Riflessioni su temi di attualità dall'ambiente ai diritti, compresi i diritti degli altri animali.
scrivi a Lavocetta@gmail.com
25 febbraio 2006
Luttwak in Polesine. Perchè?
Cari lettori "semifedeli" e naviganti allo sbaraglio, non so se vi sia giunta voce che anche il nostro umile Polesine ha avuto la visita del famoso esperto economista americano Luttwak.
L'incontro è frutto della collaborazione tra il Consvipo (Consorzio Sviluppo Polesine), la Camera di Commercio e la Geas.
Riporto alcuni passaggi che ritengo molto significativi del resoconto di Franco Pavan (il Gazzettino "Il Polo Energetico va accettato, ma nel dialogo"):
"Ce n'è stato abbastanza per uscire dalla sala confusi. Non solo i polesani che si agitano per [...] il rigassificatore sono fuori sincrono con gli equilibri energetici globali, ma anche chi protesta per il carbone a Polesine Camerini pare non abbia ben capito quale grande fortuna che gli sta capitando. Anzi, si dovrebbe essere grati alle società energetiche per aver scelto il Polesine come teatro di tanta potenzialità. Qualcuno ha sussurrato che su energia e sviluppo, destini economici e salvaguardia ambientale, nessuno oggi può dire di avere la verità in tasca. Probabilmente nemmeno Edward Luttwak [...] ospite al dibattito a Palazzo Roncale imperniato sulle opportunità per il Polesine dell'ormai vicina realizzazione di strategici poli energetici nel Delta. Un suggerimento, quello raccolto all'appuntamento [...] che ha la cifra della premessa ineludibile. [...] Da qualunque parte le si prenda, imprimono a fuoco almeno due presupposti: che gli interessi locali sbiadiscono di fronte al sovraordinato interesse globale e che di sviluppo si può parlare solo in una prospettiva internazionale. E la microeconomia polesana, il turismo, la pesca, l'agricoltura? Quisquilie o giù di lì, secondo il consigliere del Governo americano. [...] Per il consulente Usa «il Polesine è al centro di un trend globale, protagonista di uno sviluppo che non è locale né nazionale. Pensate che dai rigassificatori italiani potrebbe dipendere il futuro dei bambini che nascono oggi in India».
Mi chiedo come mai abbiamo aspettato tanto per sapere queste belle notizie che ci rendono responsabili dei destini del mondo?
Ma noi polesani siamo proprio dei ... salami!? (fa ridere, ma non ne approfittate)
Poi mi faccio la domanda difficile: perchè chiamare in qualità di esperto un americano, collaboratore di Bush, considerato un "falco" tra i repubblicani (che a dir la verità a volte tira dei gran bidoni come quando diceva che la guerra in Iraq sarebbe stata una guerra lampo "rapida, indolore, elegante") per discutere dello sviluppo del Polesine?
Qualcuno, chiunque, anche il presidente del Consvipo se mai mi leggerà, me lo spiega?
23 febbraio 2006
Libera disinformazione
Non possiamo non ammettere di essere stati bombardati con tutti i più potenti mezzi di comunicazione sulla necessità dei rigassificatori, tanto che anche i più attenti ambientalisti si sono dovuti fare l'esame di coscienza sulla legittimità delle loro proteste.
Per fortuna in questa melma impelagante della disinformazione sopravvivono "ceppi resistenti" di persone della rete che, nell'operare per una informazione reale e consapevole, svolgono un'azione di pace. Come Alessandro Marescotti in questo editoriale che svela i retroscena di quella che è stata nient'altro che una campagna mediatica pro rigassificatori.
All'estremo opposto sono seguite trasmissioni come questa di RaiNews24 (guardate il video) con cui anche il più timido degli ambientalisti si è indignato per quanto servile possa essere anche la cosiddetta pubblica "informazione"!
