L'incontro organizzato giovedì scorso 20 novembre in Accademia dei Concordi dal gruppo del SAE (segretariato attività ecumeniche) di Rovigo dal titolo "Tutti contro Dio - vecchie e nuove critiche alla fede e alla religione", relatore Paolo Ricca, ha avuto ampia partecipazione di pubblico. Ricca, spesso ospite del programma radiofonico di Radio3 "Uomini e profeti", è un noto teologo valdese, professore presso la facoltà valdese di teologia a Roma.
Lungo la storia dell'uomo fede e religione sono sempre state oggetto di critica da parte di filosofi e di scienziati che spesso hanno cercato di dimostrare l'inconsistenza della fede. Tuttavia in questa costante contrasto secondo il teologo Dio vince.
Nel suo intervento Ricca risponde alle recenti critiche mosse dal matematico Piergiorgio Odifreddi attore del libro"Perchè non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)"per cui la fede imbriglierebbe la mente impedendole di ragionare liberamente e a Richard Dawkins autore del libro "L'illusione di Dio, le ragioni per non credere", per cui la fede sarebbe una necessaria illusione che si creano gli uomini, capace unicamente di provocare guerre e catastrofi.
Secondo Ricca la religione può essere superstiziosa e imbrigliare la mente, ma in verità è l'uomo che talvolta non è capace di essere libero nel suo pensare. Innegabile poi è che la religione diventi sempre più spesso, fondamentalismo, alimentando divisioni.
Del resto è lo stesso mondo cristiano spesso e volentieri a non sapere dare buon esempio. Infine secondo il teologo valdese di sicuro la fede è libera e non spinta da alcuna necessità. Per lui la fede è una esperienza così forte che cambia la vita, spesso anche a chi vive felicemente e non ha bisogno di nulla.
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