Mentre si va a formare il nuovo governo vorrei aggiungermi ad una richiesta per niente trascurabile: la promessa di assicurare davvero pluralismo,libertà, obiettività, imparzialità nell'informazione.
Tutti noi ricordiamo come E. Biagi, M.Santoro, S. Guzzanti e D.Luttazzi sono stati ignobilmente "licenziati" dalla TV pubblica. E quello che è peggio è che niente è stato fatto di nascosto e tutto è avvenuto davanti agli occhi di tutti, come se fosse lecito. E oltre al danno la beffa: sono stati fatti passare come indegni di lavorare per il servizio pubblico, solo perchè cercavano di mostrare un mondo diverso e magari più reale di quello che ogni giorno tra canti, balli e veline, il porta a porta, semiinterviste in ginocchio, fattorie e grandi fratelli, quiz da idioti, ci voleva propinare la "tv deficiente", secondo la fulminante definizione della Signora Franca Ciampi.
Esiste a questo proposito una proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del settore radiotelevisivo "Per un altra TV" proposta tra gli altri da Tana de Zulueta, Sabina Guzzanti, Marco Travaglio e Curzio Maltese. La proposta mira a limitare molto l'influenza dei partiti sul servizio pubblico.
Ciò avviene secondo l'art 71 della costituzione che permette al popolo italiano di proporre direttamente una legge, con la sottoscrizione di almeno 50000 elettori. Perciò bisogna firmare, come dice anche Beppe Grillo nel suo blog.
I comitati stanno raccogliendo le firme secondo questo calendario, ma la raccolta è aperta a tutti secondo le modalità indicate per la raccolta delle firme
Questo il blog del comitato più vicino
Adoperiamoci come possiamo per far giungere la legge in parlamento.
Nella foto Marco Travaglio e Curzio Maltese ieri sera a Conselve dove, tra un folto pubblico e i banchetti per la raccolta delle firme, hanno presentato i loro nuovi libri: Le mille balle blu e Come ti sei ridotto
Nessun commento:
Posta un commento