23 dicembre 2006

Lettera di Natale alla Provincia di Rovigo


Gli amici dei Comitati polesani hanno preparato questo comunicato da inviare nei prossimi giorni alla Provincia di Rovigo (praticamente una letterina di Natale) riguardante la sconcertante vicenda dell'autorizzazione a costruire al terminal rigassificatore prima negata da un alto funzionario provinciale che poi ha ritirato l'annullamento perchè sconfessato dal presidente Saccardin favorevole a che si costruisca.
Una vicenda confusa, che ha anche visto il Consiglio provinciale votare la "fiducia" a Saccardin (e i carabinieri in provincia su ordine del pubblico ministero Fasolato, che sta conducendo un'inchiesta proprio sulle autorizzazioni al terminal).

E' possibile per tutti sottoscrivere la lettera individualmente o a nome di comitati, associazioni, enti, ecc. Per chi è interessato inviare una mail al seguente indirizzo del Coordinamento dei Comitati per la difesa dell'ambiente AmbientePolesine@gmail.com indicando con chiarezza nome, cognome e città.
Ecco il testo della lettera (che potete anche scaricare in PDF e diffondere):

La vicenda dell’annullamento del permesso di costruire di Porto Viro per il gasdotto dell’Edison ha avuto un merito: finalmente la Provincia di Rovigo esce dalle ambiguità e si schiera apertamente sulla questione del terminal gasifero di Porto Levante.
Nei giorni scorsi infatti il Consiglio provinciale ha ritrovato la sua unità nella condanna non del terminal, ma del dirigente che, esercitando un potere da sempre a lui riconosciuto in passato, avrebbe avuto l’ardire di annullare, per una serie di gravi illegittimità, il permesso di costruire del Comune di Porto Viro che ha autorizzato il gasdotto a servizio del terminal.
A questo punto, al di là delle questioni giuridiche, la vera domanda politica alla quale deve rispondere l’Amministrazione provinciale è: quali sono i vantaggi per il Polesine di questo progetto?
Presentato al momento della sua approvazione nella prospettiva di convertire a gas la centrale di Porto Tolle, il terminal gasifero localizzato contro ogni logica davanti alle coste del Delta del Po (allo scopo di far ottenere alla società che lo costruisce un finanziamento pubblico di 86 milioni di euro che altrove non avrebbe potuto essere concesso) per poi invece distribuire il gas cento chilometri più a sud nel bolognese, non apporta alcun beneficio al Polesine.
Ma allora un’Amministrazione provinciale che non ha saputo difendere il proprio territorio e la propria comunità dalla localizzazione di un’opera che, accanto ad un carico ambientale pesantissimo, non apporta alcuna utilità al territorio e alle popolazioni, dovrebbe interrogarsi sulla sua stessa effettiva utilità.
Ed ora attendiamoci un bel Consiglio provinciale a favore della trasformazione a carbone della centrale Enel e della nuova “Porto Marghera” a Ca’Cappello di Porto Viro: così i nostri amministratori preparano e benedicono il saccheggio del Polesine obbedendo agli ordini delle segreterie nazionali dei partiti o in nome di logiche spartitorie locali che nulla hanno a che vedere con l’interesse della comunità.
Così la politica diventa sempre più autoreferenziale e si allontana per sempre dai cittadini.

Hanno aderito:
Comitato Bassopolesano Antiterminal, Porto Viro
Comitato Ambiente e Sviluppo, Cavarzere
Comitato Cittadini Liberi, Porto Tolle
Comitato Intercomunale “Aria Pulita”, Sermide e Carbonara Po
Comitato per la difesa della salute e dell'ambiente, Loreo
Comitato "Villadose per l'Ambiente", Villadose
Italia Nostra, Sezione di Rovigo
LIPU, Delegazione provinciale di Rovigo
Medicina Democratica, Sezione Ferrara e Regionale Emilia-Romagna
Medicina Democratica, Sede Nazionale
WWF Sezione di Rovigo

[seguono le adesioni individuali]

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