20 marzo 2010

Lega: uno stile sempre più inconfondibile

La campagna elettorale si infervora. I candidati hanno fatto pervenire alle famiglie dépliant coloratissimi, brochure, "santini" di tutte le taglie per farsi propaganda.
Poche le parole, slogan semplici e più o meno indovinati, ma tanto nessuno legge con attenzione. Quello che conta è soprattutto l'immagine, necessariamente ritoccata.
I simboli delle liste, vecchi e nuovi, esposti nei grandi manifesti elettorali sono lì per farsi conoscere, catturando l'attenzione dei passanti.
Ogni volta purtroppo a ridosso delle elezioni inizia una sorta di guerra dei manifesti: vince il più prepotente, cioè colui che senza alcun rispetto per le regole piazza i suoi manifesti anche sopra quello degli altri.
Qui da me vince (probabilmente le elezioni regionali, ma anche) il primo premio della rozza prepotenza la Lega nord, che ha coperto i manifesti di Sel con il faccione di Zaia.
Rozzezza e prepotenza qui da noi sembrano sempre rendere molto sul piano elettorale. Ve l'immaginate voi un Bossi che chiede scusa e permesso?

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