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E' troppo presto per commentare l'esito della importante assemblea tenutasi ieri a Ca' Vendramin. Mi limito perciò a riportare molto sinteticamente i passaggi principali.
Partecipazione direi buona, circa 150 perso
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ne di varia provenienza: alcune rappresentanze delle amministrazioni del Delta, operatori locali dei settori della pesca, dell'agricoltura e del turismo, comitati e gruppi, cittadini sensibili e interessati, le associazioni ambientaliste Legambiente, WWF Italia, Italia Nostra, l'Ente Parco, le Provincia di Rovigo e di Ferrara e molte altre realtà con cui stiamo entrando in contatto.
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Notevoli gli interventi dei relatori tra cui il
fisico Marco Cervino, dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna. Marco Cervino, che inoltre fa parte dell'
Associazione Scienziate e Scienziati Responsabili, ha messo coraggiosamente in relazione consumo di energia e consumo di cibo (siamo sempre più energivori), e la disponibilità di energia con la mortalità infantile (meno energia meno servizi); la legge pone i limiti solo sui livelli dei PM10, ma sono i PM2.5 da temere di più come particolato secondario, che deriva da reazioni successive in atmosfera tra i gas non captabili da alcun filtro. E questo particolato è capace di avere influenza su aree ben oltre 30 o 50 km di distanza.
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Il
Professor Virginio Bettini con la lunga carrellata delle gravi carenze dello studio di impatto ambientale del progetto di conversione a carbone di Enel sulla centrale di Polesine Camerini, tra cui la valutazione degli impatti cumulativi e l'analisi di costi e benefici su base ambientale.
Infine il
Dottor Giovanni Ghirga del coordinamento dei medici di
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Civitavecchia, che ha particolarmente colpito l'attenzione parlando della pericolosità del carbone sulla salute per la presenza di sostanze tossiche, cancerogene e teratogene. Rispetto all'intervento tenuto a Rosolina ha aggiunto l'aspetto della radioattività del carbone, citando uno studio dell'esercito statunitense molto recente.
Presente il
Dottor Montanari esperto di tecnologie di analisi delle nanoparticelle: 1 PM10 equivale a 64 PM2.5, a 1000 PM1, a 1 milione di PM 0.1. Come sappiamo più piccole sono le particelle più sono capaci di attraversare le barriere biologiche ed arrivare nel sangue e da lì possono poi raggiungere ogni distretto del corpo.
Il coordinamento dei comitati per la difesa dell'ambiente ha chiesto ai partecipanti di aderire al suo appello. Numerose sono le adesioni e ringraziamo di cuore fin d'ora tutti.
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Le relazioni:
Energia, impatti, conoscenza del Fisico Marco Cervino
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