25 giugno 2008

Ca' Cappello: In-Giustizia amministrativa


Sembra che il Consiglio di Stato abbia dato ragione al comune di Porto Viro e al suo legale avvocato Luigi Migliorini nel ricorso presentato dalle associazioni e dai comitati ambientalisti contro il progetto di una mega area industriale di quasi 4 milioni di metri quadrati in località "Ca' Cappello" (vedere il post del 4 marzo 2006).
Non avevamo ancora finito di fare i nostri primi timidissimi e cauti quasi-complimenti (a dita incrociate- timeo danaos) al comune di Porto Viro per la disponibilità dimostrata nel sostenere la contrarietà al carbone di Porto Tolle! ...
A Porto Viro ci sarà quindi il Terminal gasiero  (in costruzione- ascolta qui a fianco Luigi Flamini, presidente del "comitato anti Terminal" che spiega di cosa si tratta) e una mega area industriale. Niente male per essere uno dei comuni del Parco veneto del Delta del Po! 
Secondo il vicesindaco Geremia Gennari, fervido sostenitore dell'area industriale, il problema non si pone, visto che è appena lì, fuori dai confini del Parco. Vuoi vedere che è per questo che il consiglio di Stato gli ha dato ragione? 
Del resto l'avvocato Migliorini,  che è anche grande amico del presidente della Regione Galan, come lui ci ricorda sempre nella sua rubrica  del Corriere, curava questa causa mentre era Commissario straordinario del Parco ; il vice-presidente del Parco è Geremia Gennari in persona ... Il presidente del Parco è il presidente della Provincia ...
Quindi non chiedetevi perchè l'ente Parco non dice una parola ...

21 giugno 2008

Straordinaria lezione di Gianni Mattioli su nucleare e clima

In attesa del filmato (che metteremo presto a disposizione) della straordinaria conferenza di Gianni Mattioli sull'energia di ieri sera a Porto Viro, scrivo qui le mie impressioni a caldo. Vado a memoria.
C'era gente persino in piedi. Presenti molti amministratori, alcuni poi anche intervenuti nel dibattito. Coordinava G. Ceruti, noto avvocato ambientalista ed ex-parlamentare verde.

Dopo i saluti dell'assessore Pregnolato del Comune di Porto Viro, ha parlato A. Fioravanti, assessore all'ambiente del comune di Taglio di Po, illustrando i progetti di risparmio energetico in corso nel suo comune. Il primo utilizza una società ESCO che fornisce il progetto di adeguamento energetico degli edifici comunali e i finanziamenti per la sua realizzazione, soldi che poi la società recupera nel corso della durata del contratto senza alcuna spesa per il comune. Altri interventi sono la costruzione di due grandi tetti fotovoltaici su edifici comunali (tra cui il palazzetto dello sport) e la certificazione ambientale. Il comune risparmia sui costi dell'energia utilizzata per i propri consumi e ne produce in proprio dalle fonti rinnovabili.

La parola quindi è passata al prof. Gianni Mattioli, fisico nucleare e docente presso l'Università "La Sapienza" di Roma, che ha introdotto la sua relazione indicando prima di tutto una necessità: quella di trasferire le informazioni, di diffonderle (e io modestamente sto facendo la mia parte) in maniera da garantire a tutti di capire meglio la realtà in cui viviamo ed i suoi problemi. Partendo dai mutamenti climatici e dagli equilibri stabili e precari, la sua ampia relazione ha toccato gli aspetti cruciali del problema energetico nel nostro Paese, con uno sguardo all'Europa, nell'ambito della quale esistono trattati che ci vincolano alla riduzione delle emissioni, al risparmio energetico, all'incremento delle fonti rinnovabili.

