23 giugno 2007

Terminal "di Rovigo" ovvero del Parco del Delta del Po

La storia del terminal gasiero con rigassificatore di Porto Levante non è ancora conclusa. I nostri politici da Roma che lo chiamano Terminal "di Rovigo" lo danno per scontato, dimostrando di conoscere ben poco della nostra realtà visto che con la città di Rovigo c'entra ben poco, dovendo essere collocato nel mare e con il suo gasdotto attraversare il Delta del Po anche in aree protette e comuni del Parco.
Ma se certa politica non fa distinzioni e nel nome dello Sviluppo passa sopra a qualsiasi cosa, per fortuna esiste (o resiste) ancora, e spero per molto, un piano diverso e separato, quello della Legge, in cui non ci sono sconti per nessuno, per quanto in alto si trovi, nemmeno se si chiama Adriatic LNG. E' l'ultima possibilità che rimane a noi cittadini quella di pretendere che le leggi, comunque siano, vengano almeno applicate.
E procede quindi con le indagini e con nuovi avvisi di garanzia verso i vertici di Adriatic LNG il sostituto procuratore Manuela Fasolato (dico qui per inciso che si tratta dello stesso p.m. del processo contro Enel per inquinamento ambientale vinto in primo grado) secondo cui mancherebbero ancora alcune importanti autorizzazioni per la costruzione del Terminal e perciò alcuni lavori effettuati sarebbero abusivi.
Quindi non si può ancora dire l'ultima parola sul Terminal "di Rovigo": mai dire gatto se non l'hai nel sacco!!!

A proposito di combustibili fossili, petrolio, gas e navi gasiere consiglio a tutti di guardare il film con George Clooney e Matt Damon "Syriana", di cui qui una recensione.

13 giugno 2007

Commissioni congiunte (pubbliche e private) sullo sviluppo del Polesine

Fuori dagli schemi le commissioni ambiente del Comune di Rovigo, presieduta da Guido Romanin dei Verdi e della provincia, presieduta da Vanni Sacchetto dei DS, si sono riunite nella sede del consiglio Provinciale per affrontare un problema molto sentito e cioè il problema della riconversione a carbone della centrale di Polesine Camerini e dello sviluppo del Polesine.
I consiglieri appartenenti alle commissioni erano un poco spiazzati nell'affrontare un ordine del giorno che, visti i numerosi inviti rivolti alle associazioni di categoria e ambientaliste, li voleva di più nel ruolo di ascoltatori che di protagonisti della vicenda, al di fuori della solito gioco delle parti in cui solitamente si cimentano.
Delle associazioni intervenute poche hanno parlato, alcune delle categorie produttive se ne sono andate senza aver detto nulla. Colpa forse di qualche consigliere che cercava di trovare motivi di delegittimazione ad un incontro utile per un vero confronto.
I sindacati sono intervenuti in massa. Le associazioni ambientaliste principali c'erano tutte e hanno detto la loro.
E' intervenuto come vice della Provincia G.S. Spinello dicendo di accettare la riconversione a carbone trovando le condizioni più accettabili per l'ambiente. Per Spinello nel Polesine non c'è stata mobilitazione contro questi impianti fuori dalla logica, un terminal gasiero e un gasdotto a pochi km da una centrale che doveva andare a metano e che invece Enel vuole convertire a carbone.

Ricordo che ad oggi mai la Provincia si è confrontata pubblicamente in un consiglio provinciale sulla conversione a carbone. Se fosse stato facile affrontare apertamente la questione ciò sarebbe stato fatto: quindi meglio evitare il confronto.

Le affermazioni di Spinello non sono passate liscie di fronte a Luigino Mottaran, Presidente del coordinamento dei comitati polesani, che ha ricordato le migliaia di firme raccolte nelle varie battaglie dei comitati e che ha parlato invece di un fallimento della politica polesana, che non ha la forza di imporsi. Il Polesine sta subendo ciò che altri hanno deciso.
Sempre per Mottaran compito di tutti è occuparsi dei lavoratori di Porto Tolle (e dicendo questo spiazzava un po' tutti, anche Marangon), all'interno di un piano dove i prodotti Doc e Dop, la pesca, il turismo e il Parco siano il punto di partenza per il decollo di una delle aree umide più importanti in Europa.

