Riflessioni su temi di attualità dall'ambiente ai diritti, compresi i diritti degli altri animali.
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30 maggio 2006
Grande Beppe a Ferrara, con Montanari e Pallante
Ieri sera Beppe Grillo era dalle nostre parti, un po' più giù a Ferrara. E noi di Rovigo un po' in ordine sparso ... non potevamo certo mancare.
Si è messo alla balconata lungo le scale cha vanno al palazzo Municipale (l'unico posto da cui potevamo vederlo tutti!). Da lì ci parlava, più spesso gridava ed infieriva bonariamente sui consiglieri e chi ha deciso di lasciare fuori dal Consiglio di Ferrara il Dott. Montanari del Laboratorio Nanodiagnostic di Modena, esperto di nanopatologie.
Perchè mai non lasciar parlare in un Consiglio Comunale un ricercatore di fama internazionale sui danni provocati da processi di combustione ad alta temperatura, come quelle che avvengono nei termovalorizzatori dove si bruciano rifiuti?
E Beppe: "Noi lo vogliamo il Termovalorizzatore e in centro di Ferrara: ma chi lo vuole costruire deve farlo con i suooooi soldi ... non con i mieeeei soldi"
Sembra che la ragione derivi dal fatto che lo Statuto non contempla di far parlare una persona che non fa parte del Consiglio: lo vieta forse? un ostacolo davvero insormontabile!
Si lascia sempre parlare tanta gente dappertutto, e quella che sa si cerca sempre di farla tacere.
A volte penso che il mondo ideale per certi politicanti sia un mondo di ignoranti!
Ma naturalemente serve ben altro per far tacere il Dott. Montanari. Così grazie alla sua esclusione dal consiglio, abbiamo potuto ascoltare tutti quello che aveva da dire, così sulla piazza, tra la gente.
Insieme a loro è intervenuto anche Maurizio Pallante (con lui nella foto) , l'esperto di energia.
Il tempo è trascorso in fretta, tra le risate e gli applausi: Beppe meno male che si sei. Sei tu dalla nostra parte o siamo noi dalla tua?
qui l'articolo del Carlino
27 maggio 2006
Gasdotto: non manca qualcosa?
Non è proprio buffo, ma i lavori per la costruzione del gasdotto procedono perfino in barba alle direttive comunitarie sulla tutela delle aree protette, a favore evidentemente dell'interesse di qualcun altro! Accolgo suggerimenti!
Ma interviene con una diffida l'Avv. Matteo Ceruti di Italia Nostra:
"gli organi regionali e ministeriali competenti e deputati al controllo debbono verificare al più presto l’esistenza di quel documento (cioè la relazione di incidenza sull’ecosistema- nota mia) essenziale, secondo la normativa europea recepita in Italia a tutela Sic e Zps, ovvero zone di particolare interesse ambientale. Se non lo faranno, saranno chiamati a rispondere dei danni che i primi lavori stanno già provocando alle valli del Delta." (vedi articolo di L. Zoli-il Gazzettino di Rovigo 27.5.06)
Traggo qui solo alcuni spunti tra gli importanti passaggi dalla complessa relazione "Lavori di posa delle condottadi collegamento tra il Terminal Marino per GNL al largo di Porto Viro e la stazione di misura di Cavarzere (VE)" elaborata da Eddi Boschetti (tecnico faunista) e da Gustavo De Filippo (pianificatore territoriale) :
"Le Zone di Protezione Speciale (ZPS) ed i Siti d’ Importanza Comunitario (SIC) rispondono alla volontà di tutelare ambienti delicati nel loro insieme ecosistemico; [...] La direttiva 92/43/CEE [cosiddetta "direttiva Habitat" - nota mia] ragiona per habitat e richiede che essi vengano valutati e tutelati come elementi caratterizzati dalla complessa presenza di più sistemi in equilibrio tra loro. Solo grazie alla interazioni fra specie animali e vegetali differenti e stabili interazione consentono all’ambiente di continuare ad esistere e a sopportare i carichi sempre maggiori relativi alle azioni dell’uomo. [...] Dal momento dell’avvenuta perimetrazione, ed in seguito al recepimento della direttiva Habitat [...] si è resa obbligatoria la procedura relativa alla Valutazione d’Incidenza Ambientale, definita ed introdotta dall’articolo 6 della direttiva medesima. [...]
