31 marzo 2010

Nuova politica a sinistra


Qui al nord le elezioni per la sinistra non sono andate molto bene. Non ho voglia di fare il solito piagnisteo di chi ha preso una tramvata in faccia. In fondo un po' me lo aspettavo.
Le domande: perchè? Come mai? Cosa abbiamo fatto di male? non sono in più e meritano un esame approfondito, che però è ancora troppo presto fare e che bisogna fare a mente fredda.
Alcuni dati di partenza però secondo me possono essere utili:
  • Il voto a sinistra può dividersi, ma non infinitamente, visto che abbiamo solo un voto da giocarci e alla fine diventa una gara a chi se lo accaparra. Magari una scelta dei candidati portando al voto gli elettori con elezioni primarie sarebbe una pratica da utilizzare di più, anche per il coinvolgimento e la partecipazione dei possibili elettori. Nella Puglia Nichi Vendola ha ottenuto, è vero dopo una lotta furibonda con D'alema, le primarie del centro sinistra. Qui in Veneto non mi risulta che ci siano state le primarie.
  • la Lega ha preso una caterva di voti dai moderati e dalle persone "di buon senso" che temono che un immigrato gli salti in casa e gli rubi tutto quello che ha, quando anche non gli stupri la figlia. Persone che vanno in chiesa e fanno la settimana santa delle ore:hanno votato la Lega che ha vinto anche questa partita.
  • le liste di Grillo sono andate alla grande, anche se in qualche caso non hanno dato esito ad eletti. Credo che lì siano andati molti voti giovani anche della sinistra. Ci sarà una ragione.
  • Anche Vendola ha vinto. Lui che innegabilmente rappresenta la sinistra e ormai direi un centro sinistra, in cui una sinistra credibile e che si rinnova sta diventando egemone. Ha vinto insieme alla sua Fabbrica di Nichi, fenomeno della politica giovanile, vaglielo dire a loro che i giovani non si interessano e hanno in mente solo Grande Fratello.
Ecco per me sono questi i punti di partenza per una analisi che possa servire a costruire una nuova politica, buona per la sinistra e oltre, anche qui in Veneto.

20 marzo 2010

Lega: uno stile sempre più inconfondibile

La campagna elettorale si infervora. I candidati hanno fatto pervenire alle famiglie dépliant coloratissimi, brochure, "santini" di tutte le taglie per farsi propaganda.
Poche le parole, slogan semplici e più o meno indovinati, ma tanto nessuno legge con attenzione. Quello che conta è soprattutto l'immagine, necessariamente ritoccata.
I simboli delle liste, vecchi e nuovi, esposti nei grandi manifesti elettorali sono lì per farsi conoscere, catturando l'attenzione dei passanti.
Ogni volta purtroppo a ridosso delle elezioni inizia una sorta di guerra dei manifesti: vince il più prepotente, cioè colui che senza alcun rispetto per le regole piazza i suoi manifesti anche sopra quello degli altri.
Qui da me vince (probabilmente le elezioni regionali, ma anche) il primo premio della rozza prepotenza la Lega nord, che ha coperto i manifesti di Sel con il faccione di Zaia.
Rozzezza e prepotenza qui da noi sembrano sempre rendere molto sul piano elettorale. Ve l'immaginate voi un Bossi che chiede scusa e permesso?

14 marzo 2010

Manifestazione ieri a Roma- breve riflessione

(nella foto gentilmente trovata in internet: Il cane da guardia della democrazia)

Finalmente è arrivata la giornata di ieri (e dell'altro ieri) per tentare di liberarsi dall'ossessione di dover subire, dalla voce ormai unica e rabbiosa, a reti unificate, del Grande B, offese ed umiliazioni rivolte alle Istituzioni deputate alla difesa delle leggi (regole valide per tutti). All'ultimo attacco i magistrati hanno reagito.
Noi comuni cittadini, che siamo il popolo sovrano e che pnon abbiamo altro che la legge dalla nostra parte, non possiamo che sentirci feriti dalla arroganza dei nostri governanti, che ormai non riescono nemmeno più a ad imbonire nessuno. La maschera è ormai caduta.
Dato che che la Rai ha messo la censura ad ogni trasmissione che parli di politica, proprio mentre si sta svolgendo la campagna elettorale, era possibile seguire la manifestazione a Roma del centro sinistra via internet.
Così abbiamo visto che Piazza del Popolo era piena di gente e di tante bandiere. Abbiamo ascoltato i leader dell'opposizione parlare dal palco ed infiammare i cuori affranti, aprendo alla speranza della possibilità di una alternativa a questo governo.
Le continue sconfitte politiche di questi due anni trascorsi all'opposizione stanno forse facendo maturare nuove possibilità e nuove visioni che, per me, sarebbero state impossibili se non fossero avvenute negli ultimi tempi numerose mobilitazioni spontanee che hanno permesso a molte persone di ritrovare il gusto della politica agita in prima persona.
Mi riferisco in particolare prima al movimento di Beppe Grillo e, soprattutto ora, al Popolo Viola. Uscendo dagli schemi "destra"-"sinistra" hanno consentito una specie di "ritorno alle origini" cioè alla rivalutazione di valori fondanti della nostra democrazia: cittadinanza, legalità e giustizia.
Valori prima portati avanti in particolare dal partito di Di Pietro e ora sempre più rivendicati anche da un "popolo della sinistra" più consapevole che etica e politica non possono essere separate.
Qui le bellissime foto della manifestazione
Qui sotto l'intervento alla manifestazione di Nichi Vendola, candidato alla Regione Puglia e leader di Sinistra ecologia e libertà

07 marzo 2010

Il decreto della vergogna


Questa è la mia azione di protesta contro questo governo indefinibile che cambia le regole del gioco, mentre si sta giocando, per favorire sé stesso.
Un vero atto di forza, un insulto contro di noi inermi cittadini evidentemente un po' fessi perchè ci ostiniamo a rispettare le regole della democrazia.
Scendo in piazza virtuale, con il popolo sovrano dai mille colori della democrazia, anch'io con il mio cartello di protesta.