26 aprile 2007

Anche i medici No coke conoscono il loro mestiere

Finalmente i medici dei comitati No coke trovano ascolto nei livelli più alti delle Istituzioni. Temevo che essere medico dei comitati No coke potesse togliere qualcosa a questa nobile professione, visto che costoro da anni, con dati alla mano, continuano a ripetere che bruciare il carbone fa male alla salute, senza essere presi nella dovuta considerazione.

Ma è di oggi il comunicato (qui sotto) in cui sembra che il Ministro Turco (nella foto) in persona abbia raccolto i dati forniti dai medici NoCoke.

E io mi domando: Se si dimostra che il carbone farà troppo male nel Lazio, potrà mai far bene a Porto Tolle?

"26 aprile 2006
LA SALUTE DEL TERRITORIO NELLE MANI DEL MINISTRO LIVIA TURCO.

Il tavolo tecnico recepisce tutti i documenti prodotti dai medici dei comitati.

Pienamente acquisiti i dati forniti dai medici dei comitati no coke al tavolo tenutosi questa mattina al Ministero della Salute. Ora la Ministro Turco dovrà esprimere in tempi brevi un documento di richiesta al Ministero per lo Sviluppo Economico per rivedere la Valutazione d’Impatto Ambientale e per riaprire la conferenza dei servizi.

I medici dei comitati hanno sottoposto ai rappresentanti del Ministro e ai tecnici del Ministero nuovi dati, oltre a quelli già in loro possesso, sui danni prodotti dalla combustione del carbone. Molta importanza è stata data al tema della radioattività, mai affrontato sino ad ora nelle valutazioni precedenti, e alla conseguente necessità di un’ulteriore verifica sul territorio. Viene così alla ribalta un tema del tutto nuovo, quello della radioattività prodotta da una centrale a carbone, superiore persino a quella che produrrebbe una centrale nucleare. L’impatto radioattivo, se la centrale venisse realizzata, si andrebbe ad aggiungere alle emissioni nocive derivanti dalla combustione del carbone e alle conseguenti ricadute sul territorio di sostanze inquinanti.

Dall’incontro è emersa anche la necessità, non più rinviabile, di procedere ad un monitoraggio accurato sia sui lavoratori che sulla popolazione, per verificare l’arsenicosi cronica ed iniziare a rispettare così le leggi vigenti sul controllo dei livelli di arsenico.

Ma c’è di più: gli esponenti ministeriali hanno confermato l’impegno della Turco per realizzare una valutazione preventiva del danno, calcolata in rapporto alla quantità di emissioni inquinanti presenti nella Via, tenuto conto anche del fatto che il territorio vanta purtroppo un alto tasso di morti per tumore.

Ora la palla passa al Ministro; tutta la documentazione prodotta confluirà all’attenzione della Turco, che dovrà valutare sul da farsi. Certo, la mole di dati e i risultati sono rilevanti e difficilmente potranno essere ignorati. Ora il Movimento No Coke si aspetta che il Ministro per la Salute faccia lo stesso passo compiuto qualche giorno fa dal Ministro Pecoraro Scanio, che martedì scorso aveva richiesto a Bersani la riapertura della Via e della conferenza dei servizi.

Finalmente le analisi e le ricerche del comitato dei medici sono state recepite con attenzione dalle istituzioni.

Il movimento no coke apprendendo dal comunicato ufficiale del Ministero della salute che insieme ai dati emersi al tavolo di oggi verranno valutati anche i dati forniti da ENEl.

Rimaniamo in attesa di conoscerne i contenuti qualora non fossero quelli ufficiali riportati nella VIA.

Il territorio ha pagato già il 30% in più di mortalità per tumori rispetto la media regionale,il miglioramento dello stato di salute di cui parla Enel si potrà avere riducendo il numero degli impianti responsabili di ricadute negative sul territorio e comunque non utilizzando combustibili fossili obsoleti come il carbone.

L’unica energia pulita che potrebbe migliorare le condizioni sanitarie del nostro territorio è solo l’enrgia prodotta dal sole.

Nel frattempo la protesta continua e non si fermerà per questi risultati comunque parziali; continuano le occupazioni di molti consigli comunali del comprensorio e sono in preparazione nuove manifestazioni per rilanciare una nuova fase di lotta. Tutto questo mentre a Tarquinia ancora un gruppo di persone continua nello sciopero della fame ad oltranza, dopo che ieri i medici avevano fermato due scioperanti che avevano iniziato il digiuno il 29 marzo scorso. A Cerveteri poi, proprio questa mattina, il consigliere Alessio Pascucci , in sciopero da undici giorni, ha accusato un malore ed è stato soccorso e trasportato in ospedale.

Movimento no coke Alto Lazio-Comitato dei medici contro il carbone"


2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' possibile chiedere all' ordine provinciale dei medici qual'è la loro opinione sul carbone?
E' possibile chiederlo all'ASL???

Maria Luisa Rizzato ha detto...

E' una buona idea.