Dal sopralluogo effettuato, risultano evidenti i lavori iniziati per la posa della condotta a servizio del Terminal marino per GNL; opere che stanno comunque producendo gravi effetti pregiudizievoli sugli habitat e sulle specie protette dalle relative direttive del territorio del delta del Po. [...]
Il periodo scelto per l’esecuzione dei lavori risulta pertanto, senza dubbio, il meno indicato rispetto alla tutela delle popolazioni ornitiche nidificanti negli ambienti vallivi del Delta del Po. [...]
Visto il periodo prescelto per l’inizio dei lavori, visti gli interventi messi in atto ed i disturbi fino ad oggi perpetrati, visto l’enorme dispiegamento di mezzi attualmente impiegati nell’esecuzione delle opere, distribuiti in non meno di otto cantieri operanti contemporaneamente, i quali stanno arrecando gravi impatti sull’ambiente e sul paesaggio, si valuta che la prosecuzione di questi lavori di realizzazione del gasdotto nei prossimi mesi potrà arrecare gravissimi pregiudizi agli habitat prioritari a causa:
Nel comunicato il Consigliere Bettin (nella foto a lato) afferma:
“Scopo dell’interrogazione è quello di avviare un controllo immediato della situazione da parte della Regione e di chiedere un urgente provvedimento di sospensione dei lavori in corso. La documentazione oggetto dell’interrogazione l’ho inviata in questi giorni al Ministro dell’Ambiente appena insediatosi perché intervenga anch’esso con un provvedimento analogo di sospensione dei lavori.”
E' molto importante ricordare che l' Italia ha da poco ricevuto una lettera di messa in mora per la possibile violazione proprio della direttiva europea Habitat.
E mentre l'Accademia dei Concordi di Rovigo invita a parlare del Terminal i dirigenti dell'Edison e professori universitari che tranquillizzano tutti (vedi articolo)
(a che serviranno mai le direttive europee?), non è forse più che mai il momento per le nostre istituzioni di intervenire per il rispetto della normativa?
Perchè chi ci tutela, se non lo fanno le istituzioni?
Ma interviene con una diffida l'Avv. Matteo Ceruti di Italia Nostra:
"gli organi regionali e ministeriali competenti e deputati al controllo debbono verificare al più presto l’esistenza di quel documento (cioè la relazione di incidenza sull’ecosistema- nota mia) essenziale, secondo la normativa europea recepita in Italia a tutela Sic e Zps, ovvero zone di particolare interesse ambientale. Se non lo faranno, saranno chiamati a rispondere dei danni che i primi lavori stanno già provocando alle valli del Delta." (vedi articolo di L. Zoli-il Gazzettino di Rovigo 27.5.06)
Traggo qui solo alcuni spunti tra gli importanti passaggi dalla complessa relazione "Lavori di posa delle condottadi collegamento tra il Terminal Marino per GNL al largo di Porto Viro e la stazione di misura di Cavarzere (VE)" elaborata da Eddi Boschetti (tecnico faunista) e da Gustavo De Filippo (pianificatore territoriale) :
"Le Zone di Protezione Speciale (ZPS) ed i Siti d’ Importanza Comunitario (SIC) rispondono alla volontà di tutelare ambienti delicati nel loro insieme ecosistemico; [...] La direttiva 92/43/CEE [cosiddetta "direttiva Habitat" - nota mia] ragiona per habitat e richiede che essi vengano valutati e tutelati come elementi caratterizzati dalla complessa presenza di più sistemi in equilibrio tra loro. Solo grazie alla interazioni fra specie animali e vegetali differenti e stabili interazione consentono all’ambiente di continuare ad esistere e a sopportare i carichi sempre maggiori relativi alle azioni dell’uomo. [...] Dal momento dell’avvenuta perimetrazione, ed in seguito al recepimento della direttiva Habitat [...] si è resa obbligatoria la procedura relativa alla Valutazione d’Incidenza Ambientale, definita ed introdotta dall’articolo 6 della direttiva medesima. [...]