21 febbraio 2006
Incontro nazionale sull'inquinamento dei cementifici
Il Comitato Popolare "Lasciateci Respirare" di Monselice organizza per sabato prossimo 25 febbraio, un Incontro Nazionale sull'inquinamento dei cementifici che, come recita la locandina, "negli ultimi 15 anni si sono trasformati in veri e propri inceneritori. In questi impianti si riversano quotidianamente centinaia di tonnellate di rifiuti d'ogni tipo, utilizzati come "combustibile alternativo" [...] L'esperienza dell'utilizzo dei rifiuti nei cementifici ha dimostrato [...] che tale attività comporta considerevoli emissioni in atmosfera di sostanze cancerogene, teratogene, mutagene, tossiche, nocive."
L'argomento degli inceneritori e della combustione dei rifiuti è di estrema attualità. Molti si allarmano a sentirli nominare, ma certe volte è peggio perchè sono camuffati con nomi apparentemente innocui come "termovalorizzatore" (come dice Beppe Grillo: "l'incantesimo delle parole"!), oppure del tutto diversi: cementificio, centrale elettrica ...
Meglio sapere cosa respiriamo o potremmo respirare prima di lasciarceli calare sulla testa!!!
19 febbraio 2006
L'Odore dei soldi
La notizia che i legali di Enel abbiano tentato un accordo a suon di denari con le amministrazioni e le associazioni costituitesi parte civile per ritirarsi dal processo di Adria, mi lascia quasi senza parole. (Come sono ingenua!!!)
Ma la salute non ha prezzo! E francamente, a maggior ragione dopo questo nobile gesto, par di sentire anche odore di bruciato ...
Ma la salute non ha prezzo! E francamente, a maggior ragione dopo questo nobile gesto, par di sentire anche odore di bruciato ...
Una Mail per Salvare il Delta
l'immagine è presa dal sito di Legambiente Arcipelago Toscano
Qualcuno ha pensato ad una iniziativa proprio niente male!
Poichè i nostri politici locali resistono spesso solo a parole e non alla prova dei fatti, dicono una cosa e ne fanno un'altra o, in modo molto pilatesco, decidono di non decidere, e nel frattempo lasciano passare acqua sotto i ponti e andare le cose secondo la corrente, noi ci rivolgiamo a tutte le persone semplici e di buona volontà: una mail da inviare alle istituzioni locali per chiedere di prendersi veramente a cuore le nostre preoccupazioni per ciò che sta avvenendo nel Delta del Po.
Non abbiamo diritto a godere anche noi del nostro Delta, valorizzando la nostra cultura il nostro territorio e le nostre produzioni? Non abbiamo diritto noi e quelli dopo di noi di vivere in un ambiente salubre allontanando da noi ogni possibile rischio per la nostra salute?
Il testo è il seguente. Possiamo inviare la mail comodamente da casa nostra.
Più siamo più contiamo, perciò amici ambientalisti amanti del nostro Delta del Po, mandatela da tutta Italia, anzi da tutto il mondo!
Grazie fin d'ora del sostegno.
Qualcuno ha pensato ad una iniziativa proprio niente male!
Poichè i nostri politici locali resistono spesso solo a parole e non alla prova dei fatti, dicono una cosa e ne fanno un'altra o, in modo molto pilatesco, decidono di non decidere, e nel frattempo lasciano passare acqua sotto i ponti e andare le cose secondo la corrente, noi ci rivolgiamo a tutte le persone semplici e di buona volontà: una mail da inviare alle istituzioni locali per chiedere di prendersi veramente a cuore le nostre preoccupazioni per ciò che sta avvenendo nel Delta del Po.
Non abbiamo diritto a godere anche noi del nostro Delta, valorizzando la nostra cultura il nostro territorio e le nostre produzioni? Non abbiamo diritto noi e quelli dopo di noi di vivere in un ambiente salubre allontanando da noi ogni possibile rischio per la nostra salute?
Il testo è il seguente. Possiamo inviare la mail comodamente da casa nostra.
Più siamo più contiamo, perciò amici ambientalisti amanti del nostro Delta del Po, mandatela da tutta Italia, anzi da tutto il mondo!
Grazie fin d'ora del sostegno.
