Ieri il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è giunto a Porto Viro per inaugurare il primo rigassificatore off shore in Italia, arrivato via mare dalla Spagna nei giorni scorsi. Molti vogliono prendersi i meriti dell'impresa perchè sembra che da questo per l'Italia inizi una nuova era energetica con una maggior capacità di fronteggiare crisi del gas e con vantaggi per l'abbassamento dei prezzi. Sarà vero? Ognuno farà i suoi conti in bolletta.
Il ministro delle infrastrutture C. Scajola ne ha approfittato per riconfermare la volontà di realizzare la centrale a carbone di Porto Tolle, mentre Berlusconi ha promesso un piano energetico nazionale per la primavera prossima. Sarebbe ora che ci fosse un Piano. Tuttavia la ricetta che prevederebbe la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e un incremento delle rinnovabili, insiste sulla ripresa del nucleare.
Ma se molti festeggiano e si fanno i complimenti, alcuni lo fanno anche in virtù dei 12 milioni di euro di compensazione ricevuti in cambio per il Polesine, come probabilmente il presidente F. Saccardin che, difendendosi dall'attacco di Galan, afferma "Galan dovrebbe invece riconoscere che è anche merito mio se si è giunti a questo punto, più volte ho messo a rischio la mia amministrazione. Ora si lascino le polemiche alle spalle e diventi un'opportunità per il territorio".
Rimangono parecchi dubbi sui rischi e soprattutto sulla opportunità di costruire un tale impianto davanti a Porto Levante. Il coordinamento dei comitati per la difesa dell'ambiente manifesta dubbi e contrarietà, cercando di contribuire all'informazione dei cittadini, con un volantinaggio in città. Qui il volantino dei comitati.
Scajola nel suo discorso ha parlato anche del rigassificatore di Livorno affermando che i lavori, stoppati dalla sentenza del Tar Toscana, ora riprenderanno per una ordinanza del Consiglio di Stato che ha sospeso l'efficacia della sentenza.
Qui da Carta l'articolo di Francesco Casoni
Qui un articolo scritto da Matteo Ceruti sulla sentenza del Tar Toscana che ha bloccato temporaneamente i lavori del rigassificatore di Livorno per la mancanza della partecipazione dei cittadini
Le ragioni della contrarietà al terminal in un video del Coordinamento dei Comitati
rigassificatore porto levante
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