Ad un certo punto è sorto un piccolo grande problema : la riunione era pubblica per la parte che accompagnava il comune e riservata per la Provincia. (?) Quindi sono state mandate via alcune persone che volevano assistere all'incontro perchè secondo il regolamento del consiglio provinciale (art. 47) di Rovigo le riunioni delle commissioni non sono pubbliche.
Eppure secondo la legge che regola gli enti locali (art. 38 T.U. enti locali) di norma le riunioni delle commissioni sono pubbliche sia nei comuni che nelle province.
I giornalisti (visto il regolamento provinciale) mancavano. Perciò oggi sulla stampa si legge solo questo

La Provincia dice di essere vicina ai suoi cittadini e per dimostrarlo ha fatto anche il sito e-democracy, dove potreste avere un filo diretto perfino con il Presidente...
E' la democrazia digitale.
Oppure quella più virtuale che reale ...



09 giugno 2007

Bush: Master of war

Nel giorno della manifestazione a Roma contro la guerra e il Presidente Bush, non solo per la sua politica militare, gli dedico questa canzone di Bob Dylan, sempre veritiera.



Masters of war di Bob Dylan
il testo in italiano
Padroni della Guerra
Venite padroni della guerra
voi che costruite i grossi cannoni
voi che costruite gli aeroplani di morte
voi che costruite tutte le bombe
voi che vi nascondete dietro i muri
voi che vi nascondete dietro le scrivanie
voglio solo che sappiate
che posso vedere attraverso le vostre maschere

voi che non avete mai fatto nulla
se non costruire per distruggere
voi giocate con il mio mondo
come se fosse il vostro piccolo giocattolo
voi mettete un fucile nella mia mano
e vi nascondete dai miei occhi
e vi voltate e correte lontano
quando volano le veloci pallottole

come giuda dei tempi antichi
voi mentite e ingannate
una guerra mondiale può essere vinta
voi volete che io creda
ma io vedo attraverso i vostri occhi
e vedo attraverso il vostro cervello
come vedo attraverso l'acqua
che scorre giù nella fogna

voi caricate le armi
che altri dovranno sparare
e poi vi sedete e guardate
mentre il conto dei morti sale
voi vi nascondete nei vostri palazzi
mentre il sangue dei giovani
scorre dai loro corpi
e viene sepolto nel fango

avete causato la peggior paura
che mai possa spargersi
paura di portare figli
in questo mondo
poiché minacciate il mio bambino
non nato e senza nome
voi non valete il sangue che scorre nelle vostre vene.

che cosa sono io per parlare quando
non è il mio turno direte che sono giovane
direte che non ne so abbastanza ma
c'è una cosa che so
anche se sono più giovane di voi so che
perfino Gesù non perdonerebbe
quello che fate

voglio farvi una domanda
il vostro denaro vale così tanto
vi comprerà il perdono
pensate che potrebbe
io penso che scoprirete
quando la morte esigerà il pedaggio
che tutti i soldi che avete accumulato
non serviranno a ricomprarvi l'anima

e spero che moriate
e che la vostra morte giunga presto
seguirò la vostra bara
in un pallido pomeriggio
e guarderò mentre vi calano giù nella fossa
e starò sulla vostra tombe
finché non sarò sicuro che siate morti.

Bob Dylan, 1963

04 giugno 2007

Energia da vivere ...malamente


Enel qui in Polesine, nonostante la pessima figura al processo di Adria in cui è stata condannata per inquinamento ambientale, fa il possibile per conservare un'immagine credibile, almeno a Porto Tolle, e dipinge la centrale come la casetta delle meraviglie(vedi l'immagine sul sito dell'Enel).
In modo grottesco poi nell'ambito del progetto "energia da vivere" organizza una giornata con visite panoramiche alla centrale ed escursioni in battello per ammirare le bellezze del Delta con degustazione dei prodotti tipici (messi a repentaglio dalla centrale stessa).
Qualcuno diceva che più grosse le spari più rischi di essere creduto: temo sia questa la filosofia di Enel a Porto Tolle.
Nonostante gli sforzi dell'Enel cresce il numero delle cooperative di pescatori che si lamentano. Ora è Alessandro Faccioli di Federcoopesca che si lamenta contro gli insediamenti di Edison ed Enel e il traffico mercantile che precluderà quello peschereccio.
La cosa era nota da tempo e veniva detta dai comitati sparsi in tutta Italia in ascolto dei pescatori, con problemi di impianti analoghi ai nostri. Per quanto concerne il rigassificatore si parlava di un'ampia zona interdetta al traffico dei pescherecci intorno alla piattaforma, di variazioni di temperatura delle acque in prossimità dell'impianto di rigassificazione, e altro; per quanto riguarda la centrale basta leggersi la via regionale (secondo alcuni autorevoli esperti del tutto inutile) per avere il quadro complessivo dell'andirivieni di imbarcazioni necessario per gli approvvigionamenti e il trasporto del materiale di scarto.
Qualcuno mi suggerisce che il Sig. Faccioli sia stato un po' lentino ad accorgersi di tutti questi problemi.
Certo che in questi casi: meglio tardi che mai!!!