31 dicembre 2006

Dedicato al doppio Presidente Saccardin: effetti del carbone sui bambini


Ieri il nostro doppio Presidente Saccardin (ricordo a tutti che dopo la presidenza della Provincia ha di recente avuto anche la elezione alla presidenza del Parco del Delta del Po veneto) ha risposto alla lettera aperta inviata dai comitati e associazioni in questi giorni tentando ormai di convincere tutti che terminal, gasdotto e centrale a carbone sono in fondo piccoli mali che possono pacificamente convivere con il cosiddetto Parco del Delta del Po "perchè hanno una scadenza", di 30 anni. (come se fosse dopodomani).
Peccato: vivrò la mia vita con il mostro vivo.
Curioso: non è strano parlare di scadenze per opere non ancora in funzione? Sì perchè il terminal ancora non c'è e la centrale sarà praticamente rifatta da zero per mandarla a carbone. Dev'essere la nuova, e sicuramente non ultima scusa per giustificare tutto ciò che va contro quanto era stato previsto anche in campagna elettorale dal centro sinistra e che evidentemente non si è contrastato realmente fino in fondo, visti i risultati. Questa la pacatissima risposta di Saccardin. Non proprio pacate ma significative le dichiarazioni dell'assessore provinciale Nonnato sul rigassificatore.
Dall'alto e fino al basso Polesine stanno spuntando come funghi nuove centrali di tutte le sorti, da quelle più "ecologiche" a biomasse (Bagnolo, Crespino, Borsea) , a quelle "tecnologicamente le migliori possibili" a turbogas (Loreo e Cavarzere); mentre quelle vecchie come a Sermide vengono fatte funzionare ancora ad olio combustibile. Così, se ancora non esiste un Piano complessivo che consideri il totale delle emissioni a cui siamo controvoglia sottoposti e ognuno va per conto suo, il blocco del traffico sembra essere l'unica soluzione che vedono i nostri sindaci. L'aria che respiriamo nella nostra nebbiosa pianura ristagna, l'inquinamento delle polveri sottili già oltre misura si moltiplica con effetti sempre più allarmanti sulle patologie repiratorie e cardiovascolari.

Così mentre purtroppo ci fanno convivere con tutto, in chiusura d'anno dedico ai Presidenti Saccardin questa lettera del dott. Giovanni Ghirga medico pediatra di Civitavecchia sugli effetti del carbone sui bambini :
Dopo circa 20 anni che seguo bambini affetti da asma bronchiale non riesco a nascondere la delusione più completa verso questa società.
La scienza ha fatto progressi enormi nella cura delle patologie infantili riducendo la mortalità nei paesi più sviluppati a livelli impensabili fino a poco tempo fa. I reparti ospedalieri di ricovero per bambini, una volta affollati per l’elevato numero di piccoli malati, oggi hanno pochi pazienti.
Di fronte a questo successo della Medicina la risposta della società è ripugnante: l’uso del carbone come combustibile. In una città come Civitavecchia dove è già molto alta l’incidenza d
elle patologie respiratorie infantili, dove l’inquinamento industriale ha inciso fortemente sullo stato di salute della popolazione, i responsabili vedono senza guardare, odono senza ascoltare, si nascondono e imperano, tiranni, seguendo un unico obbiettivo: il lucro.
Cos’altro può suscitare nell’animo una notizia come quella da poco pubblicata sugli effetti del carbone nei bambini.
Uno studio effettuato dal prof. Dubnov ha dimostrato che l’inquinamento dell’aria causato da una centrale a carbone, sebbene nei limiti di legge, ha un effetto negativo sulla maturazione e la crescita polmonare dei bambini che vivono nella stessa area (Environ Res 2006,4).
Il tessuto polmonare sin dalla nascita è in via di accrescimento e rimodellamento. L’80 % degli alveoli polmonari si forma durante la crescita e lo sviluppo del polmone continua fino all’adolescenza.
L’inibizione dello sviluppo completo dei polmoni comporta una riduzione del tessuto polmonare, indispensabile per un corretto scambio di ossigeno ed anidride carbonica. Ricercatori dell’Università della California hanno scoperto che un minor sviluppo del polmone può causare alterazioni secondarie a livello del sistema nervoso centrale (Children at Risk).