Il professore ha poi parlato del carbone come fonte energetica a basso costo, unico vantaggio per le aziende dell'energia, ma non per noi cittadini. Il suo discorso è poi proseguito con una lunga cronistoria dei fatti italiani legati allo sviluppo del nucleare e alla sua crisi successiva, a partire dalla fine degli anni Settanta, in cui gli Stati Uniti smisero di costruire nuove centrali. Infatti la valutazione del rischio conseguente all'impiego del nucleare lo ha reso poco conveniente. Poichè "il limite massimo ammissibile di radiazioni è quella dose di radiazione a cui sono associati effetti somatici o genetici che si considerano accettabili, a fronte dei benefici economici associati con le attività delle radiazioni", il rischio è accettabile solo se il bilancio è positivo. Per l'Italia, dove in quegli anni era rimasta attiva solo la centrale nucleare di Montalto di Castro, si valutarono i pro e i contro nel dover gestire le scorie radioattive e il governo ragionevolmente decise che non conveniva.
Nel 2005 Bush ha lanciato una nuova legge per enormi incentivi per impianti nucleari. Ha aggiunto poi ulteriori compensazioni nel caso di cantiere lungo. Oggi il gigante energetico Exxelon afferma che con i giganteschi incentivi di Bush forse ci saranno nuovi impianti.
Oggi il nucleare garantisce circa il 6% dell'energia mondiale. AIEA ci dice che uranio fissile ce n'è per 40 anni e prevede che il peso complessivo dell'energia nucleare scenderà in futuro intorno al 5%.
Il problema delle scorie radioattive rimane tuttora irrisolto e va messo effettivamente nel calcolo dei rischi per determinare i costi per ogni chilowattora.

Il professore ha concluso con un accorato appello alla necessità di utilizzare le fonti rinnovabili. "Se il governo italiano deciderà effettivamente di aumentare la produzione energetica dal nucleare, rimarrà la necessita di aumentare l'utilizzo delle fonti rinnovabili, che possono certamente garantire l'occupazione: potrebbero partire imprese per la produzione, la installazione, la manutenzione di impianti solari anche a Porto Tolle?"
Il coordinatore Gianluigi Ceruti rivolgendosi in particolare ai giornalisti presenti ha detto che è il momento di garantire la controinformazione in tutta Italia dando risalto alla serata anche sui giornali nazionali. E rivolgendosi all'associazione Articolo 21 ha chiesto espressamente che la RAI garantisca una informazione pluralistica.
Alla fine Mattioli ha affermato che carbone e nucleare sono scelte "non praticabili", ma questo non significa che allora lo scenario sia facile: "appena si scende sul terreno organizzativo, economico [...] si deve comprendere quanto sia difficile la strada delle energie alternative. Una strada obbligata ma difficile che si può portare avanti solo se c'è una partecipazione consapevole."

L'incontro si è concluso con una calorosa, lunga e applauditissima ovazione finale.

Cliccare qui  per ascoltare: l'introduzione di G. Ceruti, la relazione di Gianni Mattioli e la sua replica finale alle domande del pubblico:

17 giugno 2008

Energia: il futuro è nel nucleare? Conferenza con il fisico Gianni Mattioli

Bene. Per chi si è stancato di sorbirsi il martellamento quotidiano e monotono dei media sulla necessaria ineluttabilità del nucleare, comprese le numerose fandonie a buon mercato, il coordinamento dei comitati organizza una interessante, anzi imperdibile conferenza con un esperto nel settore: il fisico Gianni Mattioli (forse ne saprà un po' di più della nostra Marcegaglia, cosa dite!?!).

La conferenza si tiene venerdì prossimo 20 giugno alle ore 20.30 in sala Eracle a Porto Viro. La conferenza sarà coordinata dal noto avvocato ambientalista, padre della legge quadro sulle aree protette, Gianluigi Ceruti.
Interverranno inoltre il sindaco D. Mancin (centro destra) e l'assessore del comune di Taglio di Po Alberto Fioravanti (centro sinistra).
Qui a fianco la locandina.

