25 gennaio 2010

Cuore pugliese, la politica che vorrei


Oggi sarò pugliese e festeggio la vittoria di Vendola alle primarie, ottenute solo dopo una battaglia interna coraggiosa nel Partito democratico e la determinatezza di Vendola nel non arretrare (dopo aver ben governato a detta di tutti per 5 anni) dalla sua auto-candidatura. La questione è giustamente salita fino al livello nazionale, avendo coinvolto e fortemente messo in crisi le strategie dei vertici dei partiti del centro sinistra e in particolare le possibili alleanze con Casini.
In Puglia le strategie nazionali incontrano, o meglio si scontrano con la popolarità di Vendola che sembra letteralmente navigare nell'affetto della sua gente, la quale evidentemente va oltre le astratte alchimie e i calcoli di Massimo D'alema.

La vera partita inizia adesso, contro il centro destra, dopo mesi di estenuante battaglia interna al centro sinistra. Battaglia che però da parte di Vendola è sempre stata pulita e trasparente, vera battaglia politica delle idee, senza mai scadere verso il basso, dove certe volte i suoi avversari l'avrebbero voluta condurre. Una rara lezione di stile della politica che viene da un politico di professione: Nichi Vendola, inaggredibile perfino dall'"antipolitica" grillina.
Come a dire che c'è ancora speranza per la politica, che non tutto è perduto. Che come per Nichi, cuore pugliese, se siamo onesti e ci mettiamo la nostra faccia, anche se stiamo dalla parte dei perdenti, possiamo farcela. Anche quando può sembrare impossibile.

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