La preoccupazione per i risultati di questo studio si aggiunge a quella per le conclusioni di altre recenti ricerche. Alcuni noti scienziati hanno preso in esame un gruppo di bambini, senza alcun sintomo a carico delle vie respiratorie, tra i quali alcuni di appena 3 mesi di età ed hanno dimostrato che tutti questi innocenti avevano un deposito carbonioso nei polmoni (Thorax 2001;56-12;932).
A Roma è stato dimostrato che il numero dei ricoveri di bambini affetti da polmonite aumenta in rapporto all’innalzamento dei livelli di inquinamento atmosferico (Eur Respir J 2001;17;1143-50).
Come si rimane dopo essere a conoscenza di queste ricerche.
Molti scrolleranno le spalle, ignavi, mormorando “Tanto non c’è più niente da fare”; altri si chiederanno “Ma cosa possiamo fare?”; pochi, ma onesti, continueranno a lottare ed a difendere quella dignità che, aimè, molti hanno svenduto.
Dr. Giovanni Ghirga - Pediatra Portavoce Coordinamento dei Comitati dei Medici del Comprensorio di Civitavecchia per l’Ambiente e la Salute

(PS: dedico la lettera anche ai nostri medici della zona perchè, se non l'hanno ancora fatto prendano esempio dai medici di Civitavecchia)


27 dicembre 2006

Un anno di blog

Oggi festeggio 1 anno. Niente riflessioni, altrimenti arriva la commozione.
Un caro saluto e un ringraziamento a tutti gli amici che in questo anno hanno partecipato.

23 dicembre 2006

Lettera di Natale alla Provincia di Rovigo


Gli amici dei Comitati polesani hanno preparato questo comunicato da inviare nei prossimi giorni alla Provincia di Rovigo (praticamente una letterina di Natale) riguardante la sconcertante vicenda dell'autorizzazione a costruire al terminal rigassificatore prima negata da un alto funzionario provinciale che poi ha ritirato l'annullamento perchè sconfessato dal presidente Saccardin favorevole a che si costruisca.
Una vicenda confusa, che ha anche visto il Consiglio provinciale votare la "fiducia" a Saccardin (e i carabinieri in provincia su ordine del pubblico ministero Fasolato, che sta conducendo un'inchiesta proprio sulle autorizzazioni al terminal).

E' possibile per tutti sottoscrivere la lettera individualmente o a nome di comitati, associazioni, enti, ecc. Per chi è interessato inviare una mail al seguente indirizzo del Coordinamento dei Comitati per la difesa dell'ambiente AmbientePolesine@gmail.com indicando con chiarezza nome, cognome e città.
Ecco il testo della lettera (che potete anche scaricare in PDF e diffondere):

La vicenda dell’annullamento del permesso di costruire di Porto Viro per il gasdotto dell’Edison ha avuto un merito: finalmente la Provincia di Rovigo esce dalle ambiguità e si schiera apertamente sulla questione del terminal gasifero di Porto Levante.
Nei giorni scorsi infatti il Consiglio provinciale ha ritrovato la sua unità nella condanna non del terminal, ma del dirigente che, esercitando un potere da sempre a lui riconosciuto in passato, avrebbe avuto l’ardire di annullare, per una serie di gravi illegittimità, il permesso di costruire del Comune di Porto Viro che ha autorizzato il gasdotto a servizio del terminal.
A questo punto, al di là delle questioni giuridiche, la vera domanda politica alla quale deve rispondere l’Amministrazione provinciale è: quali sono i vantaggi per il Polesine di questo progetto?
Presentato al momento della sua approvazione nella prospettiva di convertire a gas la centrale di Porto Tolle, il terminal gasifero localizzato contro ogni logica davanti alle coste del Delta del Po (allo scopo di far ottenere alla società che lo costruisce un finanziamento pubblico di 86 milioni di euro che altrove non avrebbe potuto essere concesso) per poi invece distribuire il gas cento chilometri più a sud nel bolognese, non apporta alcun beneficio al Polesine.
Ma allora un’Amministrazione provinciale che non ha saputo difendere il proprio territorio e la propria comunità dalla localizzazione di un’opera che, accanto ad un carico ambientale pesantissimo, non apporta alcuna utilità al territorio e alle popolazioni, dovrebbe interrogarsi sulla sua stessa effettiva utilità.
Ed ora attendiamoci un bel Consiglio provinciale a favore della trasformazione a carbone della centrale Enel e della nuova “Porto Marghera” a Ca’Cappello di Porto Viro: così i nostri amministratori preparano e benedicono il saccheggio del Polesine obbedendo agli ordini delle segreterie nazionali dei partiti o in nome di logiche spartitorie locali che nulla hanno a che vedere con l’interesse della comunità.
Così la politica diventa sempre più autoreferenziale e si allontana per sempre dai cittadini.