Al Presidente della Provincia di Rovigo Federico Saccardin
Al Presidente della Provincia di Ferrara Pier Giorgio Dall'Acqua
Al Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan
Al Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani
Al Commissario straordinario dell'Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po Avv. Luigi Migliorini
Al Presidente del Parco Regionale del Delta - Emilia Romagna Valter Zago
Voglio esprimere la mia preoccupazione per ciò che sta avvenendo nel Delta del Po.
So che sono previste opere ad alto impatto in un territorio di pregio, fragile e ristretto.
Sono preoccupato in particolare per le seguenti opere:
1) la prevista riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle, a cura dell'ENEL;
2) la prevista costruzione di un terminal di rigassificazione al largo di Porto Levante, a cura di Terminale GNL Adriatico, società partecipata da Edison, Qatar Petroleum e ExxonMobil;
3) il progetto per la costruzione di una enorme piattaforma di rottura di carico per navi di grandi dimensioni (vicina alla precedente) con una banchina di stoccaggio a terra lungo la sponda del Po di Levante. Tra le imprese coinvolte, la società Interporto di Rovigo.
La invito a opporsi con forza, nell'ambito delle Sue competenze, a questi progetti che se realizzati devasteranno l'ambiente naturale, sociale ed economico del Delta del Po, inibiranno le attività economiche presenti e compatibili con la presenza del Parco (quali la pesca, il turismo e l'agricoltura), saranno fonti di inquinamento e causa di problemi sanitari per gli abitanti del Delta e di un vasto territorio intorno.
Rimango in attesa di Sue cortesi notizie su quanto intende fare, che prego di inviarmi all'indirizzo seguente.
Distinti saluti.
18 febbraio 2006
Un balsamo dell'anima
Da ogni parte esplode la violenza e i recenti fatti di Bengasi ci fanno arrendere all'evidenza che la tolleranza e il rispetto fra culture diverse purtroppo non sono realtà, ma ancora un faticoso traguardo a cui tendere.
I giochi olimpici invernali che si stanno svolgendo in questi giorni a Torino e che si fondano sui valori del rispetto reciproco possono essere un balsamo dell'anima.
Mi ha molto colpito il discorso del Presidente del C.I.O. Rogge alla cerimonia di apertura dei giochi.
Bellissimo anche il discorso di Yoko Ono un vero e proprio inno alla pace e all' azione di pace. (discorso che però non sono riuscita a trovare da nessuna parte, qualcuno ce l'ha?)
Discorso del Presidente del CIO alla Cerimonia diApertura dei XX Giochi Olimpici Invernali
Cari Amici Italiani,Buona Sera!
Dopo Cortina d’Ampezzo e dopo Roma, l’Italia organizza per la terza volta i Giochi Olimpici.
Grazie per la vostra fedeltà agli ideali olimpici. Il nostro grazie alle autorità pubbliche italiane, del Piemonte e della città di Torino per il loro grande appoggio.
Ringrazio in particolare il Comitato organizzatore per l’eccellente lavoro svolto.
Ringrazio soprattutto le migliaia di meravigliosi volontari senza i quali nulla sarebbe possibile.
Carissimi atleti, benvenuti a Torino. Siete l’essenza dei Giochi,creati apposta per voi.
Regalate a questi Giochi la magia che noi tutti sogniamo, non solo attraverso le gesta sportive ma anche, e soprattutto, con il vostro comportamento.
Atleti, voi rappresentate un esempio: le vostre imprese, sia sul campo che fuori, ispirano e motivano le generazioni future.
Vi chiediamo di competere con spirito di lealtà, comprensione,rispetto reciproco e, soprattutto, in modo pulito, rifiutando il doping.
Il mondo oggi ha bisogno di pace, tolleranza e fratellanza. I valori dei Giochi Olimpici possono fare da tramite per tali valori.
Che i Giochi si svolgano in pace, secondo lo spirito vero della Tregua Olimpica.
Atleti degli 80 Comitati Olimpici Nazionali, dimostrate che lo sport unisce i popoli superando le barriere nazionali, politiche,religiose e di lingua. Potete farci sognare un mondo che tutti vorremmo avere.
Appassionati di sport presenti qui allo Stadio Olimpico,telespettatori collegati da tutto il mondo, godetevi questo spettacolo unico dello sport che Torino ha organizzato per il mondo intero.
Ho adesso l’onore di chiedere al Presidente della Repubblica
Italiana di voler dichiarare aperti i XX Giochi Olimpici Invernali di
Torino.Grazie
16 febbraio 2006
KyotoChiamaNoCoke
Oggi 2° giornata nazionale del risparmio energetico e primo anniversario dall'entrata in vigore del Protokollo di Kyoto. Numerose le iniziative per la riduzione dei consumi che indirettamente riducono le emissioni (firma la petizione-online) : dall'uso di lampadine a basso consumo, alla cura dello spegnimento degli apparecchi non in uso e delle luci che non servono(come quelle accese in pieno giorno o di notte dove non c'è nessuno), all'uso della bicicletta per piccoli tragitti che ci fa tanto bene alla salute.
Accanto a queste piccole attenzioni se vogliamo possiamo poi impegnarci di più magari installando sul nostro tetto dei pannelli fotovoltaici usufruendo del conto energia, che anche se non ci renderanno indipendenti e autonomi nel totale dell'energia consumata dalle nostre case, goccia dopo goccia potranno fare ... un mare di energia pulita che non inquina!!!
Così grazie al nostro personale contributo potremo favorire l'avvio di un vero mercato delle energie rinnovabili (è giunta l'ora) e spiazzare queste multinazionali che come Enel non sanno trovare di meglio che proporci l'utilizzo di combustibili fossili come il carbone o i rifiuti! (da non credere!)
E fanno la voce grossa e minacciano il risarcimento dei danni a suon di miliardi se trovano qualcuno che si mette coraggiosamente di traverso. Così è successo per la centrale di Civitavecchia dove la Regione Lazio ha firmato una ordinanza con cui blocca i lavori di conversione a carbone.
Merito sicuramente dei numerosi comitati no-coke dove- ma guarda!- si parla anche di noi per la centrale di Porto Tolle!!!
14 febbraio 2006
No al Terminal, anzi Sì
Ieri giornata storica per il Polesine. All'ordine del giorno il Terminale gasiero di Porto Viro. Il Consiglio Provinciale ha approvato un documento diverso dalla relazione già presentata dal Presidente Saccardin il 30 gennaio scorso e su cui si doveva dibattere. La relazione non è stata nè ritirata, nè votata. E' lì agli atti. (?) Secondo me, nonostante il nuovo documento, il succo del discorso non cambia. Ora, con la premessa di una estrema contrarietà al Terminal si giunge, non si sa come, a dare il via libera al Consorzio di Sviluppo del Polesine per trattare con Edison per il rispetto dei Patti Territoriali del 1999, in cui si voleva da tutte le parti il Terminal (per servire alla centrale Enel di Polesine Camerini). (?)
Sono state perciò amaramente disattese le aspettative di chi credeva che almeno coloro che si professavano irriducibili avrebbero mantenuto la parola e il centro sinistra ha votato compatto.
Bisogna riconoscere che la maggioranza si è dimostrata "voltagabbana", seppur con stile. E non ha fatto una bella figura neanche la minoranza, sia per certe stravaganti argomentazioni sia perchè colta di sorpresa e impreparata. Così non ha trovato niente di meglio che chiedere di separare l'unico documento in due parti, in modo da poter votare per il Terminal: pro o contro, e per l'avvio delle trattative del Consvipo: pro o contro.
A niente sono servite le richieste e il documento è rimasto com'era. E parlare di ambiguità è semplicemente un eufemismo.
Una parola sui manifestanti. Eravamo un folto gruppo, qualcuno vestito a lutto, qualcuno armato con naso da Pinocchio. Tanti cartelli carichi di storia: a Venezia per dire no al Terminal, no al Terminal sì al Parco, Centrale eTerminal: il Polesine ha bisogno di un altro sviluppo, Terminal la morte del Parco del Delta, Centrale la morte del Parco del Delta.
12 febbraio 2006
Importante: VIA Provincia Terminal LNG e gasdotto
Visto che domani il Consiglio Provinciale avrà unico tema il Terminal LNG, posto il Verbale della commissione di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) della Provincia di Rovigo del 30.11.2005 sul Terminal e il gasdotto. Allego anche la relazione della sottocommissione, costituita per un esame approfondito dei documenti del progetto.
In base al documento numerose sono le perplessità della gran parte dei componenti della Commissione VIA, anche verso un parere nazionale dato in contrasto con la normativa in vigore. Ed inoltre cosa da sottolineare è che sono ancora in corso 3 procedimenti di opposizione da parte della Provincia verso Edison (Consiglio di Stato, Commissione Europea e Procura di Rovigo). Non è quantomeno un po' prematura la proposta di Saccardin di invertire la rotta?
Accettando di accordarsi con Edison (una resa prima del tempo) non ci si limiterà di fatto nelle azioni proprio contro Edison?
Evidentemente per noi polesani è più facile arrendersi ad Edison, magari con la monetizzazione (mai disprezzata) del "disturbo", che dare retta a tanti cittadini che si sono espressi anche attraverso le elezioni dove la contrarietà al Terminal di Porto Viro era un punto programmatico.
Buona lettura a tutti.
In base al documento numerose sono le perplessità della gran parte dei componenti della Commissione VIA, anche verso un parere nazionale dato in contrasto con la normativa in vigore. Ed inoltre cosa da sottolineare è che sono ancora in corso 3 procedimenti di opposizione da parte della Provincia verso Edison (Consiglio di Stato, Commissione Europea e Procura di Rovigo). Non è quantomeno un po' prematura la proposta di Saccardin di invertire la rotta?
Accettando di accordarsi con Edison (una resa prima del tempo) non ci si limiterà di fatto nelle azioni proprio contro Edison?
Evidentemente per noi polesani è più facile arrendersi ad Edison, magari con la monetizzazione (mai disprezzata) del "disturbo", che dare retta a tanti cittadini che si sono espressi anche attraverso le elezioni dove la contrarietà al Terminal di Porto Viro era un punto programmatico.
Buona lettura a tutti.
11 febbraio 2006
Agricoltura No Food?
In questi giorni i temi ambientali legati al carbone e al terminal riempiono i giornali e se qualcuno credeva che l'argomento fosse ormai risolto e sorpassato, bè si sarà ormai ricreduto! E' lecito dubitare e potrebbe benissimo essere soltanto un fuoco ... di paglia!
In ogni caso anche le proteste degli agricoltori sono arrivate, prima nel Lazio contro la conversione a carbone della centrale di Civitavecchia, con i loro trattori davanti ai comitati. E ora anche qui.
La notizia trapelata di un possibile danno all'agricoltura nel raggio di 30 km (o 30 miglia?) con il consiglio a coltivare prodotti "no food" e magari tanti bei fiori, ha fatto molto preoccupare la Coldiretti Polesana, orgogliosa dei suoi prodotti tipici e di qualità e importante settore dell'economia polesana.
A questo punto la conversione a carbone sembra davvero un'idea poco brillante. Ma il Presidente Saccardin, anche ora che da molte parti torna a salire la voce per una politica di salvaguardia e di valorizzazione del proprio territorio, non si sbilancia. Mi chiedo come mai e francamente rimango perplessa.
Intanto si attende il Consiglio Provinciale di lunedì 13 monotematico sul Terminal LNG (Edison 10%, il resto è Qatar Petroleum e Exxon Mobil!!!) con la possibile approvazione della già annunciata inversione di rotta della Giunta Saccardin. E non sarà un favore al Polesine.
09 febbraio 2006
Patologie respiratorie e ambiente
E' previsto ad Ostiglia il giorno 16 febbraio alle ore 21 organizzato da Uniambiente (Coordinamento Associazioni Comitati Gruppi riuniti in difesa dell'Ambiente) un importante incontro pubblico sulla salute che interessa anche noi polesani dal titolo:
"PATOLOGIE RESPIRATORIE E AMBIENTE"
Relatori:
Dott. Carlo Sturani, Pres. Ass. It.Pneumologi Osp. Regione Lombardia (AIPO Lombardia)
Ing. Fabio Benazzi del Comitato Tecnico Scientifico del Comune di Mantova
Interverranno Franco Pala, Presidente Associazione "Cuore amico" di Mantova e
Sergio Pinelli Presidente dell'Associazione per la Lotta contro l'Insufficienza Respiratoria (ALIR)
Sermide ed Ostiglia sono sede di importanti centrali termoelettriche e proprio a Sermide il decreto del governo prevede la riattivazione di impianti ad olio combustibile oggi non operativi. Ma sull'esempio di Formigoni, che è ricorso al TAR contro l'applicazione del decreto, anche gli amministratori di Sermide si sono attivati per il monitoraggio ambientale che sia di garanzia della Comunità dei cittadini.
In effetti forse basterebbe il monitoraggio delle polveri per verificare il continuo superamento dei limiti previsti dalla legge. Particolare quindi da non trascurare.
Almeno fino a quando non modificheranno la legge.
Sull'inquinamento da polveri nelle aree vicine alle centrali di Sermide e d Ostiglia vedere lo Studio dell'Università dell'Aquila e dell'Istituto Superiore di Sanità.
08 febbraio 2006
Vignette: pericolosa ironia
Tacere o parlare?
soffrire in silenzio o sorridere ... magari guardandosi le spalle?
Vivere pericolosamente ridendo?
Ma siamo messi così male?
ma alla fine una risata: ci seppellirà?
soffrire in silenzio o sorridere ... magari guardandosi le spalle?
Vivere pericolosamente ridendo?
Ma siamo messi così male?
ma alla fine una risata: ci seppellirà?
06 febbraio 2006
Corso di birdwatching: prima uscita
Ho raggiunto il gruppo del corso di birdwatching in uscita sul Delta solo nel primo pomeriggio, ma ho fatto in tempo lo stesso a gustare uno splendido dolce con caffè in un'azienda agrituristica di Tolle dove gli altri avevano sostato per il pranzo.
Poi giù a vedere gabbiani nella Sacca di Scardovari, all'inizio con cautela senza farsi vedere temendo che la nostra presenza li allontanasse, poi sempre più vicino fingendo di volergli gettare del pane.
Il vento era molto ed il freddo pungente, tanto che le orecchie facevano un po' male. Ancora troppo difficile per me distinguere le diverse specie di gabbiani ... mentre il gruppo, più esperto, sembrava convinto...
Il giro della Sacca è uno spettacolo garantito, specie con il sole. Ma se uno non c'è mai stato non se lo può immaginare! E le mie immagini questa volta non sono davvero rispondenti!
05 febbraio 2006
Riconversione
La lunga relazione presentata dal Presidente Saccardin al Consiglio Provinciale il 30 gennaio scorso sul Terminale GNL mette in luce una chiara intenzione di cambiare rotta della Giunta Saccardin rispetto al passato. La proposta è indicata fin dalle prime righe :" Oggi proponiamo [...] di avviare una nuova fase che, prendendo atto che l'iter autorizzativo è in stato avanzato, consenta di dare garanzie e risposte alla nostra Comunità". Segue un lungo resoconto sulla vicenda che funge da giustificazione.
La cronistoria inizia dai Patti Territoriali in cui il Terminal dell'Edison andava insieme con la centrale Enel a metano "Pur senza un diretto collegamento tra i due obiettivi, essi erano contenuti nel patto territoriale del 1999, sostenuti anche dal vincolo posto nella legge istitutiva del Parco relativo alla metanizzazione degli impianti industriali compresi nell'area.". Passa per la crisi occupazionale del 2004-2005 e, a questo proposito, sembra che la nuova strategia comprenda la realizzazione non solo del Terminal, ma anche la conversione a carbone della centrale Enel: "E' in questo contesto che nell'autunno dello scorso anno abbiamo affrontato [...] queste problematiche. In quella sede sviluppai ,relativamente a Terminal e centrale, una riflessione che avanzava l'ipotesi di valutare se la loro realizzazione potesse essere considerata una opportunità per attutire nel breve periodo, l'attuale difficile situazione occupazionale [...]."
Alla fine si arriva ai nostri giorni recentissimi con la crisi energetica del gas russo "... questo clima di preoccupazione in cui il Governo approva provvedimenti straordinari consolida nell'opinione pubblica la sensazione dell'emergenza e quindi della necessità di scelte sulle quali, in condizioni diverse, si sarebbe potuto discutere ed agire per contrastarle, così come ha sinora fatto la Provincia".
La relazione si chiude negando l'abbandono dei principi e degli obiettivi che erano stati affidati ma "... che necessariamente devono essere adeguati al mutare delle situazioni per ricercare [...] le soluzioni più utili per la Comunità".
E tanti saluti a tutti.
La cronistoria inizia dai Patti Territoriali in cui il Terminal dell'Edison andava insieme con la centrale Enel a metano "Pur senza un diretto collegamento tra i due obiettivi, essi erano contenuti nel patto territoriale del 1999, sostenuti anche dal vincolo posto nella legge istitutiva del Parco relativo alla metanizzazione degli impianti industriali compresi nell'area.". Passa per la crisi occupazionale del 2004-2005 e, a questo proposito, sembra che la nuova strategia comprenda la realizzazione non solo del Terminal, ma anche la conversione a carbone della centrale Enel: "E' in questo contesto che nell'autunno dello scorso anno abbiamo affrontato [...] queste problematiche. In quella sede sviluppai ,relativamente a Terminal e centrale, una riflessione che avanzava l'ipotesi di valutare se la loro realizzazione potesse essere considerata una opportunità per attutire nel breve periodo, l'attuale difficile situazione occupazionale [...]."
Alla fine si arriva ai nostri giorni recentissimi con la crisi energetica del gas russo "... questo clima di preoccupazione in cui il Governo approva provvedimenti straordinari consolida nell'opinione pubblica la sensazione dell'emergenza e quindi della necessità di scelte sulle quali, in condizioni diverse, si sarebbe potuto discutere ed agire per contrastarle, così come ha sinora fatto la Provincia".
La relazione si chiude negando l'abbandono dei principi e degli obiettivi che erano stati affidati ma "... che necessariamente devono essere adeguati al mutare delle situazioni per ricercare [...] le soluzioni più utili per la Comunità".
E tanti saluti a tutti.
Voci contro 3: Rosolina sei tutti noi
Riporto un articolo apparso ieri sul Gazzettino che dà voce al sindaco di Rosolina. Ricordo che fin dall'inizio del dibattito politico attorno ai temi della trasformazione a carbone della centrale e del Terminal gasiero egli si era schierato contro questi nuovi impianti. Oggi, anche con vento che soffia contrario, fa piacere osservare che non ha cambiato idea nè tono, anzi semmai il tono è ancora più deciso. In effetti l'industria turistica di Albarella e di Rosolina, ma anche i nuovi impianti di Boccasette (stupenda! vi si giunge dal centro del paese attraverso una strada tra le valli che per gli amanti di birdwatching è un vero e proprio miracolo della natura) e Barricata, rischia di vedere sfumare la possibilità di accrescersi e diventare uno dei settori trainanti dell'economia polesana.
Rosolina: sei tutti noi!
01 febbraio 2006
Villadose senza pietà boccia il Referendum sul carbone
Venerdì scorso 27 gennaio si è tenuto il Consiglio comunale a Villadose. Tra i punti all'ordine del giorno una interrogazione del consigliere Renato Buratto sulla richiesta di Referendum provinciale, avanzata dal Comitato Cittadini Liberi di Porto Tolle a tutti i comuni polesani, sulla riconversione a carbone della centrale Enel di Polesine Camerini. Il Comitato ha inviato in novembre una lettera indirizzata ai consiglieri dei 50 comuni della provincia, chiedendo che almeno sei votino la richiesta di referendum (vedere i miei post di dicembre 2005).
Buratto ha cercato in tutti i modi, con dati alla mano e una relazione approfondita, di convincere il Consiglio delle buone ragioni per il no al carbone e in ogni caso dell'importanza di una libera espressione della volontà dei cittadini attraverso il referendum.
