Da anni lottiamo contro questo ecomostro, ma è sempre duro combattere gli innumerevoli interessi particolaristici che anche a Porto Tolle sono legati ai grossi impianti.Greenpeace a Porto Tolle: incredibile. Balbetto qualcosa per l'emozione. Che fare? Mando una mail ai comitati, ne parlo sottovoce alle persone vicine. Mi sento solidale e già “complice”. Corriamo a vedere questi arrampicatori: stanno scrivendo non senza ironia NO CARBONE proprio sulla ciminiera della centrale. E si legge da lontano.
Poi viene la notte dove loro sono lassù a 250 metri da terra, al freddo e pericolosamente senza luce perché Enel toglie la corrente dicendo di assumersi ogni responsabilità. Un piccolo drappello di noi, raccattato alla buona in giornata lavorativa, è laggiù la mattina del venerdì, a cercare un modo per unire la nostra protesta pacifica e civile che dura da anni a questa nonviolenta e fantasiosa di Greenpeace: NO CARBONE - SI PARCO. Si perché lì ci sarebbe il Parco del Delta del Po e basta guardarsi attorno per capirne le ragioni. Ma si tratta di un Parco perennemente in fasce e anche qui servirebbe una svolta.
Viene il sabato: manifestazione di solidarietà organizzata rapidamente con il tam tam. Davanti ai cancelli li salutiamo da sotto con dei palloncini colorati. Vorremmo abbracciarli tutti. Non li lasceremo mai soli, fino a quando scenderanno.
Nemmeno ora che tutto sembra finito li abbiamo davvero lasciati.
Grazie Greenpeace!
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