29 marzo 2009

Acerra e gli eroi del nostro tempo


Abbiamo sentito tutti che nei giorni scorsi è stato inaugurato da S. Berlusconi il cosiddetto termovalorizzatore di Acerra, che finalmente farà sparire tutti i rifiuti di Napoli.
Veri eroi per Berlusconi sarebbero " gli uomini di Impregilo (la ditta costruttrice dell'inceneritore) che qualcuno ha cercato di ostacolare (i magistrati n.d. a.), ma hanno tenuto duro".

Mentre gli eroi di questo nostro malo tempo celebravano fra di loro la loro vittoria, i cittadini sono scesi in piazza.
Fra loro anche padre Alex Zanotelli, sempre con gli ultimi.

Le legittime proteste degli abitanti per difendere la propria salute, contro una ulteriore fonte di inquinamento, non trovano riscontro in chi ci governa anche in un territorio già fortemente inquinato dalla diossina, dove la camorra traffica rifiuti da tutta Italia, dove la raccolta differenziata non è mai partita e dove chi è deputato a gestire i rifiuti non riesce ad ottenere niente di più delle famose "ecoballe", difficili da bruciare perchè rifuto tal quale imballato e troppo pieno di umidità.

In tutta questa malagestione di quanto è cosa pubblica per fortuna è in corso un processo in cui si spera siano individuate precise responsabilità , che da quanto si legge potrebbero essere piuttosto diffuse e certamente non relegate ad una sola parte politica ed inoltre certamente non attribuibili, come qualcuno ha già fatto, ad un "capro espiatorio".

Spero tanto che sia fatta giustizia.
Qui il mio precedente post sull'argomento "i rompiballe"

PS: leggi l'editoriale di Vittorio Moccia da PeaceLink

22 marzo 2009

Oggi la Giornata mondiale dell'acqua

Risorsa acqua, un bene necessario alla vita.
Una preziosa risorsa di continuo sprecata, come se fosse inesauribile.
E invece, come ci ricorda la FAO, di tutta l'acqua sulla terra solo il 2,5% è acqua dolce e quindi utilizzabile per le attività umane.
L'agricoltura , soprattutto laddove non esistono sistemi di irrigazione che oltre ad assicurare un continuo apporto d'acqua e la coltivazione della terra, ne regolano l'utilizzo, rappresenta l'attività di maggior consumo.

Secondo la FAO "l’agricoltura è il maggiore consumatore mondiale di acqua, contando per il 70% dell’uso totale di acqua potabile, e la chiave per nutrire una popolazione mondiale in crescita consiste nel trovare il modo di produrre più cibo usando meno acqua".

I cambiamenti climatici e le conseguenti variazioni nella frequenza e nella intensità delle precipitazioni possono gravemente influire sulle produzioni agricole, già scarse nei paesi in via di sviluppo.

In questa pagina del sito della FAO ci sono molte presentazioni brevi ed istruttive che riguardano questi temi

Nel sito del giornalista Giuseppe Altamore molti documenti e notizie utili anche in relazione alla questione acqua bene comune

21 marzo 2009

Ministero dell'Istruzione: pubblica o privata?

Qui una agenzia di stampa ASCA in cui si legge che la Gelmini distribuirà soldi alle scuole paritarie (private). Dall'articolo sembrerebbe che venissero predilette le scuole cattoliche.
Per la scuola pubblica, quella che tutti con poca spesa possono frequentare e in cui è irrilevante l'appartenenza religiosa ed etnica (cattolici, ebrei, musulmani, atei, buddisti, ecc.): avanti con i tagli!!!
Perchè mai il Ministro dell'Istruzione dovrebbe favorire la scuola di tutti ???

Tiriamaoci su il morale con le foto dello sciopero del 18 marzo dal sito Quotidiano.net

18 marzo 2009

Oggi sciopera anche Margherita Hack

Lo sciopero della scuola, dell'università e della ricerca indetto contro i tagli derivanti dalla legge 133/08 (Gelmini) che rischiano fortemente di produrre una ulteriore precarizzazione nel settore con tutto ciò che ne consegue, e più in generale contro l'impostazione del governo sulle politiche dell'istruzione, non sembra ad ora trovare risonanza nei Tg nazionali.

In ogni caso allo sciopero indetto da FLC Cgil e Gilda aderiscono molte associazioni del cosiddetto mondo della conoscenza, i precari e alcuni partiti e movimenti.

