Oggi a Vicenza si attende una grande anzi grandissima manifestazione di pace, ma soprattutto di democrazia. Spero che non accadano incidenti perchè altrimenti qualcuno potrebbe distrarre la discussione sulle "frange estremiste della sinistra radicale"...
Il lavoro di comunicazione delle ragioni della legittima protesta contro la costruzione di una nuova base militare nell'unica area verde rimasta a due passi dal centro di Vicenza, sembra essere riuscito a passare anche attraverso la selva della propaganda mediatica trasversale che vorrebbe trasformare in antiamericana anche la più pacifica voce di critica a decisioni tutte italiane.
Cari americani non abbiamo nulla contro di voi. Possiamo anche essere contrari alla politica estera di Bush della guerra permanente e preventiva, delle bugie all'ONU su armi di distruzione di massa inesistenti, sul concetto di esportazione della democrazia. Ma del resto quanti americani sperano nelle prossime elezioni di mandare a casa questo Presidente?
Questo però c'entra poco con la protesta per la base di Vicenza: perchè si tratta fondamentalmente di una battaglia per la difesa del diritto dei cittadini di poter contribuire alle scelte della propria città contro chi governa il territorio senza dare ascolto alla propria gente.
Insomma una questione di democrazia e di partecipazione, parole ovunque molto usate ma anche qui sempre meno praticate.
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