Dal sopralluogo effettuato, risultano evidenti i lavori iniziati per la posa della condotta a servizio del Terminal marino per GNL; opere che stanno comunque producendo gravi effetti pregiudizievoli sugli habitat e sulle specie protette dalle relative direttive del territorio del delta del Po. [...]
Il periodo scelto per l’esecuzione dei lavori risulta pertanto, senza dubbio, il meno indicato rispetto alla tutela delle popolazioni ornitiche nidificanti negli ambienti vallivi del Delta del Po. [...]
Visto il periodo prescelto per l’inizio dei lavori, visti gli interventi messi in atto ed i disturbi fino ad oggi perpetrati, visto l’enorme dispiegamento di mezzi attualmente impiegati nell’esecuzione delle opere, distribuiti in non meno di otto cantieri operanti contemporaneamente, i quali stanno arrecando gravi impatti sull’ambiente e sul paesaggio, si valuta che la prosecuzione di questi lavori di realizzazione del gasdotto nei prossimi mesi potrà arrecare gravissimi pregiudizi agli habitat prioritari a causa:
- della sottrazione di ulteriori superfici umide e zone di transizione pregiate;
- della sottrazione di elevate superfici occupabili da specie ornitiche coloniali, come da bibliografia scientifica;
- della soppressione di elementi vegetazionali di elevato pregio;
- del disturbo diretto all’avifauna protetta."
Nel comunicato il Consigliere Bettin (nella foto a lato) afferma:
“Scopo dell’interrogazione è quello di avviare un controllo immediato della situazione da parte della Regione e di chiedere un urgente provvedimento di sospensione dei lavori in corso. La documentazione oggetto dell’interrogazione l’ho inviata in questi giorni al Ministro dell’Ambiente appena insediatosi perché intervenga anch’esso con un provvedimento analogo di sospensione dei lavori.”
E' molto importante ricordare che l' Italia ha da poco ricevuto una lettera di messa in mora per la possibile violazione proprio della direttiva europea Habitat.
E mentre l'Accademia dei Concordi di Rovigo invita a parlare del Terminal i dirigenti dell'Edison e professori universitari che tranquillizzano tutti (vedi articolo)
(a che serviranno mai le direttive europee?), non è forse più che mai il momento per le nostre istituzioni di intervenire per il rispetto della normativa?
Perchè chi ci tutela, se non lo fanno le istituzioni?
15 maggio 2006
NoCoke: Porto Tolle c'è (con il Polesine)
foto G. Crepaldi
un video sulla manifestazione a Civitavecchia
Articolo dal Gazzettino di Rovigo del 17 maggio 2006
"C'erano anche i Comitati di Villadose, Adria, Porto Viro e Porto Tolle alla manifestazione nazionale contro il carbone che si è tenuta sabato a Civitavecchia . Veri e propri ospiti speciali, a giudicare da
ll'accoglienza ricevuta, tanto che il cartello del comitato di Porto Tolle è stato addirittura posizionato sulla sedia, attualmente vacante a causa del commissariamento del comune, del sindaco laziale. Nel corso del convegno dall'eloquente titolo "No al carbone - nè a Civitavecchia , nè altrove", ringraziati gli organizzatori per l'opportunità di conoscere la realtà locale e di condividere le considerazioni e le preoccupazioni sull'utilizzo del carbone, Giorgio Crepaldi, a nome del Coordinamento provinciale dei comitati per la difesa dell'ambiente, ha dato lettura del documento "Il Delta del Po: parco regionale o parco energetico nazionale?" già presentato il 18 marzo a Rosolina e il 29 aprile a Ca' Vendramin.(...continua l'articolo)"
Seguiamo le vicende dei comitati NoCoke di Tarquinia
14 maggio 2006
Se questo è un Parco ...