E aderisce anche Margherita Hack così dicendo:
"Dò la mia adesione allo sciopero per la scuola università ricerca. Per questo governo università e ricerca sono uno spreco e quando si deve tagliare per prima cosa si taglia la ricerca, si blocca il turn over, si obbligano tanti neolaureati e neodottori di ricerca ad emigrare o a cambiare mestiere. E’ un comportamento indice di una grande arretratezza culturale: ci si riempie la bocca di parole come innovazione, tecnologia, ma l’innovazione è il frutto della ricerca applicata e la ricerca applicata è frutto della ricerca pura. L’Italia spende per formare un ricercatore e poi lo regala alla Francia, alla Germania, all’Inghilterra, agli Stati Uniti.

Perciò dovremmo lottare uniti per difendere la scuola pubblica, l’università e la ricerca, contro questa tendenza alla privatizzazione di scuole e università. Ancora attuale Piero Calamandrei che negli anni ‘50 scriveva: Non si ha vera democrazia là dove l’accesso all’istruzione non è garantito in misura pari a tutti."

Parole sante

Visita il blog Beata Ignoranza

Qui il mio precedente post sull'argomento

16 marzo 2009

Dalai Lama: cinquant'anni di esilio e di pensiero compassionevole messo a dura prova


Il 10 marzo il Dalai Lama ha celebrato il cinquantesimo anniversario dell'occupazione cinese del Tibet pronunciando il suo discorso, rivolto a tutto il mondo per far conoscere il dramma del popolo tibetano, privato dei suoi diritti e sottoposto a continua violenza e repressione.
Pur perseguendo da tempo un "politica della via di mezzo" in cui rivendica l'autonomia regionale per il Tibet, il Dalai Lama ha definito "un inferno sulla terra" le pene subite dalla popolazione tibetana che ancora non si arrende alla sopraffazione.
Qui il discorso pronunciato, tradotto in italiano
Qui il sito ufficiale del Dalai Lama

Qui il mio precedente post sull'argomento

13 marzo 2009

Processo Enel, a Venezia sentenza di appello. I legali delle associazioni e dei comitati

Dopo la sentenza di appello di ieri per il processo contro l'Enel al tribunale di Venezia, con la quale viene confermato l'impianto accusatorio della sentenza di primo grado (pur venendo assolti gli amministratori delegati dell'Enel, sono state confermate le condanne per i direttori della centrale e i risarcimenti alle associazioni ambientaliste, ai comitati e ai privati), pubblico qui sotto le dichiarazioni dei legali delle associazioni e dei comitati.

12 MARZO 2009 - DICHIARAZIONE DEI LEGALI AVV.TI MATTEO CERUTI E VALERIO MALASPINA LEGALI DI ITALIA NOSTRA, W.W.F., COMITATO CITTADINI LIBERI DI PORTO TOLLE E DI ALCUNI PRIVATI COSTITUITI PARTE CIVILE NEL PROCESSO PER LE EMISSIONI DELLA CENTRALE DI PORTO TOLLE, SULLA SENTENZA DELLA CORTE D’APPELLO DI VENEZIA

