Sabato siamo stati presenti tra il pubblico ad Adria dov'era riunita la Comunità del Parco. Una cinquantina di persone, in rappresentanza dei comuni e delle principali istituzioni e associazioni.
Sembra che mai la comunità , prevista peraltro dalla legge regionale istitutiva del Parco stesso, si fosse insediata prima d'ora: non è male dopo 9 anni dalla "nascita" del Parco del Delta del Po veneto.
Lo scopo della riunione era di decidere cosa fare della bozza del Piano del Parco, pronta già da un paio d'anni, ma lasciata lì a macerare fino ad essere ora considerata unanimemente del tutto inadeguata e da modificare profondamente.
Sembra che il Parco sia un concetto ormai in generale accettato ma temo nel senso che ognuno sembra credere di poter stabilirne i confini e le attività consentite oppure no, come se non esistessero delle regole. Un Parco naturale non può diventare il Parco dei divertimenti (tanto per dirne una di attualità visto che nel nostro Delta, nella Sacca di Scardovari - comune di Porto Tolle- saranno fatti esplodere i fuochi d'artificio per ben 4 serate per il campionato italiano dei fuochi d'artificio: un atto davvero rispettoso dei luoghi e degli uccelli che vivono nella Sacca).
Sul Parco ci sono comunque ancora una grande diffidenza e timori, spesso del tutto ingiustificati, più spesso strumentalizzati, in cui la politica avrebbe certamente avuto un grande margine di intervento in tutti questi anni, se ci fosse mai stata una reale intenzione di andare fino in fondo.
Spero che l'importante incontro di venerdì 16 con Ceruti e Manzolli contribuisca ad accrescere le nostre conoscenze sull'importanza della protezione e della conservazione della natura. Un po' di sana cultura ambientalista non guasta proprio a nessuno, anzi sarebbe auspicabile anche tra chi si occupa del Parco!
Nel frattempo il Deputato Luana Zanella (nella foto a lato) deposita una interrogazione al Ministro all'ambiente A. Pecoraro Scanio sui lavori del gasdotto: è tutto regolare o sarebbe proprio il caso di sospendere i lavori?
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