Hanno aderito:
Comitato Bassopolesano Antiterminal, Porto Viro
Comitato Ambiente e Sviluppo, Cavarzere
Comitato Cittadini Liberi, Porto Tolle
Comitato Intercomunale “Aria Pulita”, Sermide e Carbonara Po
Comitato per la difesa della salute e dell'ambiente, Loreo
Comitato "Villadose per l'Ambiente", Villadose
Italia Nostra, Sezione di Rovigo
LIPU, Delegazione provinciale di Rovigo
Medicina Democratica, Sezione Ferrara e Regionale Emilia-Romagna
Medicina Democratica, Sede Nazionale
WWF Sezione di Rovigo

[seguono le adesioni individuali]

19 dicembre 2006

Greenpeace no carbone: 3 giorni e 2 notti visti dal basso

Giovedì mi giunge in tarda mattinata la telefonata di Giorgio da Porto Tolle che mi parla di una emergenza: Greenpeace sta facendo un'azione alla centrale. Enel, dopo aver tanto inquinato con l'olio combustibile (tanto da essere stata condannata nel marzo scorso dal tribunale di Adria per inquinamento) ora vorrebbe convertire la centrale a carbone (come se il problema delle emissioni di anidride carbonica riguardasse un altro mondo). Per la conversione mancherebbe solo l'autorizzazione del Ministero.

Da anni lottiamo contro questo ecomostro, ma è sempre duro combattere gli innumerevoli interessi particolaristici che anche a Porto Tolle sono legati ai grossi impianti.Greenpeace a Porto Tolle: incredibile. Balbetto qualcosa per l'emozione. Che fare? Mando una mail ai comitati, ne parlo sottovoce alle persone vicine. Mi sento solidale e già “complice”. Corriamo a vedere questi arrampicatori: stanno scrivendo non senza ironia NO CARBONE proprio sulla ciminiera della centrale. E si legge da lontano.

Poi viene la notte dove loro sono lassù a 250 metri da terra, al freddo e pericolosamente senza luce perché Enel toglie la corrente dicendo di assumersi ogni responsabilità. Un piccolo drappello di noi, raccattato alla buona in giornata lavorativa, è laggiù la mattina del venerdì, a cercare un modo per unire la nostra protesta pacifica e civile che dura da anni a questa nonviolenta e fantasiosa di Greenpeace: NO CARBONE - SI PARCO. Si perché lì ci sarebbe il Parco del Delta del Po e basta guardarsi attorno per capirne le ragioni. Ma si tratta di un Parco perennemente in fasce e anche qui servirebbe una svolta.

Viene il sabato: manifestazione di solidarietà organizzata rapidamente con il tam tam. Davanti ai cancelli li salutiamo da sotto con dei palloncini colorati. Vorremmo abbracciarli tutti. Non li lasceremo mai soli, fino a quando scenderanno.
Nemmeno ora che tutto sembra finito li abbiamo davvero lasciati.
Grazie Greenpeace!

(Buon Natale Greenpeace)

18 dicembre 2006

Crisi ambientale: che fare?

Continuiamo nel tema della gravissima crisi ambientale in atto. Come rispondere? Noi piccoli cittadini e abitanti di questo pianeta possiamo fare qualcosa? Spesso i nostri governanti sono presi dall'immediato e non riescono ad alzare lo sguardo per vedere che ci sono cose ben più importanti da salvaguadare per l'interesse di noi tutti!!!
Come convincerli? Possiamo fare lo stesso qualcosa?

Appuntamento da non perdere giovedì 21 dicembre ore 21 a Villadose per l'incontro con Giorgio Osti organizzato dal comitato "Villadose per l'ambiente" dal titolo provocatorio:
Una risposta alla crisi ambientale: FARE TUTTI UN PASSO INDIETRO?
L'incontro prevede da parte del sociologo
G. Osti la presentazione del libro "Nuovi Asceti: Consumatori, imprese e istituzioni di fronte alla crisi ambientale"

breve presentazione :
Individui, famiglie e imprese consumano crescenti quantità di risorse. Gli enormi flussi di materia, energia e persone così generati provocano effetti come l'inquinamento di aria, acqua e suoli, l'accumulo di rifiuti, la congestione del traffico. Questa è la crisi ambientale del nostro tempo.
Una delle possibili risposte (per alcuni l'unica) consiste nel ridurre e semplificare questi flussi. Parole d'ordine di questa visione sono: sobrietà, decrescita, riduzione, recupero, contenimento dei consumi di risorse e di territorio, nuovi stili di vita, consumo critico. Nel volume “Nuovi asceti”, Giorgio Osti esplora il mondo delle imprese, del lavoro, delle istituzioni e dei consumatori singoli e associati, per rispondere alla domanda cruciale: possiamo fare qualcosa di fronte alla gravissima crisi ambientale in atto?

