Ieri sera a Porto Tolle la nascente lista della Sinistra arcobaleno ha presentato alla cittadinanza la bozza del suo programma elettorale. L'introduzione è stata affidata all'ex assessore del PRC Luigi Pizzo, uscito da più di una anno -o meglio cacciato, per una certa differenza di vedute sul carbone- dalla maggioranza di centro sinistra retta dal sindaco Finotti (sindaco uscente e ora a quanto pare ricandidato da una coalizione "molto trasversale").
I temi programmatici possono essere a grandi linee così riassunti: uscita dall'isolamento nei confronti dei comuni limitrofi su Parco e centrale Enel, salvaguardia del territorio e valorizzazione di attività economiche quali quelle della pesca, del turismo e dell'agricoltura. Grande attenzione ai problemi del lavoro e dell'ambiente.
Sono intervenuti poi i referenti locali dei partiti della federazione della Sinistra Arcobaleno, per il PRC Claudio Bortolotti, per il PdCI il giovane Angelo Motta, per la Sinistra Democratica Cappellozza ed infine per i Verdi Renato Arzenton (a questo proposito qualcuno ha detto che si è rotto un tabù).
Parte da Porto Tolle quindi per la nostra provincia la campagna elettorale. Intanto il PD si prepara a scegliere i suoi referenti locali in tutto il Polesine, ma non a Porto Tolle: un caso?
Forse pesa che ci sia una spaccatura proprio sul candidato sindaco dentro il PD di Porto Tolle. Cosa succederebbe se Finotti non risultasse la persona più indicata a rappresentare il PD? Come candidarlo a sindaco?
Questo è ciò che qualcuno velatamente afferma proprio oggi sulla stampa locale. Ma che sia Finotti, o un altro come lui "vicino" ad Enel, in fondo: cosa cambierebbe?
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