Al di là delle inevitabili dichiarazioni di prescrizione di alcuni reati (ciò a dimostrazione che la normativa penale nel nostro Paese in materia ambientale è a tutt’oggi inadeguata), e dell’assoluzione degli amministratori delegati di Enel, la sentenza della Corte d’appello di Venezia pronunciata quest’oggi conferma in pieno l’impianto accusatorio della sentenza di primo grado.
In sostanza i Giudici di appello riconoscono che, a causa del funzionamento della centrale di Porto Tolle dal 1999 al 2004, ci sono state illecite ricadute oleose ed illecite emissioni di fumi in casi non consentiti dalla legge in violazione dell’art. 674 c.p.
Inoltre la Corte di Venezia conferma che, in conseguenza delle ricadute oleose illecite vi sono stati diversi episodi di danneggiamento aggravato del patrimonio pubblico e privato in violazione dell’art. 635 c.p. (anche se in un paio di casi questi episodi sono stati riqualificati come semplice “imbrattamento” ex art. 639 c.p.).
Infine, anche per i Giudici veneziani c’è stata la violazione della legge sulla tutela dell’aria che punisce il peggioramento delle emissioni di un impianto industriale (ex art. 13 del DPR 203/1988), anche se in questo caso i reati si sono prescritti.
Di qui la conferma della condanna dei direttori di centrale e dei responsabili civili Enel ed Enel produzione s.p.a. al risarcimento dei danni alle parti civili che sono rimaste nel processo, anche se talvolta a valori leggermente più bassi di quelli del primo grado.
E’ stata però riconosciuta una provvisionale di 40.000 euro ad uno dei nostri assistiti (il padre del bambino che è stato investito dalle ricadute oleose) che in primo grado non era stata assegnata.
In parte sono stati ridotti i risarcimenti alle associazioni di protezione ambientale Italia Nostra e WWF e al Comitato cittadini liberi che tuttavia rimangono sostanziosi.
Non è stata riconosciuta invece la provvisionale assegnata dalla sentenza di primo grado alle parti civili pubbliche, che dovranno dunque rivolgersi al Giudice civile per ottenere la liquidazione del grave danno ambientale cagionato da tutti gli episodi di reato contestati.
La sostanza del processo d’appello è però che non c’è una sola assoluzione perché “il fatto non sussiste”: dunque la Corte d’appello di Venezia ha confermato che la centrale Enel di Porto Tolle per diversi anni ha operato illecitamente, inquinando l’ambiente e cagionando un danno al territorio di Veneto ed Emilia Romagna.
L’amministratore delegato Tatò è stato assolto per non aver commesso lui i reati, e non perché i reati non vi siano.
E’ stata insomma confermata in pieno l’antigiuridicità sostanzialmente di tutti i fatti di reato contestati per i quali era intervenuta la condanna del Tribunale di Rovigo - Sezione distaccata di Adria e l’impostazione accusatoria della Procura della Repubblica.

07 marzo 2009

8 marzo: giornata della bambina


Domani è la festa della donna, ma quest'anno l'albero giallo di mimose del vicino ancora non fiorisce, forse per il freddo prolungatosi fino a questi giorni, e per la pioggia continua.
Cara bambina di nove anni del Brasile, che sei stata stuprata dal patrigno e che, rimasta incinta, hai abortito, per il pericolo che correva la tua giovane vita a portare avanti la gravidanza di due gemelli, vorrei dedicare a te la giornata di domani perchè non riesco ad immaginare persona che possa soffrire di più, di fronte all'orrore di questa violenza.

02 marzo 2009

No Nuke live


Questo Governo ci sta cucinando da tempo un bel menù: il ritorno al nucleare, nonostante il Referendum che sancì la fine del nucleare per l'Italia e grazie all'accordo stretto da Berlusconi con la Francia per la costruzione di 4 centrali nucleari in Italia, di cui almeno una entro il 2020.

Nel pentolone ribollono con insistenza da tempo le solite giustificazioni, che io definirei "da bar": "perchè ce l'hanno tutti gli altri Paesi europei", "perchè importiamo l'energia prodotta dalle centrali nucleari dalla Francia che sta appena di là dei confini, quindi tanto vale che ce la produciamo da soli ...", " perchè l'energia nucleare è a buon mercato", "perchè voi siete contro tutto e ci rallentate lo sviluppo".

Ma c'è una scusa più nuova e recente, più creativa, che chiude la discussione con chi si voglia mettere di traverso, parlando della necessità delle energie rinnovabili: "perchè l'energia nucleare, che è a buon mercato, è energia pulita e ci salverà dal riscaldamento globale".

Rimarrebbe soltanto il problema delle scorie radioattive, ma sono certa che i fantasiosi capoccioni abbiano pensato anche a questo. Visto che ad oggi non sono stati trovati rimedi duraturi: le manderanno sulla luna?

In attesa delle nuove ormai vecchie centrali nucleari di terza generazione nel 2020, per cui lo stesso nostro Presidente Galan sembrava offrire ospitalità in Veneto, anzi no, riguardiamoci la puntata di Presa Diretta di R. Jacona andata in onda ieri sera su Rai3, dove oltretutto un ex vice-presidente di Confindustria, P. Pistorio, a domanda risponde (parafrasando la sua risposta) che questo Governo marca male sulle politiche di innovazione tecnologica e che gli ultimi interventi in questo senso risalgono a provvedimenti del Governo precedente. (il governo Prodi!!!)
Niente male detto da un industriale. La verità prima o poi viene a galla, basta avere una certa pazienza.

Sul sito dei Verdi da martedì 3 marzo ci sarà una mobilitazione non stop web live contro il ritorno del nucleare in Italia .