In attesa del resoconto e delle foto della manifestazione di ieri a Civitavecchia riporto qui il documento del Coordinamento dei comitati per la difesa dell'ambiente della provincia di Rovigo predisposto in occasione della assemblea di Ca' Vendramin. Si spiega molto sinteticamente quali impianti stanno per sorgere nel Delta, all'interno dei confini del Parco o fuori, ma di poco, compromettendo di fatto la possibilità che si realizzi quell'idea di una ambiente prezioso da valorizzare e da difendere e in cui non è il confine sulla carta che può costituire la differenza sostanziale.
"IL DELTA DEL PO: PARCO REGIONALE O PARCO ENERGETICO NAZIONALE ?
1) CENTRALE ENEL A CARBONE di Polesine Camerini, 3 gruppi da 660 MW cadauno:
7.000 ore (291 gg) di funzionamento/anno a pieno regime con impiego di 3.750.000 ton di carbone, 135.000 ton/anno di calcare, 9.750 ton/anno di urea, 300.000 ton anno di CDR -combustibile da rifuito (prescritto dalla Regione Veneto) o biomasse (proposte dall’Enel),2.738.000 m3/anno di acqua prelevata per il raffreddamento dei condensatori e il funzionamento dei filtri desolforatori, 1 nave deposito in Adriatico da 100.000 ton (4 miglia dalla costa) rifornita da 56 navi carbonifere all’anno, 1.250 chiatte/anno (misura 100x17 metri con portata pari a 3.000 ton), circa 4 al giorno dirette alla darsena della centrale che verrà ampliata per permettere l’attracco contemporaneo di 3 chiatte, 27 navi
all’anno da 5.000 ton provenienti dall’Istria per la fornitura del calcare alla nave deposito dalla quale partiranno 45 chiatte/anno dirette in centrale, il calcare dovrà essere qui continua ... (purtroppo!)
E’ questo il Parco?"
Riporto qui alcuni link ad articoli dal Gazzettino apparsi in questi giorni sul rigetto del Tar della richiesta di sospensiva dei lavori per il gasdotto a Porto Levante:
giovedì 11 maggio 2006 "Spunta una perizia: valli distrutte dai primi lavori e volatili in fuga"
venerdì 12 maggio 2006 "Terminal, il Tar dà via libera ai lavori"
sabato 13 maggio 2006 "Porto Viro Una decisione che suona come una presa in giro"
ed inoltre una bella lettera in cui ci ritroviamo per intero comparsa ieri sul nazionale "Il carbone non risponde ai parametri stabiliti dal protocollo di Kyoto"
13 maggio 2006
Documenti di Ca' Vendramin: il fisico Marco Cervino
E' possibile da oggi vedere la presentazione del fisico del CNR di Bologna Marco Cervino dal titolo: "Energie, Impatti, Conoscenze", da lui usata a Ca' Vendramin il 29 aprile scorso.
Il file è' un po' voluminoso (circa 3 MB), ma per chi ha l'ADSL non serve molto tempo per aprirlo. Buona visione!
Nuovo!
Il testo della relazione di Marco Cervino, da lui stesso riveduto (grazie Marco!), da leggere preferibilmente seguendo le diapositive.
Il file è' un po' voluminoso (circa 3 MB), ma per chi ha l'ADSL non serve molto tempo per aprirlo. Buona visione!
Nuovo!