07 giugno 2008

Quell'ambientalista di Galan

Da tempo mi chiedo quando questa storia della conversione a carbone della centrale di Porto Tolle avrà la sua conclusione.
Sia chiaro: per me qui è del tutto improponibile la sua realizzazione e sono convinta che nessuno liberamente possa compiere una scelta simile per il nostro delta. Ma logiche miopi, nutrite da interessi trasversali, possono invece spingere chi è deputato alle decisioni ad accettare anche la peggiore delle soluzioni. Non si può rimanere in silenzio e rassegnarsi ad una lunga attesa in cui le generazioni che verranno chiederanno il conto a chi ha svenduto il territorio, senza rispetto dei luoghi e del patrimonio di tutti, valori imprescindibili saldamente legati alla vita delle persone. Le lunghe proteste della popolazione che non si arrende all'ingiustizia di una politica che agisce per salvare e riprodurre se stessa, invece che per il bene comune, certamente incrementano la consapevolezza collettiva sulla necessità di un cambiamento.
Nel caso di Porto Tolle, Enel ha finora potuto contare su di uno schieramento trasversale dei partiti più grossi a tutti i livelli. E alle amministrative di Porto Tolle ha vinto Finotti (sindaco uscente prima appoggiato dal centrosinistra) con uno schieramento di forze che vanno dal PD ad AN a una parte di FI, segno inequivocabile delle rispettive volontà di gestire tutti insieme la questione "centrale". Galan un anno fa stringeva il patto per il carbone con il sottosegretario Letta dell'Unione. Si parlava a quel tempo di uno scambio per velocizzare le procedure per la costruzione di autostrade. In questi giorni è arrivato in Consiglio regionale veneto un emendamento a un collegato alla finanziaria in cui i consiglieri del PD C.A.Azzi e Frigo chiedono al consiglio regionale l'interpretazione autentica dell'art. 30 della legge sul Parco (L.R. 36/97). L'articolo in questione sembra capace di creare problemi ai fautori del carbone, anche se i commissari della commissione VIA regionale se ne sono fatti un baffo. Ma si è tuttora in attesa dell'esito della commissione VIA nazionale, che forse potrebbe avvalersi di quell'articolo in cui si precisa che l'alimentazione delle centrali nei comuni del Parco deve essere di un combustibile con un impatto ambientale pari o inferiore a quello del metano. In ogni caso il Presidente Galan è apparso all'apertura del Consiglio regionale, dichiarandosi contrario all'emendamento - che non avrebbe votato - e alla conversione a carbone della centrale di Porto Tolle "per cui la commissione regionale si è già espressa; per cui non c'è stato nessun confronto con il governo: quali sarebbero i vantaggi?" ed inoltre "il Veneto si trova in una situazione di equilibrio energetico, essendo autosufficiente e fra pochi mesi avremo il Terminal gasifero unico in Italia, che permetterà di fonti di approvvigionamento diversificate".
Un bel colpo di scena se non è solo fumo negli occhi: perché questi improvvisi cambi di orientamento? Un Galan improvvisamente ambientalista, oppure si vuole solamente alzare il prezzo? Prima si parlava di 25 milioni di euro per la Regione da parte di Enel. Più si diceva una ventina per il comune di Porto Tolle. E ora?
Del resto Galan ha offerto il Veneto anche per il nucleare, un ambientalista "doc". In ogni caso il PD polesano sembra essere rimasto un po' di stucco: Galan più ambientalista di loro? (non ci vuole poi molto ... )
Ma la storia non finisce certo qui, sono anni che va avanti, tra una campagna elettorale e l'altra. E la prossima.

03 giugno 2008

FAO: un piano globale contro la fame nel mondo


Oggi Roma è sede di una conferenza internazionale della FAO per affrontare i problemi della crescita dei prezzi dei beni alimentari, dei cambiamenti climatici e della sicurezza ambientale.
La massiccia conversione dell'agricoltura verso la produzione dei biocombustibili, come in Brasile ma anche negli Stati Uniti, e la conseguente riduzione della produzione di cibo, sembra essere all'origine della crescita dei prezzi degli alimentari che diventa dramma per i paesi più poveri, che non sono in grado di provvedere da soli, come alcuni Paesi africani dove solo una piccolissima parte del territorio è coltivato.
L'ONU con il suo Segretario generale Ban Ki-moon  propone un piano di azione globale  in cui tutti gli Stati del mondo, anche i peggiori, possono mostrarsi generosi verso i più poveri.

Leggi  negli approfondimenti sotto in questa pagina  la lettera di Ban Ki-moon "Through Africa with hope"

Se vuoi passare dalla teoria alla pratica  puoi subito fare Un gesto di solidarietà per il Burkina-Faso

01 giugno 2008

Nucleare: la parola a Carlo Rubbia

Cosa ne dite se dopo aver sentito parlare tutti, sulla questione del nucleare diamo la parola al professor Carlo Rubbia, fra l'altro Nobel per la fisica?
Ieri nel Corriere della sera Carlo Rubbia risponde a quanti non sono disponibili a riconoscergli autorità in materia o affermano che sul nucleare non c'è alcun problema, come il prof. Veronesi che afferma che il timore per le radiazioni è infondato. Strano, mi sembrava che le radiazioni ionizzanti fossero agenti cancerogeni riconosciuti dalla classificazione internazionale!
Alla scienza spetterebbe l'ultima parola, sempre che sia libera da condizionamenti.