17 giugno 2006

Assindustria, Energia e Informazione... di parte


Abbiamo partecipato ieri al Censer a Rovigo al convegno pubblico di Assindustria. Tema del giorno i massimi sistemi, cioè l'Energia: quanto è utile e necessario produrne sempre di più abbassando i costi; ciò darebbe vantaggi anche ai cittadini (vi ricordate mai che il costo della bolletta ci sia stato abbassato una volta?), cosa che sarà senz'altro fatta anche grazie all'indispensabile rigassificatore e all'uso del carbone. E basta con tutti questi intoppi burocratici che rallentano i lavori e soprattutto in Veneto sta diventando impossibile realizzare questi importanti e utili a tutti progetti.
Per tutti i relatori - Marcegaglia (vicepresidente di Confindustria), Nini (Terminal GNL Adriatico) e Veglio (Enel Spa) - dichiarazioni assenti di qualsiasi riferimento specifico al fatto che si parla del Delta del Po, e di un'area protetta dove - non se ne sono mai accorti o lo dimenticano sempre - ci sarebbe un Parco.
Strano, almeno la Marcegaglia non era contraria al rigassificatore di Porto Levante fino a poco tempo fa? Non era lei che per conto della Associazione Comunione Isola di Albarella scriveva ancora nel 2001 a tutti, ai ministri, ai senatori , ai deputati e a tutti gli associati affermando che "al di là del rispetto di tutti i requisiti circa l'impatto ambientale e la sicurezza, ciò non conta assolutamente nulla per quanto attiene l'immagine turistica del territorio che ne uscirà gravemente danneggiata"?
Anche Reato Presidente di Assindustria Rovigo non se lo ricordava, e che esiste un Parco è toccato farlo presente al prof. Flamini del comitato antiTerminal, che ha difeso la posizione degli ambientalisti contrari a queste opere appunto nel Delta del Po, in una delle zone umide più importanti d'Europa, dove esiste il Parco regionale del Delta del Po veneto, e dove il territorio avrebbe tutti i requisiti per essere valorizzato prima di tutto proprio per gli aspetti naturalistici e con un turismo di qualità. (Vedi articolo del Gazzettino di oggi di F. Pavan)
Per tutto questo sono stata impressionata dal servizio del famoso giornalista Crovato mandato in onda oggi dal TG-Veneto: nessun riferimento all'intervento di Flamini per i comitati ambientalisti. Caro Crovato, è forse un caso?
Nel servizio particolarmente "raccapriccianti" considero le dichiarazioni dell'assessore regionale Marangon (che se sta parlando di noi dimostra uno scarso senso della realtà!) e che riporto qui fedelmente, a futura memoria:
"Inconvenienti ci sono solo sull'aspetto ideologico della sinistra antagonista e di ambientalisti radicali che dicono no a tutto e su questa posizione hanno portato un po' di terrorismo nelle popolazioni locali."

Detto questo mi preparo alla biciclettata di domani. E invito tutti, ma proprio tutti. Anche Marangon.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma davvero il Presidente di Assindustria di Rovigo si chiama Reato ? Proprio così ? Anche all'anagrafe o è un nome d'arte ?