Il testo della relazione di Marco Cervino, da lui stesso riveduto (grazie Marco!), da leggere preferibilmente seguendo le diapositive.
12 maggio 2006
Manifestazione NOalCarbone: nè a Civitavecchia ... nè a Porto Tolle
Sveglia!Si parte: il 13 maggio è domani.
La manifestazione sarà a Civitavecchia.
Prenderà parte alla manifestazione una fiera e battagliera delegazione del Coordinamento provinciale dei comitati per la difesa dell'ambiente della provincia di Rovigo.
Porteremo il nostro sostegno ai comitati e ai cittadini di Civitavecchia che come noi polesani portano avanti una battaglia giusta contro l'uso del carbone.
Le ragioni sono molte, prima fra tutte la salute.
In programma:
Ore 9:30
Assemblea presso l'Aula R.Pucci, organizzata da Carta e Movimento No Coke Alto Lazio, dal titolo "Energia sociale. Un cantiere nel lazio".
Moderatore: Pierluigi SULLO, Direttore di Carta
Partecipano:
Andrea Masullo, fondatore "Contratto mondiale dell'energia" Serge Latouche, docente Università di Parigi XI Paolo Cacciari, autore del libro "Pensare la decrescita"
Ore 13:30
Pranzo sociale, in piazza Fratti (ghetto).
Ore 15:30
Corteo di tutti i cittadini contro il carbone.
Il corteo si concluderà a piazza Fratti (ghetto), dove sono previsti interventi dei movimenti e delle associazioni.
Ore 18:30
Concerto finale del gruppo "Radici nel cemento" e altre band di musica resistente.
La manifestazione sarà a Civitavecchia.
Prenderà parte alla manifestazione una fiera e battagliera delegazione del Coordinamento provinciale dei comitati per la difesa dell'ambiente della provincia di Rovigo.
Porteremo il nostro sostegno ai comitati e ai cittadini di Civitavecchia che come noi polesani portano avanti una battaglia giusta contro l'uso del carbone.
Le ragioni sono molte, prima fra tutte la salute.
In programma:
Ore 9:30
Assemblea presso l'Aula R.Pucci, organizzata da Carta e Movimento No Coke Alto Lazio, dal titolo "Energia sociale. Un cantiere nel lazio".
Moderatore: Pierluigi SULLO, Direttore di Carta
Partecipano:
Andrea Masullo, fondatore "Contratto mondiale dell'energia" Serge Latouche, docente Università di Parigi XI Paolo Cacciari, autore del libro "Pensare la decrescita"
Ore 13:30
Pranzo sociale, in piazza Fratti (ghetto).
Ore 15:30
Corteo di tutti i cittadini contro il carbone.
Il corteo si concluderà a piazza Fratti (ghetto), dove sono previsti interventi dei movimenti e delle associazioni.
Ore 18:30
Concerto finale del gruppo "Radici nel cemento" e altre band di musica resistente.
10 maggio 2006
Per Un'altra TV
Mentre si va a formare il nuovo governo vorrei aggiungermi ad una richiesta per niente trascurabile: la promessa di assicurare davvero pluralismo,libertà, obiettività, imparzialità nell'informazione.
Tutti noi ricordiamo come E. Biagi, M.Santoro, S. Guzzanti e D.Luttazzi sono stati ignobilmente "licenziati" dalla TV pubblica. E quello che è peggio è che niente è stato fatto di nascosto e tutto è avvenuto davanti agli occhi di tutti, come se fosse lecito. E oltre al danno la beffa: sono stati fatti passare come indegni di lavorare per il servizio pubblico, solo perchè cercavano di mostrare un mondo diverso e magari più reale di quello che ogni giorno tra canti, balli e veline, il porta a porta, semiinterviste in ginocchio, fattorie e grandi fratelli, quiz da idioti, ci voleva propinare la "tv deficiente", secondo la fulminante definizione della Signora Franca Ciampi.
