Fra noi docenti tira una forte aria di rassegnazione. La riforma sulla scuola propagandata come epocale sta per avviarsi tra mille incognite non di piccolo conto. Ma tanto sparare sugli insegnanti è da tempo uno sport molto praticato, e nessuno ci difenderà. Di epocale c'è di sicuro la nostra incapacità di reagire.
Qualcuno resiste nel fare domande, pretendere chiarezza e magari un po' di rispetto. Anche per sapere quale materia di cui conosciamo vagamente il nuovo nome andremo ad insegnare fra qualche mese alle nostre classi prime. Il ministro, da buon italiano, confida probabilmente sulla nostra capacità di improvvisare. Tanto in prima linea ci siamo noi, con i ragazzi e le famiglie piene di sogni e di tante idee confuse dalla propaganda mediatica sul merito, la quota di flessibilità, l'insegnamento laboratoriale, le lingue.
Qui un bell'intervento tutto sui fatti di A.M. Bellesia, da La Tecnica della scuola, sulla riforma.
Nessun commento:
Posta un commento