Le critiche e le pressioni internazionali potrebbero far rivedere la legge dal presidente afghano Karzai.
Intanto due settimane fa Sitara Achackzai è stata uccisa dai talebani perchè difendeva le donne afghane. Altre donne sono state uccise dai talebani, come la ballerina Shabana, uccisa perchè le sue danze e l'esibizione del suo corpo offendevano l'islam.
Altre donne coraggiose sono sotto minaccia di morte, per aver denunciato il legame del fondamentalismo ancora al potere con la guerra e il narcotraffico. Le stesse sostengono le associazioni per i diritti delle donne, come la deputata espulsa dal parlamento afghano Malalai Joya (nella foto in alto), che per le sue denunce è costretta a spostarsi ogni giorno da un posto ad un'altro per non essere uccisa. (qui il blog italiano dedicato alla attivista)
Se le uccisioni e le minacce arrivano anche dalla popolazione fondamentalista verso le donne che chiedono rispetto e libertà, certamente c'è chi detiene il potere ed è sempre in grado di strumentalizzare anche il fondamentalismo pur di conservarlo nelle sue mani.
Io non posso fare altro che ammirare e pregare per queste donne coraggiose. E nel mio piccolo, dove i diritti delle donne e le pari opportunità sono riconosciuti, dove posso, fare il possibile perchè non si tratti unicamente di un rispetto formale.

Nessun commento: