23 maggio 2011

Voci dei ricorrenti al Consiglio di Stato contro riconversione a carbone 3

Vista la difficoltà della stampa locale di dare spazio alle voci controcorrente rispetto alla riconversione a carbone, in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato emessa il 17 maggio scorso che annulla la VIA ministeriale, nel tentativo di consentire anche alle voci fuori dal coro di raggiungere tutti, pubblico sul mio blog i comunicati originali, inviati alla stampa ma purtroppo in certi casi mai visti.
Vi chiedo di fare altrettanto dai vostri blog o su Facebook.


DICHIARAZIONE DEI RICORRENTI SULLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA A ROMA DAVANTI AL CONSIGLIO DI STATO CONTRO L’ANNULLAMENTO DEL PROGETTO CARBONE DELLA CENTRALE DI PORTO TOLLE.

Una manifestazione davanti al Consiglio di Stato costituisce espressione di una pericolosa concezione giacobina della giustizia, che si esprime nella piazza e non nelle aule giudiziarie, antitetica ad uno stato di diritto in cui una Magistratura indipendente deve assicurare il rispetto della legge e non la volontà popolare.
Senza contare che la volontà dei polesani non si misura in qualche pullman di lavoratori della centrale, a cui va il nostro rispetto, ma che non sono l'espressione di una comunità locale: se si vuol conoscere la volontà del Polesine sull'alimentazione a carbone della centrale di Porto Tolle, perché non organizzare una consultazione referendaria?
Ma l'organizzazione di questa manifestazione davanti ai balconi del Consiglio di Stato  è qualcosa di più di un atto di scorrettezza istituzionale.
Infatti  sono gravi i tempi delicatissimi in cui essa avviene, ossia nel momento in cui è noto il solo dispositivo della sentenza (di accoglimento del ricorso), ma si è in attesa del deposito della motivazione, dal cui contenuto dipende se vi saranno o meno spazi per una nuova approvazione del progetto di trasformazione a carbone, attualmente bocciato.
Siamo dunque in presenza dell'obiettivo tentativo di condizionare i contenuti della decisione dei Giudici. Tentativo che verrà senz'altro respinto dai Magistrati del Consiglio di Stato, ma che rimane un atto assai grave, e non solo sul piano istituzionale.
Non è chiaro se gli organizzatori e i sostenitori di questa manifestazione, tra cui rappresentanti  delle istituzioni politiche, sindacali ed ecclesiali, siano o meno consapevoli degli effetti che la stessa rischia di produrre.

Agenzie turistiche, Consorzio Operatori Balneari, Villaggi Turistici di Rosolina Mare e Albarella, Consorzio Pescatori DeltaNord, Associazioni ambientaliste e comitato cittadini liberi-Porto Tolle.

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