qui la locandina

16 dicembre 2006

Porto Tolle e il Polesine dicono GRAZIE GREENPEACE

Il momento più bello della manifestazione di solidarietà con Greenpeace di stamattina davanti ai cancelli della centrale di Porto Tolle: i manifestanti salutano gli "scalatori" di Greenpeace installati sul camino a 250 metri di altezza, che in collegamento radio ringraziano.
I manifestanti (noi!!!) salutano agitando i palloncini, lo stesso metodo che Greenpeace ha usato sul camino per rendere visibili i sostenitori dell'azione (puoi partecipare qui)

15 dicembre 2006

SOSTENIAMO GREENPEACE SABATO 16 ALLE 9.30 DAVANTI ALLA CENTRALE

Greenpeace si lancia con il paracadute dall'alto della ciminiera della centrale di Porto Tolle: sul paracadute campeggia la scritta "Energy Revolution" e il logo di Greenpeace.(foto di Greenpeace)

E' prevista per domani mattina sabato 16 dicembre una manifestazione organizzata dal Coordinamento dei comitati per la difesa dell'ambiente davanti ai cancelli della centrale Enel di Polesine Camerini contro il carbone, a sostegno della importante iniziativa di Greenpeace.

Il ritrovo è davanti ai cancelli dello stabilimento Enel di Polesine Camerini alle ore 9.30. La manifestazione si sposta successivamente alle ore 10 presso il Municipio di Porto Tolle. Chiediamo il sostegno di tutti contro questo ecomostro.
Scarica il volantino della manifestazione con cui i comitati ringraziano Greenpeace (!!!)

Una delegazione del Coordinamento si è recata già questa mattina a portare il sostegno a Greenpeace davanti alla centrale. Qui si è discusso con un dirigente Enel, mentre gli scalatori completavano la scritta. Mentre scriviamo, Greenpeace è ancora a 250 metri di altezza sopra il camino della centrale, aspettando che il Governo accolga le sue richieste.


Sostegno dai verdi regionali e polesani alla iniziativa di Greenpeace.

14 dicembre 2006

Greenpeace in azione a Porto Tolle!!!

E' una emergenza contro il carbone. Lo sanno tutti, lo dicono tutti. Quando agire?
Al posto delle tante parole, meglio i fatti.
E' in questi momenti in atto una azione di protesta di Greenpeace a Porto Tolle!
Puoi partecipare anche tu

COMUNICATO DI GREENPEACE
Greenpeace scala la ciminiera di Porto Tolle: No al carbone!

Ecco come appariva oggi pomeriggio la scritta fatta dagli attivisti climber di Greenpeace.
Facile indovinare che "NO CAR" diventerà "NO CARBONE".
Incredibile credere che questi ragnetti appesi ad un filo e armati di ... pennello (!!!) scriveranno quello che molti di noi pensano e dicono da tempo proprio sulla ciminiera della centrale dell'Enel!!!
Le foto e i video sul sito di Greenpeace.

11 dicembre 2006

Canteri di CartaQui Veneto: Nuova convivenza e tutela dei beni comuni e della democrazia

Inizia per CartaQui Veneto il percorso dei cantieri sociali sabato prossimo 16 dicembre a Mestre, con un appuntamento dal titolo: "Decrescita per il Veneto- un'idea per creare una nuova convivenza e tutelare beni comuni e democrazia".
L'incontro prevede un primo momento di confronto sul Veneto che cambia in cui interverrano numerosi esperti coordinati da Gianni Belloni, seguito da una assemblea introdotta da Valter Bonan sul significato e le ragioni dei cantieri sociali nel Veneto.

Qui il programma

05 dicembre 2006

La volpe (e i volpacchiotti) ringraziano

(Cautamente) una buona notizia: la forte protesta degli animalisti contro il discutibile provvedimento della Provincia di Rovigo per il contenimento delle volpi, sembra portare ad una tregua.
Se da una parte l'assessore alla caccia Spinello si fa quasi vanto del piano per il contenimento dei "nocivi", dicendo che ci copiano dalle altre province, dall'altra sembra essere stato messo alle strette dalle proteste degli animalisti, e probabilmente anche dagli interventi dell'on. Zanella e della Senatrice Donati.
Qui il comunicato dei verdi della provincia