Riporto qui una parte della (bella) relazione del Consigliere Buratto:
"Le motivazioni, quindi, per consultare l’opinione della gente, sono legate a poche e nemmeno tanto complicate questioni: si tratta del futuro del Polesine, si tratta di salute, di ambiente, di economia e anche di democrazia.
1. LA SALUTE DEI CITTADINI. Le tabelle dell’ENEA mettono il carbone al primo posto tra gli inquinanti, grazie alle emissioni di polveri sottili intrattabili, di metalli pesanti come mercurio, cadmio, arsenico e piombo, che si accumulano nell’ecosistema ed entrano nella catena alimentare. Ci sono poi le problematiche legate all’uso della centrale come inceneritore di rifiuti.
2) SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE. Il Delta del Po è considerato la zona naturalistica più importante d’Europa. Far funzionare una Centrale di quelle dimensioni a carbone, con il viavai di chiatte da tremila tonnellate lunghe cento metri e larghe venti, avrà un impatto ambientale devastante.
3) QUESTIONE ECONOMICA. Compromettere le caratteristiche naturalistiche del Parco del Delta del Po, ed avviarsi definitivamente verso la trasformazione dello stesso in un Polo Energetico, vuol dire rinunciare a ridurre drasticamente le potenzialità economiche derivanti dallo sviluppo del turismo, della pesca e dell’agricoltura. Insieme al carbone e ai rifiuti, verranno inceneriti quei posti di lavoro legati soprattutto allo sviluppo turistico.
4) QUESTIONE DI DEMOCRAZIA. Se è vero, come è vero, che esiste una questione salute, che esiste una questione ambientale, che esiste una questione economica di sviluppo dell’area, che non interessa solamente il Delta e la sua popolazione, ma che riguarda tutto il Polesine, allora è giusto che su queste importanti questioni venga chiamata a decidere la popolazione tutta.
E’ evidente che dell’ENEL non ci si può fidare,ed i processi in corso lo stanno a dimostrare.
Della Regione nemmeno, perché è soggetta agli umori di Galan, che prima era contrario, ed ora è favorevole.
La Provincia (che per altro non ha nessuna responsabilità tecnica in quanto non può emettere nessuna autorizzazione) ha una responsabilità politica di rappresentanza, ma tiene un comportamento ondivago e difficile da interpretare. In un primo tempo era contraria sia al Terminal che alla Centrale a carbone, poi sul Terminal ha fatto una inversione a U e sul carbone è diventata possibilista. Un assessore ha affermato che “siccome la Regione ed il Governo hanno deciso per il carbone, conviene restare tranquilli e trattare, in modo da portare a casa più benefici possibili”!"
L'Assessore provinciale all'Ambiente Chinaglia, presente al consiglio, pur senza opporsi apertamente alla richiesta e affermando di condividerne i presupposti, ha in un certo senso minimizzato l'importanza di una consultazione popolare e rimarcato invece l'impossibilità della Provincia di opporsi concretamente alla realizzazione dell'opera. Secondo l'assessore l'opera della Provincia consiste nel controllo e nel monitoraggio delle attività (scarichi, emissioni, ecc.) ma soltanto una volta che siano in funzione. La Provincia avrebbe quindi il dovere di "governare" il passaggio e le decisioni che sono prese più in alto. Sembra di sentire sempre lo stesso disco!
La maggioranza consigliare, pur sollecitata da Buratto che di essa fa parte, si è limitata a leggere attraverso la sola voce del Sindaco e approvare (contrario Buratto) un documento che aveva già predisposto. Come a dire che ogni discussione è del tutto inutile!
Mentre la minoranza per voce del Consigliere Bertoli ha presentato in contemporanea un altro ordine del giorno in cui propone il referendum consultivo per il rispetto dei Patti Territoriali e la conversione della centrale Enel a metano. Io non conosco cosa dicono i Patti Territoriali, ma ... non era meglio una proposta alla volta?
Riporto un articolo dal Gazzettino in riferimento alla seduta consigliare, con la (dovuta) "tiratina d'orecchi" dei consiglieri Alessio e Brazzo al nostro sindaco per il mancato recapito della lettera del Comitato a loro indirizzata.
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