10 gennaio 2010

Il sapore della mia spremuta di arance

Nella nostra bella Italia la verità è che alcune persone vivono in schiavitù e per la maggior parte sono di pelle scura. Succede a Rosarno. Anche le arance che trovo nel mio supermercato, in teoria attento ai problemi etici e sociali, sono forse di Rosarno? Saranno state raccolte da questi schiavi? Come posso sapere se le mie arance non sono contaminate dal sangue di queste persone e dalla violenza della 'ndrangheta?
Oggi lascerò perdere la spremuta di arance, che avrebbe un sapore davvero troppo amaro.
Qui l'intervista a don Luigi Ciotti dell'associazione Libera.

1 commento:

Unknown ha detto...

purtroppo al momento non è possibile saperlo. anzi.
compriamo prodotti cons critto "made in Italy", addirittura "prodotto in italia"(che non è la stessa cosa), ma alla fine sono lavoratori stranieri, spesso clandestini e sottopagati, sfruttati. l'economia ha perso il senso dell'etica e quindi della legalità, considerando la legalità un sottoinsieme dell'etica, che abbraccia più campi.