Esiste a questo proposito una proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del settore radiotelevisivo "Per un altra TV" proposta tra gli altri da Tana de Zulueta, Sabina Guzzanti, Marco Travaglio e Curzio Maltese. La proposta mira a limitare molto l'influenza dei partiti sul servizio pubblico.
Ciò avviene secondo l'art 71 della costituzione che permette al popolo italiano di proporre direttamente una legge, con la sottoscrizione di almeno 50000 elettori. Perciò bisogna firmare, come dice anche Beppe Grillo nel suo blog.
I comitati stanno raccogliendo le firme secondo questo calendario, ma la raccolta è aperta a tutti secondo le modalità indicate per la raccolta delle firme
Questo il blog del comitato più vicino
Adoperiamoci come possiamo per far giungere la legge in parlamento.
Nella foto Marco Travaglio e Curzio Maltese ieri sera a Conselve dove, tra un folto pubblico e i banchetti per la raccolta delle firme, hanno presentato i loro nuovi libri: Le mille balle blu e Come ti sei ridotto
Tutti noi ricordiamo come E. Biagi, M.Santoro, S. Guzzanti e D.Luttazzi sono stati ignobilmente "licenziati" dalla TV pubblica. E quello che è peggio è che niente è stato fatto di nascosto e tutto è avvenuto davanti agli occhi di tutti, come se fosse lecito. E oltre al danno la beffa: sono stati fatti passare come indegni di lavorare per il servizio pubblico, solo perchè cercavano di mostrare un mondo diverso e magari più reale di quello che ogni giorno tra canti, balli e veline, il porta a porta, semiinterviste in ginocchio, fattorie e grandi fratelli, quiz da idioti, ci voleva propinare la "tv deficiente", secondo la fulminante definizione della Signora Franca Ciampi.
Esiste a questo proposito una proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del settore radiotelevisivo "Per un altra TV" proposta tra gli altri da Tana de Zulueta, Sabina Guzzanti, Marco Travaglio e Curzio Maltese. La proposta mira a limitare molto l'influenza dei partiti sul servizio pubblico.
Ciò avviene secondo l'art 71 della costituzione che permette al popolo italiano di proporre direttamente una legge, con la sottoscrizione di almeno 50000 elettori. Perciò bisogna firmare, come dice anche Beppe Grillo nel suo blog.
I comitati stanno raccogliendo le firme secondo questo calendario, ma la raccolta è aperta a tutti secondo le modalità indicate per la raccolta delle firme
Questo il blog del comitato più vicino
Adoperiamoci come possiamo per far giungere la legge in parlamento.
Nella foto Marco Travaglio e Curzio Maltese ieri sera a Conselve dove, tra un folto pubblico e i banchetti per la raccolta delle firme, hanno presentato i loro nuovi libri: Le mille balle blu e Come ti sei ridotto
Sciopero fiscale?
E' trascorso un mese dalle elezioni. Io ancora non ho festeggiato come si deve e ringraziando per come miracolosamente sono andate le cose, se devo essere sincera tengo ancora le dita incrociate.
Anche oggi l'ex Presidente del Consiglio non la smette di provocare "irritazione" nella metà+1 degli italiani e con la scusa che non gli piace niente di questa nuova maggioranza, e naturalmente nemmeno il nuovo Presidente della Repubblica per quanto stimabile, minaccia quello che più o meno segretamente vorrebbero fare non stop moltissimi italiani : lo "sciopero" fiscale
"ove vi sia un comportamento da parte della sinistra che noi ritenessimo dannoso per il Paese, in questo caso metteremo in campo tutte le possibilità che in ambito democratico esistono per resistere a provvedimenti che non ritenessimo utili al Paese....».
Una domanda : c'è differenza tra un eventuale sciopero fiscale e l'evasione fiscale?
scrivetemi per chiarirmi questo dubbio.
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