31 marzo 2007

A Tarquinia sciopero della fame collettivo

A Tarquinia dopo un’assemblea durante la quale sono stati presentati gli ultimi dati sulla diffusione delle patologie tumorali nel comprensorio di Civitavecchia ( dell'Agenzia per la sanità pubblica del Lazio) alcuni cittadini hanno iniziato uno sciopero della fame allo scopo di denunciare l’attanagliante silenzio in cui è stato sigillato un intero territorio.
"... lo sciopero ha come obiettivo quello di denunciare la disinformazione che si fa sulla vicenda di Civitavecchia e di tutto l’alto Lazio; gli scioperanti e quanti li stanno sostenendo anche solo simbolicamente chiedono che siano resi trasparenti i dati sulla diffusione delle patologie cancerogene del comprensorio; gli scioperanti e quanti li sostengono sono consapevoli che la loro lotta è diretta unicamente ad impedire un nuovo aggravamento della salute e dell’ambiente del comprensorio e a scongiurare il pericolo che l’agricoltura della zona debba essere riconvertita a coltivazioni non alimentari, come è già successo per la valle del Sacco."
Il Coordinamento dei Comitati polesani invia un messaggio di solidarietà:
Agli Amici di Civitavecchia e Tarquinia,
il Coordinamento dei comitati della prov. di Rovigo, esprime gratitudine e solidarietà per l'iniziativa intrapresa, con l'augurio che si arrivi presto alla definizione di un piano energetico nazionale che tenga conto in primo luogo dei problemi che il carbone reca alla salute.
Grazie per tutto quello che state facendo, ci uniamo con il cuore.......... tenete duro, noi faremo altrettanto.
Giorgio Crepaldi

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quà da noi facciamo un bel sciopero della sete.
Non dall' ombra però.
Siamo o no fra i due maggiori fiumi d'Italia?
Attiriamo l'attenzione con iniziative sul bene acqua, vera risorsa del Polesine e Delta del Po.